Editoriali

presentazione

Il messaggio di Angelucci

SAN SALVO | Dopo aver commentato (o tentato di decifrare) i messaggi Osvaldo Menna, Luciano Gennaro, Tiziana Magnacca, commento (e tento di decifrare) quello di Angelo Angelucci, che ieri mattina ha “celebrato” la sua prima presentazione

ufficiale in piazza Papa Giovanni XXIII.

Come negli altri casi relativi ai suoi competitor, Angelucci ha presentato, oltre che se stesso, anche chi lo sostiene ovvero San Salvo democratica (annunciando che Gabriele Marchese e Domenico Di Stefano gli saranno affianco dopo averlo “iniziato” all’attività politico-amministrativa), i centristi (di Fabio Travaglini) e una terza lista (Bene comune, civica come le altre, ma con un bel sole nascente, che evoca il sol dell’avvenire dei primi movimenti operai).

Angelucci si è presentato per quello che è. “Senza ritocchi” ha detto riferendosi al lavoro fatto con foto shop sull’immagine di una competitor che però non ha citato. Ha persino ironizzato sulla sua “panza” ed ha snocciolato il suo percorso: figlio di povera gente emigrata, concepito e nato in Germania, operaio, che fa due lavori, alzandosi alle cinque e mezzo tutte le mattine: due ore per preparare la giornata al ristorante di famiglia, mattinata al sindacato (dove cura il patronato: pensioni, ise, vertenze), due ore al ristorante, un po’ di riposo e poi pomeriggio in ufficio e sera al ristorante. Ma riesce a farci uscire anche qualche hobby, perché: “quando si vuole, si riesce a fare tutto”. Sintesi di questo primo messaggio, dunque, la laboriosità che Travaglini riprenderà definendolo incarnazione del sansalvese, che si fa una posizione col sacrificio. Secondo messaggio: la condivisione o l’apertura agli altri, che già trasmette il luogo scelto per la presentazione. Ovvero la piazza (agorà, dirà Emanuele Di Nardo, giovane candidato seduto al suo fianco), come luogo contrapposto ai non luoghi e come luogo di incontro di varie culture. Ed infatti sono seduti dietro i giornalisti molte persone, candidati e non, provenienti dal mondo cattolico, dal mondo del lavoro e dal mondo della sinistra storica. In cosa possono sintetizzarsi la laboriosità e la condivisione-apertura agli altri ? Nella bonomia, cioè nel non essere cinico, ambizioso, arrampicatore. Uno normale e semplice (la cui voce si incrina quando ringrazia la famiglia, che vive quest’avventura come inaspettato riconoscimento sociale). Uno che non vuole litigare con nessuno, anche se prima o poi si accorgerà del cinismo di cui si nutrono i politici e dovrà prenderne atto. Adesso Angelucci è portato ancora a credere che le dinamiche della politica (quelle clientelari, cattive, degenerate, contro cui votano il 30% di 5 Stelle ed almeno il 10% della sinistra e si astengono il 30% degli elettori) possano essere tenuti fuori dalla porta. Il suo modo di essere tranquillo e rispettoso (come quello del suo compare, che cinque anni fa salì da ballottante sconfitto per alzare il braccio di Tiziana Magnacca e dire: “Ecco il nostro sindaco”) purtroppo prima o poi si scontrerà con chi ha un altro modo di fare, ma questo lo registreremo successivamente. Per adesso, limitiamoci a rilevare due fondamentali messaggi della prima uscita: laboriosità ed apertura, sintetizzabili in bonomia. Registriamo, infine, che ha fatto parlare una candidata nuova all’impegno politico (sia pure iscritta al Pd e renziana della prima ora): Silvia Di Virgilio. La quale, al nostro rilievo sul dato che l’ultima volta la destra ha eletto la prima donna sindaco della città e due consigliere, Maria Travaglini (poi diventata assessore) e Filomena D’ Addario (poi coraggiosamente schieratasi contro il sindaco), ha snocciolato l’impegno per allargare la partecipazione delle donne alla cosa pubblica.

Il comitato elettorale del candidato Angelucci sarà in piazza, di fronte al Bar Centrale. Mario Di Giacomo, candidato e presidente della locale Cna, lo sta allestendo. Con quest’ ultima presentazione, se non ci saranno novità da parte di 5 Stelle (il cui senatore Castaldi ha organizzato di recente un incontro) si chiude il parterre delle coalizioni e la campagna elettorale entra nel vivo.

Ods

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