Editoriali

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Pronto Comune, mi passi l'interno tre due zero ? Grazie

SAN SALVO | Dopo ogni elezione amministrativa giornalisti e cittadini si esercitano nel Totogiunta, che non c’entra nulla col Principe De Curtis. Si tratta praticamente della formulazione di previsioni su come sarà

composto l’esecutivo comunale. Tuttavia, va detto che, quando la Giunta era eletta dal Consiglio, tali previsioni servivano a ipotizzare o misurare la forza delle componenti politiche, ma da quando la Giunta è nominata dal sindaco sono alquanto superflue: tutt’ al più servono a capire cosa c’è nella testa del primo cittadino, soprattutto quando questo si può permettere di fare di testa sua, avendo una stragrande maggioranza. Come è noto, le ultime elezioni hanno regalato un plebiscito a Tiziana Magnacca, che, quindi, può fare come meglio ritiene, avendo su diciassette eletti ben dodici consiglieri di maggioranza, dei quali tre tranquilli perché di prima nomina, che potrebbero arrivare a sette-otto con le surroghe. Ma è pur vero che la sindaca è sempre stata molto cauta nelle scelte politiche e quindi potrebbe seguire la linea del popolo, che l’undici giugno ha digitato l’interno 3 2 0 (Tre a Città Nuova, Due a Per San Salvo e O alla Lista Popolare, se Spadano rifà il presidente). Peraltro, nelle cinque elezioni precedenti con elezione diretta, la seconda di Mariotti, le due di Marchese e la prima della stessa Magnacca non hanno fatto registrare colpi di scena post elettorali. Solo il Mariotti del ’94 (pure eletto plebiscitariamente) si permise la nomina di un giovanotto in Giunta, cui affidò le attività produttive (Agostino Monteferrante), la delega di vice sindaco ad uno del suo partito (Gabriele Marchese) e la delega alla cultura ad un palestinese (Hussein Jaber). E l’anno dopo rincarò la dose, nominando vice sindaco uno che non si era neanche candidato (Sante Mincone, al posto di Marchese eletto in Provincia). Le volte successive, tutte le volte successive, compreso l’ultima, si cercò di seguire il risultato elettorale e quando non lo si fece s’incapparono i guai. La Magnacca queste cose le sa bene, perché lo schema della legislatura precedente (2 -2 - 1) ha causato notevoli fibrillazioni in maggioranza, dovute all’attribuzione di due posti sia ad un gruppo di cinque consiglieri (Pdl), sia ad un gruppo di tre (Città Nuova) e sia ad gruppo di due consiglieri (Lista Popolare)…e per fortuna che poi si liberò un posto al Civeta, dove fu possibile dirottare un dissidente... Se seguisse una linea diversa dalla  volta scorsa, la sindaca dovrebbe  nominare tre assessori di Città Nuova (perché ha cinque consiglieri), due di Per San Salvo (che ha quattro consiglieri) e garantire alla presidenza del Consiglio la conferma di Eugenio Spadano (la cui Lista Popolare ha avuto solo due consiglieri). E se poi volesse essere più realista del re, anzi della regina, potrebbe nominare i più votati delle prime due liste, praticamente ratificando le scelte operate dall’elettorato. Ma potrebbe anche fare altre considerazioni di prospettiva politica, per esempio per valorizzare una giovanissima risorsa poco più che ventenne: basterebbe dare l’assessorato a Fabio Raspa, anche per risarcirlo per la mancata nomina di cinque anni fa ed evitargli grilli per la testa se restasse consigliere. Ma  potrebbe anche confermare alla cultura Giovanni Artese, unanimemente apprezzato in città eppur votato solo da 89 persone (e basta questo dato per raccontare come veicola da noi il consenso elettorale). Infine, potrebbe (per non tenere un Gruppo politico fuori dall’esecutivo) chiedere a Spadano di entrare  in Giunta, ma si sa che il buon Eugenio preferisce la presidenza del Consiglio comunale, come ha detto proprio ai nostri microfoni prima delle elezioni. Insomma, la Magnacca oggi ha la forza politica per fare tutto e il suo contrario, perché ha sette consiglieri di scarto ed elettoralmente pesa due sansalvesi su tre, quindi il Totogiunta è davvero superfluo.

                                                                                                                             Ods

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