Editoriali

onofrillo pd

Lo scontro è tra uno che sta dentro la politica e uno terzo

SAN SALVO | Sta per naufragare definitivamente il sogno di riunire il centrosinistra. In campo, come è ormai noto da tre giorni, ci sono due proposte alternative.

Quella di un uomo proveniente dalla società civile (che ha avuto un solo “contatto” con la politica: un mese di campagna elettorale da giovane candidato a sostegno di Arnaldo Mariotti ben diciannove anni fa) e l’attuale segretario del Partito democratico. Pasqualino Onofrillo e Gennaro Luciano. Il primo (caduto dalle nuvole quando gli è stata proposta la candidatura a sindaco del centrosinistra) l’ aveva accolta per fare “coesione tra tutti”; il secondo alla sua candidatura ci lavora da quattro anni ovvero da quando è diventato il segretario del Pd di San Salvo e poi di quello zonale. Si tratta di due affermati professionisti: un avvocato ed un ingegnere. L’avvocato è sostenuto da Fabio Travaglini, Domenico Di Stefano, Gabriele Marchese e Gianluca Ciffolilli. L’ingegnere da Antonio Boschetti, Luciano Cilli e Arnaldo Mariotti (ovviamente del tavolo fanno parte alcuni dei predetti più altre persone). La divaricazione, mai superata in almeno quattro incontri, è sulla “casacca” che dovrà avere il prossimo candidato sindaco. I proponenti di Onofrillo non vogliono che si tratti di un politico, di uno fortemente ed essenzialmente impegnato in politice è possibile ? E’ quanto meno difficile che tra un NON politico ed un politico si possa trovare un NON PROPRIAMENTE politico. Eppure anche il profilo del NON PROPRIAMENTE POLITICO era stato paventato. Captata, tra il primo ed il secondo incontro del tavolo, una indiscrezione, il Centro l’aveva scritta. Si tratta Raimondo Pascale, che di politico adesso ha solo la tessera del Pd. Non ricopre cariche pubbliche e né tantomeno cariche politiche. Aveva fatto l’assessore a San Salvo venticinque anni fa e a Vasto fondato un laboratorio, più culturale che politico. Però è amico personale di Angelo Bucciarelli e Maria Amato, i principali avversari di Silvio Paolucci. Dopo l’articolo, Pascale è stato contattato dal segretario provinciale del Pd, Chiara Zappalorto, che lo aveva invitato, in quanto iscritto al Pd, a fare le primarie contro Gennaro Luciano. Risposta garbata del buon Raimodo, pressappoco la stessa che avrebbe dato successivamente Pasqualino: “Io non ho chiesto, né chiedo nulla. Da sansalvese se posso essere utile a riunire tutto il centrosinistra sono disponibile”. E già, perché le primarie sarebbero state divisive, ulteriormente divisive. Con le primarie finirebbe come a Vasto dove i quattro “primaristi” Francesco Menna e Maria Amato a sinistra praticamente si odiano e dove Peppino Tagliente e Massimo Desiati a destra non hanno ricucito un fico secco. Invece, il Pd vuole le primarie anche a San Salvo, dopo non averle volute cinque anni fa. Ma di primarie Domenico Di Stefano, Gabriele Marchese, Fabio Travaglini e Gianluca Ciffolilli (ed i loro amici) non ne vogliono sentir parlare. Sono stanchi di vedere scorrere il sangue. Sono stanchi di accuse e scuse. Pensano, all’unisono, che uno terzo possa distendere gli animi e ricreare un clima sociale- politico più sereno, facendo riparlare gente che non si parla da anni. Invece, il terzo non va bene. Secondo il Pd di San Salvo ci vuole uno che sta dentro alla politica. Ci vuole uno che sta dentro il loro partito oppure ci vuole il sangue con le primarie. Diversamente da quanto pensa il Pd della vicina Ortona, dove è candidato proprio un terzo senza primarie: un ammiraglio, chiaramente proveniente dalla società civile. Se si andrà avanti così, probabilmente da noi non ci saranno né l’una e né l’altra cosa. O meglio, ci sarà Gennaro Luciano ma come candidato sindaco del suo partito. E ci saranno gli altri con un'altra figura, che al momento non si sa chi sia. Certo è che Onofrillo (come Pascale) avrebbe bevuto l’amaro calice, se fosse stato unitario. Speriamo solo che non voleranno gli stracci, anche perché ad ogni azione corrisponderebbe una reazione uguale e contraria.

Ods

Commenti   

0 #2 Luciano 2017-03-03 11:16
Qualcuno a sinistra se ne stia fermo, liberi gli ostaggi. Chi può aiuti. Né rabbia antipolitica, né sogni, ma politiche forti e responsabili per cambiare lo stato delle cose. Buttare via le nostalgie di un tempo, che per definizione è passato. Basta con fare le punte alle matite, o … siam mica qui a … Gli stracci non devono volare perché non devono essere coloro che non fanno politica a pagarne le spese. Le persone astute stiano a posto, che siano ingegnosi altrove, i navigati attracchino al molo. Non serve dare le colpe dopo, ci si pensa ora.
Citazione
+1 #1 Luciano 2017-03-03 10:37
Coloro che sono gli iscritti al PD nella sezione di San Salvo, devono avere uno scatto d’orgoglio, di coraggio, di solidarietà, senza seguire le correnti all’interno di un partito che già un tempo ha perso e divisi perderà ancora, occorre una grande prova di senso civico. Una sinistra coesa, che ha come obbiettivo il “comune” non deve distrarsi e capire le difficoltà che nasceranno da una mancata coesione. Consapevolezza, di questo ha bisogno la sinistra e il centro sinistra di San Salvo. Il centro sinistra ha dato modo ed esempio di fare un passo indietro candidando una persona concreta, un professionista capace e stimato, un nuovo modo di fare politica, di uno che “corre con le proprie gambe” usando la metafora del libro di Pasqualino Onofrillo
Citazione
Categoria: