Editoriali

bucciantonio bruno

Per Bruno non ci sono borse di lavoro

SAN SALVO | Quando scrissi il pezzo in morte di Claudio Samuele molti mi dissero che avevo fatto bene a parlare di una Città che non aveva saputo salvarlo. Quando scrissi il pezzo

in morte di Pierino Maiale parlai di morte annunciata e di ipocrisia sociale, visto che già si sapeva chi sarebbe stato il prossimo. Fernando S., un mio caro amico, mi chiese il nome. Gli risposi: “Guardati attorno. Cosa ha preannunciato la morte di Claudio e Pierino ? Il fatto che andassero soli per le vie del centro, tra la nostra indifferenza e quella dei poteri pubblici”.

Quanti altri stanno, in questo momento, vagando e vagheranno stanotte e domani come delle ombre sole e senza aiuti ? Non sono molti, ma tutti li conosciamo e li riconosciamo. Per una di queste, ho alzato il telefono (cosa che non faccio mai, perché tutti sanno che non mi piace creare debiti di riconoscenza verso i politici). Ho parlato con l’ assessore Giancarlo Lippis, rappresentandogli che la condizione personale di Bruno mi sembrava meritevole di una borsa lavoro. Lippis mi invitò ad accompagnarlo all’Ufficio preposto per fargli fare la domanda. Ci ha pensato Alfonso I. che aveva accompagnato Bruno anche all’ Inps quando gli diedero una miserrima pensione d’invalidità civile di 230 euro al mese.

L’altro ieri Bruno è tornato da Alfonso I., dicendogli che per lui non c’è borsa lavoro. Ci sono 15 più (s)fortunati di lui, che l’ hanno avuta. Non so il criterio adottato, ma so che Bruno lavorava per il Comune, quando c’era come sindaco Gabriele Marchese (che pure ho criticato e soprattutto in materia di sociale). Se oggi Bruno non può lavorare, perché qualche anno fa lavorava? E’ migliorato lui o sono cambiati i criteri di attribuzione delle borse lavoro? O i 15 selezionati sono più poveri di Bruno ?

Chiedevo al tempo al sindaco Marchese come funzionavano i Servizi sociali di S. Salvo ? Me lo spieghino ora l’assessore Maria Travaglini ed il presidente della Commissione Affari sociali Fabio Raspa. Di quest’ultimo conosco l’umanità sua e del padre Gino (che si è sempre fatto in quattro per aiutare i più deboli). Credo che questo caso gli sia sfuggito.

Forse Bruno non hai voti. Forse vota solo lui e non si sa a chi, ma lasciarlo vagare senza un aiuto, mentre dimagrisce e si innervosisce, mentre vive la notte e dorme in macchina di giorno non è umano. Forse è la fredda burocrazia di cui dovremmo avere contezza, per cambiarla e per fare in modo che i Servizi sociali aiutino davvero i più deboli. E se non è da aiutare uno come Bruno, chi lo è in questa nostra città ?

Ods

Commenti   

0 #3 francesca 2016-08-04 11:01
salve. per quanto sconcertante,ci sono si persone piu povere di un bruno che percepisce quelle misere 250eur di invalidita'. persone che non hanno piu nulla e che comunque quella borsa lavoro non l hanno ottenuta...
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0 #2 Alfonso Franciotti 2016-08-04 09:11
Bravo e complimenti. Se posso per qualcosa sono a disposizione.
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0 #1 Silvano Mario Bruno 2016-08-03 18:55
Grazie Orazio di questo articolo,è importante che i media siano attenti a questi casi che purtroppo la società non ha occhi e orecchie per vedere ed ascoltare.Bruno lo conosco da bambino,veniva a scuola con me alle elementari,l'ho incontrato una sera a Vasto Marina che chiedeva qualche spicciolo e mi ha fatto male ,non riusciamo tante volte ad essere solidali con chi è vicino a noi ed in tanti seguiamo la massa,anche giustamente,nel telefonare ai numeri che raccolgono soldi per chi è lontano e non conosciamo...va benissimo...ma alziamo gli occhi per vedere anche chi ci passa a fianco....!!!Non so se è nella linea editoriale del tuo giornale...ma sarei favorevole a lanciare una raccolta fondi per il disagio sociale....basta 1€,il costo di un caffè per fare qualcosa di concreto....!!!Poi eventualmente ne possiamo parlare a voce,ci sono altre possibilità per raccogliere fondi...!!!
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