Editoriali

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Flash mob antidpcm a Piazza Arafat

Si è regolarmente tenuto a Piazza Arafat di San Salvo Marina il flash mob antidpcm lanciato da Antonio D' Aulerio, fotografo di Montenero, e raccolto dai titolari delle categorie colpite dagli ultimi provvedimenti di Giuseppe Conte.

Poco dopo le 18, proprio mentre i colleghi baristi e ristoratori erano costretti ad abbassare le saracinesche, gli autonomi convenuti ascoltavano le poche emozionate parole dell' organizzatore. Il quale sostanzialmente mandava ai governanti un significativo messaggio: dietro quelle che voi considerate e definite attività non essenziali ci siamo noi, con le nostre vite, i nostri figli e la nostra dignità, come peraltro è ben scritto su uno striscione collocato su due auto posteggiate.

Ad ascoltare in rigoroso silenzio e con indosso le mascherine ci sono oltre ai fotografi, birrai e ristoratori, titolari di pub e palestre, dj ed animatori di eventi, buttafuori, insomma tutto quel mondo di nuove professioni che si muove attorno alla socializzazione giovanile. Infatti, tra i presenti il più anziano, forse, sono io: a vederli i presenti non devono avere più di una quarantina di anni. Sono vestiti sportivi ed appaiono fieri per essersi costruiti il proprio futuro, aprendo la palestra o la birreria.

Avevano accettato di buon grado il primo lockdown. Avevano solo mugugnato perché "la potenza di fuoco" si era rivelata un fuoco di paglia: le banche non avevano concesso i prestiti promessi e loro avevano ricevuto per due mesi semichiusi e due mesi chiusi all' incirca duemila euro.

Avevano fatto di necessità virtù e l' estate scorsa erano tornati a respirare e guadagnare con il turismo solo nazionale. E quindi si si erano illusi di essere tornati alla normalità.

Ora invece si sentono in trappola, perché hanno dato fondo ai pochi risparmi e si sono anche indebitati per pagare utenze (acqua luce gas e affitti) non utilizzati o parzialmente utilizzati.

Sono delusi dalle Banche e del Governo, che li fa chiudere e non li risarcisce.

Le Banche e il Governo, il Sistema li chiama l' unico politico presente, ma rigorosamente mimetizzato che non si fa riconoscere: il segretario regionale del Partito comunista Antonio Felice. Oltre a lui si intravedono esponenti di Forza Nuova, pure mimetizzati.

Insomma i pochi politici presenti sono antagonisti, di destra e di sinistra, che peraltro i manifestanti non conoscono.

Qui non ci possono certo venire gli esponenti del Governo o del Sistema. Essi sanno bene che stavolta scherzano col fuoco.

Se chiudono le attività e non mandano i ristori rischiano davvero i disordini sociali. Stasera no. A Piazza Arafat è tutto tranquillo. I manifestanti hanno ancora in tasca i soldi di quest' estate.

Ma fra venti giorni? Che succederà fra venti giorni se non si abbasserà... la curva epidemiologica ?

Ods

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