Editoriali

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“Maria Amato sta facendo la cosa giusta"

VASTO |  “Maria Amato sta facendo la cosa giusta”. E a dirlo è nientemeno che il sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca. Che, per dirlo, interrompe proprio noi di sansalvomare mentre stiamo facendo una domanda all’ on. Amato,

anzi alla Dottoressa o a Maria, come tutti la chiamano, anche stamattina qui alla Società operaia di mutuo soccorso. Dove è riuscita a mettere assieme: medici in attività come Ugo Aloè ed Antonio Spadaccini con medici illustri pensionati come Giuseppe Di Marco e Lorenzo Russo, militanti politici che più diversi non si può come Marco Di Michele Marisi, Nicolangelo D’ Adamo ed Ivan Aloè (i quali si dicono disposti ad andare in bus a rivendicare il diritto alla salute anche dei centomila cittadini del vastese) e anche amministratori di sponde diverse come la stessa Magnacca, Gabriele Marchese ed Edmondo Laudazi. E si guadagna anche il plauso e l’incoraggiamento del collega Gianni Quagliarella, che nel parterre trasversale ci legge addirittura “il riscatto del vastese per troppo tempo umiliato”. Come ha fatto Maria (Amato) ad avere il convinto sostegno della Magnacca (che si autodefinisce “donna di destra”), seduta in prima fila con altre donne (di destra) come Clementina De Virgiliis ed Alessandra Cappa, oltre che dei politici di destra sinistra centro e, soprattutto, di medici di pronto soccorso, gastroenterologi, cardiologi, radiologi, chirurghi e giornalisti ? Bè, non le è stato molto difficile, perché ha fatto la cosa giusta. Ella è semplicemente rimasta se stessa, anche da autorevole membro della Commissione sanità del Parlamento italiano. E’ rimasta un medico, che come tutti i medici pensa a salvare la vita delle persone. Per cui, di fronte ad una patologia “tempo dipendente”, come quella che colpisce il cuore e le coronarie, vuole che i suoi concittadini (non importa quale “giacchetta” indossino, come ha scandito Lorenzo Russo) abbiamo uno strumento terapeutico (l’emodinamica) che possa salvarli nei primi novanta minuti dall’insorgenza. Ugo Aloè ed Elio Bitritto raccontano i propri disturbi coronarici e l’anziano cardiologo Di Marco documenta scientificamente perché non si possono avere quattro emodinamiche tra Chieti e Pescara e zero a Vasto. Per questo appoggiano l’iniziativa che ha lanciato Maria: una petizione che ha già 800 firme e che punta a superare le diecimila, accompagnandola con ordini del giorno consiliari (che la Magnacca annuncia per San Salvo trovando il consenso del suo predecessore Marchese) e con gazebo espressamente chiesti da Quagliarella, nei quali non ci saranno simboli politici, come pretende Lorenzo Russo. Ci sarà solo un cuore stilizzato, già sui manifesti affissi a Vasto, che recita semplicemente: “Noi vogliamo l’emodinamica”. Quel cuore stilizzato è il cuore di Maria, una donna che per fare la cosa giusta consigliatale dal suo essere Dottoressa (e lei fu candidata proprio perché era un apprezzato e stimato medico) ha messo in secondo piano l’appartenenza al suo partito, lo stesso che esprime l’assessore alla sanità. Lo stesso assessore che il presidente della relativa Commissione regionale Mario Olivieri (un altro vastese agguerrito, che ha appena chiesto le dimissioni del direttore generale Asl Mario Flacco) non riesce ad audire, invidiando (ma questo non lo dice) suo cugino Eugenio Spadano, che quando era il presidente della Commissione sanità dell’ Abruzzo riusciva ad andare d’accordo con il “suo” assessore Vincenzo Del Colle. Perché Paolucci ed Olivieri non vanno d’accordo quest’ultimo non lo dice. Tuttavia è certo che l’assessore alla sanità non sta qui stamattina, ma a sette chilometri di distanza. Cioè a San Salvo, dove il Pd presenta il proprio candidato a sindaco Gennaro Luciano, per il quale da leader del Pd teatino (essendo Legnini impegnato al Csm), il 27 gennaio scorso aveva chiesto le primarie, che non sono state accettate dalla cosiddetta Triplice (Ssd, socialisti e Centristi di Travaglini), secondo la quale sarebbero state fratricide. Cosa che trova conferma proprio allorquando l’onorevole membro della Commissione alla sanità della Camera ammette che si è interrotta la comunicazione con l’assessore alla sanità della Regione alle primarie per il sindaco di Vasto. Dove la Amato aveva osato sfidare (pare per richiesta dello stesso Pd) il candidato (poi eletto) Francesco Menna, al tempo segretario dello stesso Paolucci. Ma se le primarie fanno morti e feriti perché esportarle anche a San Salvo ? Quel che è certo, invece, è che l’emodinamica riduce la mortalità (da infarti e patologie coronariche). E per arrivare allo scopo, Maria (Amato) ha proposto una petizione trasversale (appoggiata dall’intera sanità vastese), che sarà consegnata con migliaia di firme anche al ministro Lorenzin. Forse la petizione si sarebbe potuta evitare se l’assessore avesse accettato l’invito di andare in commissione. Ma, purtroppo, Paolucci non parla con il presidente Olivieri. E non parla neanche con l’on. Maria Amato…da quando ci sono state le primarie a Vasto. Ma qualcosa dovranno pur dirla D’ Alfonso e Paolucci quando avranno sui tavoli diecimila (e più firme) dei vastesi. Per intanto grazie a questa donna sensibile ed alla mano, che non smette mai di essere medico. La si chiami Dottoressa o Onorevole o semplicemente Maria. Lei donna di sinistra sta facendo la cosa giusta, come le viene attestato nientemeno che da Tiziana Magnacca, un’ altra donna…sia pure di destra.

Orazio Di Stefano

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