Editoriali

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Per Angelucci, Travaglini ci mette la faccia, anzi il nome … nel simbolo

SAN SALVO | Si chiamerà “Più San Salvo con Fabio Travaglini” la lista che il responsabile regionale dei centristi sta componendo a sostegno del candidato Angelo Angelucci, proposto da San Salvo democratica.

La lista sarà ovviamente composta da candidati centristi e da giovani e cittadini della società civile. I centristi avevano fatto parte della cosiddetta Triplice per cercare di presentare con tutto il centrosinistra un candidato terzo - non espressione diretta dei partiti politici. Un’ idea che non andò in porto perché il Partito democratico puntò decisamente sul proprio segretario politico. Dopo la rottura delle trattative nel centrosinistra, Ssd si incaricò di proporre un candidato e la scelta ricadde unanimemente su Angelucci, cattolico, sindacalista, consigliere comunale uscente, figlio di emigrati (e per questo nato in Germania), che attualmente gestiscono un ristorante ed una piccola pensione: tutte caratteristiche gradite ai centristi di Travaglini, la cui storia politica affonda nell’esperienza democristiana. La famiglia di Angelo Angelucci democristiana lo è sempre stata (suo zio Alfredo Bucciantonio fu ultimo sindaco Dc di San Salvo). Lui stesso nel ’94 fu candidato ventottenne nel Ccd, il partito erede della Democrazia cristiana fondata proprio da Casini, che al tempo optò per il centrodestra. Angelucci è oggi un sindacalista, quindi attivista negli organismi intermedi, che un’idea approssimati.va di modernità democratico-leaderistica vorrebbe cancellare e nei quali, invece, la famiglia di Travaglini si è sempre impegnata (il nonno di Fabio è fondatore di un’ Associazione datoriale delle imprese ed il padre è in Giunta alla Camera di commercio di Chieti). Per i centristi, gli ultimi cinque anni in Consiglio comunale del candidato sindaco gli hanno dato quel minimo di esperienza amministrativa che gli consente di leggere e capire atti, leggi e delibere. Infine, l’appartenenza ad una famiglia di umili origini, che si emancipa con il duro lavoro all’estero e con la conduzione di un bar, fino ad arrivare a gestire un ristorante ed una piccola pensione è il paradigma dei sansalvesi poveri che incontrano il benessere, perché lo cercano senza accorciatoie, ma con il duro lavoro. Tutte caratteristiche, queste, che sono state attentamente valutate da Travaglini e che l’ hanno indotto a metterci non solo la faccia, ma anche il nome (nel simbolo) per promuovere una lista di giovani e di donne ed uomini perlopiù nuovi all’impegno politico. Dunque, in settimana la presentazione ufficiale del candidato sindaco Angelo Angelucci e delle liste a suo sostegno: San Salvo democratica, Più San Salvo e…

Ods

Ps I centristi avrebbero avuto legittimità anche ad apparentarsi con il centrodestra. Del resto il loro leader Pierferdinando Casini è stato con Fini e Berlusconi fondatore del centrodestra italiano nel ’94 e solo nel 2008 ne è uscito, dopo aver presieduto la Camera dei Deputati. Ma se a San Salvo i centristi stanno con Angelucci è perché tanto i primi quanto il secondo si sono intesi. Come pure, se i socialisti (che pure avevano fatto della triplice) non staranno con Angelucci, ma con la Magnacca è perché hanno trovato intesa con la sindaca e quest’ultima ha interesse a tenerli con lei. Del resto, già nel 2007 alcuni socialisti promossero la lista del Nuovo Psi a sostegno di Nicola Argirò e dal ’94 molti socialisti votano Forza Italia. Senza dimenticare che il leader socialista della seconda repubblica, Osvaldo Menna, già assessore comunale e consigliere provinciale col centrosinistra, è candidato a sindaco di Italia lavora. Possiamo, quindi, concludere affermando che ciò che conta, dall’una e dall’altra parte, non è come e perché si è arrivati a questi accordi, ma le prospettive che essi creano…l’abbiamo già scritto: il fiume risponde sempre alla sorgente, anche se lungo il corso fa qualche deviazione.

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