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GERICO IN FESTA in memoria di MARIAGIULIA MORETTA

SAN SALVO| “Chi spera cammina, non fugge! Si incarna nella storia! Costruisce il futuro, non lo attende soltanto! Ha la grinta del lottatore, non la rassegnazione di chi disarma! Ha la passione del veggente,

non l'aria avvilita di chi si lascia andare.

Andiamo fino a Betlemme, come i pastori. L'importante è muoversi. E se invece di un Dio glorioso, ci imbattiamo nella fragilità di un bambino, non ci venga il dubbio di aver sbagliato il percorso. Il volto spaurito degli oppressi, la solitudine degli infelici, l'amarezza di tutti gli uomini della Terra, sono il luogo dove Egli continua a vivere in clandestinità. A noi il compito di cercarlo. Mettiamoci in cammino senza paura. “ (don Tonino Bello)

Nello scegliere la strada della CARITA', vi sono persone che rappresentano per il vissuto di ogni uomo, cristiano e non cristiano, delle figure esemplari, dei punti di riferimento.

Questi grandi uomini e donne hanno già percorso il sentiero che li ha portati verso l'altro, verso il povero, verso CRISTO. Maria Giulia era una di queste persone.

In sua memoria l’Associazione di Volontariato Gerico, e l’Azione Cattolica della Parrocchia di San Nicola organizzano da 4 anni GERICO IN FESTA: importante evento di riflessione sulla Carità.

Per la IV edizione di Gerico in Festa la parrocchia di San Nicola propone SABATO 24 SETTEMBRE alle ore 19.00 presso l’Auditorium Paolo VI una riflessione sulla figura di Don Pino Puglisi partendo proprio da una delle sue citazioni: “se ognuno fa qualcosa, allora si può fare molto”.

Poche parole che contengono un punto cruciale del pensiero e del cuore di Padre Pino Puglisi, ucciso dalla mafia 23 anni fa.

Poche parole che invitano ognuno a prendersi la responsabilità del bene dell’altro; perché la Carità è amore donato ogni giorno, nel quotidiano vivere che riconosce in ogni uomo e donna incontrati il prossimo da amare senza se e senza ma.

L’assassino di Padre Pino nel confessare l’omicidio ricorda: “Lui si girò - una cosa questa che non posso dimenticare, che non ci ho dormito la notte, - sorrise e disse: "Me l'aspettavo”.

Se lo aspettava, 3P (come lo chiamavano i suoi ragazzi), perché sapeva che "ognuno di noi sente dentro di sé una inclinazione, un carisma. Un progetto che rende ogni uomo unico e irripetibile. Questa chiamata, questa vocazione è il segno dello Spirito Santo in noi. Solo ascoltare questa voce può dare senso alla nostra vita".

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