Editoriali

mamma blascetta

Ida e Pasquale morti una dopo l' altro, nel silenzio rumoroso dell' amore

SAN SALVO | Si sono svolti oggi pomeriggio i funerali di Ida Vizzarri, la settantunenne di San Salvo morta dieci giorni dopo il marito Pasquale Blascetta,

i cui funerali si erano svolti il 30 dicembre scorso. Proprio la sera della tumulazione dell' adorato coniuge avvenuta il 2 gennaio scorso, Ida aveva avuto un malore ed era stata soccorsa dal genero Franco Di Casoli, che da infermiere esperto si era subito accorto della gravità del fatto. La donna era stata colpita da una seria emorragia celebrale, tanto da dover essere trasportata nell' attrezzato ospedale di Teramo, dove è rimasta senza che i sanitari potessero intervenire risolutivamente, fino al sopraggiungere della morte avvenuta ieri.

Il genero, affranto, non sa spiegarsi le ragioni dell' ictus, atteso che la donna stava bene e non era tra i soggetti a rischio per una simile patologia: non fumava, non esagerava nell' alimentazione ed aveva da sempre la pressione bassa. Anche lo stress è, tuttavia, uno dei seri fattori di rischio e non c'è dubbio che Ida fosse sotto stress da almeno un anno e mezzo, cioè da quando pure il marito era stato colto da una emorragia celebrale, che lo aveva tenuto a letto fino alla fine.

Da quando si erano sposati e, come detto, durante tutta la malattia del coniuge, la coppia era stata inseparabile e tenuta assieme da un grande amore. Che forse, fattori di rischio a parte, è il vero motivo di questo ultimo viaggio assieme. Racconta il genero Franco: "Mio suocero, ovunque andasse, anche quando si spostava in campagna per poco tempo, chiedeva alla moglie di seguirlo. E Ida lo seguiva, lo accudiva, lo aiutava e sosteneva, come ha fatto nel corso della malattia e come ha fatto ora che è morto". Ida e Pasquale se ne sono andati insieme, una dopo l' altro, forse lei per il dispiacere di aver perso lui o semplicemente per seguirlo, discretamente e serenamente, come aveva fatto per una vita intera. Nella buona e nella cattiva sorte. Nella gioia e nel dolore...finché morte non ci separi. Il giuramento fatto di fronte a Dio è stato il comandamento di questa coppia, vissuta discretamente e andata via silenziosamente. Ma di un silenzio che fa rumore: il rumore dell' amore. In una società sempre piu individualista e narcisista, Ida e Pasquale rappresentano il trionfo del noi, dell' insieme, della comunione come strada che ti accompagna per non farti sentire solo. Anche Antonella e Franco, Vitalfranch e gli adorati nipoti non si sentiranno mai soli, perché saranno accompagnati dal ricordo di cosa possa essere un amore eterno, che prosegue anche nell' aldilà, dove - come Antonella ha chiesto- i suoi figli saranno "vegliati" dall' adorata nonna. La cui dedizione sarà di esempio anche per noi tutti che l' abbiamo conosciuta, perché l' amore possa essere contagioso. Un commosso abbraccio alla famiglia dalla nostra redazione.

Orazio di Stefano