Editoriali

sannino marchesecomune

Perchè la politica perde il suo primato

SAN SALVO | La nostra redazione è venuta in possesso della “rappresentazione” sulla nota vicenda delle carte negate, che un responsabile di servizio del Comune

ha fatto al sindaco, il quale l’ha poi trasmesso al prefetto a cui si erano rivolti due consiglieri comunali Nicola Sannino e Gabriele Marchese. Ciò che colpisce di tale rappresentazione non è tanto il racconto, ma i toni usati dal funzionario:

contro la stampa locale definita “complice e favorevole” dei due consiglieri, perché “mentre i due si trovavano nel (suo) ufficio, era già pronta a cogliere il momento di scompiglio con la telecamera”;

contro il consigliere Sannino che “dopo aver dato uno sguardo sommario al fascicolo, con fare arrogante e sprezzante nei miei confronti (scrive il responsabile, ndr), ha letteralmente sbattuto il fascicolo sulla scrivania lamentando che nel fascicolo non vi erano le domande e gli elenchi degli ammessi e degli esclusi;

contro il consigliere Marchese che “non ha mai prodotto alcuna richiesta; si sono limitati alla sola azione di informazione su stampa denigrando la mia persona (del funzionario, ndr)”.

******

Premesso che un lavoratore ha tutto il diritto di riferire fatti e circostanze che riguardano il suo ufficio, ciò che ci chiediamo se possono essere usati toni simili ovvero se la stampa può essere accusata di complicità, poiché è noto che se la stampa non fosse libera saremmo tutti meno liberi. Nella circostanza dei documenti negati ai consiglieri, la stampa (definita complice e favorevole) ha solo documentato un fatto che mai era accaduto ovvero l’arrivo dei carabinieri in Comune, perchè chiamati da amministratori. La stampa ha solo dato una notizia, come le consentono le leggi e la Costituzione, perché “questa” stampa vuole che i dipendenti pubblici siano liberi, in quanto se lo sono loro lo sono anche i cittadini.

Ci chiediamo ancora se un dipendente comunale può definire il fare di un eletto del popolo come “arrogante e sprezzante” ed accusare un altro eletto del popolo come denigratore. Ma soprattutto ci chiediamo perché Sannino e Marchese arroganti, sprezzanti e denigratori lo sono diventati adesso che stanno all’opposizione e non quando governavano. Possibile che Marchese fosse bravo e democratico quando veniva plebiscitariamente votato come sindaco (per ben due volte di seguito) e mo che ha perso sia diventato sto grande denigratore? Sarebbe come dire che il sindaco Tiziana Magnacca è così brava oggi, ma non lo era quando guidava l’opposizione e tornerebbe a non esserlo se dovesse riperdere.

Noi pensiamo che un eletto del popolo, di destra, di sinistra o di 5 Stelle, sia quando vince che quando perde, deve essere rispettato dai pubblici funzionari, che sono dipendenti del Comune e non del sindaco in carica e che devono tutelare le regole. Peraltro, la stessa funzionaria riconosce il suo errore, poiché scrive: “ingenuamente misi in evidenza che in quel periodo ero in ferie, ma contemporaneamente realizzai che una volta venutane a conoscenza non potevo esimermi”. E probabilmente è questa ingenuità che ha indotto i due consiglieri a fare una battaglia politica per i loro diritti, che vale oggi e varrà domani. Purtroppo si tratta di una battaglia (che oltre che la stampa definita complice e favorevole) ha incontrato freddezza nei politici di destra e di sinistra, i quali così facendo fanno perdere alla politica il suo primato. Non è (solo) la Bassanini che regala potere ai funzionari, ma è soprattutto pensare che la battaglia per le carte negate sia una battaglia personale di Sannino e Marchese. Invece è una battaglia di principio, affinché le carte non vengano più negate a nessuno. Angiolino Chiacchia si è dimenticato di quando le carte le negavano a lui. E probabilmente Oliviero Faienza (faccio il nome di un assessore simpatico) non ha mai avuto questo problema, perché è la prima volta che amministra. Ma se Oliviero dovesse andare all’opposizione capirà il senso di questa battaglia, come l’hanno capito Marchese e Sannino adesso che sono in minoranza. W la libertà !

Ods

Categoria: