Editoriali

mariotti gennaro

Mariotti ecco ciò che cercavi …

SAN SALVO |  Mariotti (Tony) mi chiede “un editoriale ad hoc” sulla quarta anima citata nel precedente (quel 20%...). Ricapitolo per chi ha avuto la bontà di leggere il “Buongiorno si vede dal mattino”. Posto che alle comunali del 2012 il centrosinistra

(rappresentato da Domenico Di Stefano, Arnaldo Mariotti e Fabio Travaglini) aveva preso il 57% dei voti e considerato che in questa tornata gli attuali rappresentanti (Gennaro Luciano, Angelo Angelucci ed Osvaldo Menna) sono arrivati al 34%, è matematico che il 23% (che aveva in precedenza votato a sinistra) stavolta ha votato a destra. Insomma delle quattro sottoaree del centrosinistra, la prima (in termini numerici) sta con la Magnacca. E non è solo un fatto percentuale, nel senso che si tratta del 23% reale, perché non c’è stata astensione significativa rispetto alla volta precedente, anzi posto che qualcuno (ma proprio qualcuno) che aveva votato a destra cinque anni fa abbia potuto per rabbia stavolta votare a sinistra, si può affermare senza tema di smentita che un elettore su quattro che era di sinistra ora è di destra…elettoralmente parlando. E non ha votato solo al sindaco, per la bravura di costei. Ha votato sindaco e liste di destra, perché voti disgiunti sostanzialmente non ci sono stati, se non in parte minima e fisiologica. Ma se questo conteggio, puramente matematico, è alquanto chiaro, presumo che Tony e Marisa vogliano sentirmi dire a cosa io attribuisca questa diaspora biblica. Faccio un elenco chiaro e dettagliato, come sono solito fare, e, laddove me lo si chiedesse, annuncio che sono disponibile anche a discuterne in pubblico. Cosa che peraltro ho tentato di fare in un Chi c’è, c’è post elettorale, dove non c’erano neanche quelli che riconoscono la necessità di “analisi approfondite ed impietose”. Comunque, eccovi la mia analisi. Un quarto degli elettori ha lasciato la sinistra per la destra per i seguenti motivi:

  • Non ha condiviso che ci si fosse presentati ancora divisi. Il popolo di centrosinistra, anzi soprattutto quello di sinistra, voleva l’unità e quindi ha punito la divisione non astenendosi, ma votando a destra, come non era riuscito a fare cinque anni fa. Che si sia trattato di voto di protesta è certificato dal fatto che questo elettorato non ha poi trovato rappresentanza, anzi non ha prima trovato rappresentanza. Infatti, nessuno di tre candidati provenienti dalla sinistra è stato eletto. Se il voto fosse stato politico, avremmo avuto candidati ed eletti di sinistra nelle liste di destra, come accadeva ai tempi passati a parti invertite;
  • Ha premiato il modo di fare della classe dirigente di centrodestra, che è stata umile. Gli assessori uscenti di fatto sono stati presenti, ma di una presenza diversa da quella dei predecessori, forse addirittura più presenzialista, ma meno avvertita, che ha generato meno ansie;
  • Ha premiato il modo di essere aideologico della Magnacca, che si è tenuta alla cultura uno che era stato consigliere Ds ed ai vertici del Comune dirigenti “allevati” dalla sinistra. Diciamo la verità: un sindaco di sinistra avrebbe dato la delega alla cultura ad uno notoriamente di destra ? E’ stato apprezzato dagli elettori il non guadare a chi mi ha votato, ma a chi mi potrebbe votare;
  • Ha influito (sia pure in minima parte) la posizione anti immigrati della destra locale, che è in linea con il sentire maggioritario degli italiani e che la Magnacca ha ben interpretato e sta ancora interpretando;
  • Ha influito anche la grande novità rappresentata dalla candidatura di una donna per la prima volta nella storia di questa città, poiché le donne hanno un modo di fare “politico” diverso dal nostro e sanno farsi perdonare. Anche i più macroscopici errori (denunciati dall’opposizione) sono passati in secondo piano e perdonati dall’elettorato, che era stanco…
  • Infine, bisogna mettere assieme i cinque punti suddetti (divisione della sinistra, umiltà degli assessori, aideologia del sindaco, immigrazione, novità femminile), che hanno causato stanchezza non della sinistra, ma del suo gruppo dirigente, interprete dell’ultimo decennio della prima repubblica e di tutta la seconda. Quella fase era finita e la città voleva essere aiutata a comprenderlo. L’aiuto è arrivato inaspettatamente dalle divisioni della sinistra.                                                                                                                                           Ods

Ps Avevo finito con questi sei motivi, se non avessi ricevuto (dopo aver scritto questo pezzo e prima di pubblicarlo) la risposta del segretario del Pd al “Buongiorno si vede dal mattino”, in cui Luciano sbaglia la premessa e, soprattutto, conferma il mio sospetto. Lui dice che l’azione del Pd avrebbe sortito in alcuni commentatori una reazione dovuta alla volontà o speranza di un Pd silente. Quanto mai ? Chi scrive è abituato a dare voce a tutti, figuriamoci se vuole “silenziare” un grande partito. Si tratta di un’impressione errata di Luciano Gennaro, che è libero di dire, scrivere, parlare di ciò che vuole e tutte le volte che vuole: ci mancherebbe altro ! Ma, noi altri, siamo altrettanto liberi di dire, scrivere e parlare. E per questo “osiamo” dirgli che non è politicamente corretto che sia “richiamato alle proprie responsabilità il Presidente della Confesercenti come rappresentante dei commercianti sansalvesi in relazione alle sue iniziative” (uso le parole del segretario), sia pure “senza alcun riferimento alla appartenenza politica”. Chi è il segretario del Pd o il Pd stesso per “richiamare” il rappresentante di un’ Associazione datoriale ? Chi è il segretario del Pd o il Pd per imputare a taluno “la propria inadempienza o inefficienza” ? Chi è il segretario del Pd o il Pd per rilevare che negli ultimi cinque anni c’è stata un’opposizione rallentata (quindi anche da parte dei propri esponenti) ? Il Pd fa bene a chiedere di poter esprimere le proprie opinioni e quindi ad esigere rispetto per la sua azione politica, peraltro costituzionalmente prevista, ma deve avere altrettanto rispetto per gli altri interlocutori, in questo caso chi fa azione associativa e sindacale, pure costituzionalmente prevista. Se la sinistra vuole tornare maggioritaria deve esprimere una classe dirigente, che al pari di quella appena premiata del centrodestra, sia ed appaia umile, che poi – a mio sommesso giudizio – è il secondo motivo della sconfitta…sempre che mi sia consentito dirlo…

Commenti   

0 #2 corrado de leonardis 2017-07-10 08:15
Interesse del PD di San Salvo e Regionale è quello che non esista più il PD a San Salvo, lo chiamerete?...."Articolo 1".
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-1 #1 Silverio 2017-07-10 05:14
...hai detto bene: "chi è il PD"?
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