Editoriali

campagna elettorale Facebook

D'Angelo analizza l'ultima campagna elettorale sul piano comunicativo

Analizzare sotto il profilo comunicativo la vittoria della destra a San Salvo nelle passate elezioni (11/06) può essere un esercizio teorico molto interessante.

 

Per capire meglio le ragioni della vittoria schiacciante non si può certo prescindere dall'analisi della comunicazione elettorale, dobbiamo considerare due punti . Partiamo dal primo:

  • La sindaca uscente ovvero l'incumbent (candidato in carica che vuole essere rieletto), ha utilizzato alcune armi retoriche e comunicative tipiche della sua posizione. Partiamo dal claim - nel gergo comune slogan - “Ancora insieme”, che ci comunica continuità, voglia di proseguire, ci racconta una persona che chiede la fiducia ai suoi elettori perché vuole portare avanti un percorso iniziato cinque anni prima. Continua la sua comunicazione utilizzando la cosiddetta strategia rose garden strategy, si fa riprendere in contesti istituzionali che certificano la sua preparazione, posizione e competenza. Per quanto riguarda la simbologia e il coinvolgimento, a mio avviso lavora molto bene: la sfilata prima del comizio finale ammanta tutta la campagna elettorale di convinzione, l'Inno d’Italia poi cerca di prendere allo stomaco la folla e ci riesce. Il suo storytelling è chiaro, arriva ed è anche implementato dalle liste che si presentato come delle squadre pronte a supportare il loro capitano. Infine si nota che grazie ad un utilizzo costante e preciso di Facebook la sindaca ha voluto dare giustamente l'importanza adeguata alla comunicazione digitale;
  • A sinistra non esiste uno sfidante, ce ne sarebbero tre, due se consideriamo la sinistra tradizionale, tre se prendiamo in considerazione il  rappresentante del civismo. Non esiste un fronte compatto, è tutto disorganizzato e questa divisione si percepisce dall'esterno. Non esiste un claim. Solitamente lo sfidante ha una posizione avvantaggiata, può portare innovazione e cambiamento e cercare di insinuarsi nei punti deboli dell'avversario. Di solito viene proposto un programma che incarna questo spirito, ma in questa situazione ciò non avviene: vengono presentati programmi elettorali molto simili. Il tutto condito da un'opposizione assente nei cinque anni precedenti e una campagna elettorale senza né capo né coda. Non esiste una lunga narrazione del progetto, chi sono le persone che lo incarnano e dove vogliono andare. Infine sono assenti sui social non capendo l'importanza della comunicazione digitale oggi. Sicuramente se si fossero presentati come un fronte unito o come una coalizione di sinistra avrebbero potuto auspicare a risultati elettorali più soddisfacenti.

Così come a livello nazionale, anche a livello locale, le dinamiche che governano la sinistra sono di scontro e distruttive, insieme ad una comunicazione assente e una campagna elettorale basata principalmente sui classici rapporti interpersonali, possiamo spiegare una schiacciante e storica vittoria della destra a San Salvo.

Angelo D'Angelo

Commenti   

+1 #1 lUCIANO 2017-06-18 09:52
Ottima analisi comunicativa, ma chi ha vinto ha vinto sicuramente per la sua capacità di FARE politica facendo fatti. Poi, a mio avviso, un altro grande vincitore che non viene mai menzionato è Antonio Boschetti che si OCCUPA di politica. Nella mia assurda visione, la sinistra o, il PD, questo hanno potuto volere, perdere ma piazzare Boschetti, è ci è riuscito. L’idea di coalizzare la sinistra non l’hanno mai avuto o, possibile che l’hanno evitata. Scuola democristriana.
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