Editoriali

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L’ amore di mamma bussola comunitaria

SAN SALVO | Se c’è un Senso a ciò che accade in questa Comunità, bisogna interrogarsi sulla perdita avvenuta in pochi giorni di tre Mamme: Angela Tuccillo, Simona Mancini ed Enrica Miani. Come pure sulla scomparsa prematura avvenuta nell’arco

di un quinquennio di tre Dirigenti dell’ associazionismo cattolico: Maria Giulia Moretta, Eugenio Di Petta e Giuliana Di Falco. Ed, infine, sulla morte, nel 2002, addirittura nell’arco di quindici giorni, di due Amministratori pubblici, che avevano segnato la Storia politica: Rinaldo Altieri e Lillino Artese. E’ come se fossimo chiamati, con queste rilevate dipartite contemporanee, a riflettere sui ruoli della Mamma, del Cattolico impegnato nelle Parrocchie e dell’ Amministratore pubblico.

Del ruolo che ebbero i cinque nostri concittadini che ci hanno lasciato negli anni scorsi ho ovviamente scritto in loro morte. Ed anche prima, ovvero quando erano in vita, perché Artese, Altieri, Moretta, Di Petta e Di Falco avevano avuto ruoli pubblici, sia pure i campi diversi. Oggi scriverò delle tre Mamme che ci hanno lasciato da qualche giorno. Esse non hanno avuto impegni in Comune o in Parrocchia, quindi il loro lascito non lo si trova su delibere, atti ed opere pubbliche e neanche in rituali collettivi della nostra Fede. Eppure hanno  lasciato molto del loro vissuto: nei figli, cosa che Donato Di Rito l’ ha scritto chiaramente a Gabriele D’Alfonso di Enrica. Ciò che una Mamma trasmette ai figli non è solo un fatto privato, ma è anche un’azione sociale, rivolta al valore. Benché determinata dall’affetto immenso per il figlio, il lascito di una Mamma è comunque un’azione sociale, pur nella sua assoluta dimensione privata. Infatti, se una Mamma educa i figli ad andare a scuola, a comportarsi bene, a rispettare le regole agisce da cittadina che contribuisce a costruire una Società sana per tutti. Questo senso della Società che le tre Mamme hanno lasciato ai propri figli è rilevabile in Marisa e Gabriele, non più tanto giovani, ma fortemente stimati in Città, per avuto in dono dalla loro Mamma (ed ovviamente anche dal papà) il dono del rispetto degli altri. Angela e Simona hanno, invece, lasciato i propri figli ancora piccoli, ma fortemente inseriti nelle rispettive scuole, tanto è vero che le famiglie hanno donato all’ Associazione Lory a colori le somme raccolte nell’ Istituto 2 frequentato dai rispettivi figli. La cui Dirigente scolastica, Anna Orsatti, ha certificato trattarsi di due mamme “sempre pronte a mettersi a disposizione della scuola”, ulteriore autorevole conferma che l’affetto naturale, spontaneo, immenso di chi ci dà la vita si trasforma in azione sociale.

E’ chiaro che quando pensiamo alla Mamma pensiamo alla nostra mamma, a quella di ognuno di noi, che ci è indispensabile e che vive tutti i momenti con noi. Ma c’è un’ altra Mamma, che è di tutti e di tutto il Genere umano, perché trasforma le singole azioni affettive, private, individuali, quotidiane in azione collettiva, generale, indelebile nel tempo, che muove il mondo e determina la storia, anche se non appare, perché è nascosto e schivo. Ed è per questo che la religione cattolica ha fatto diventare una giovane e povera ragazza la Madre, peraltro vergine,  di Dio. Ed è per questo che l’ Amore di Mamma ha guidato povere, ma coraggiose donne contro la dura dittatura argentina a Piazza de Mayo. Ed è ancora per questo che San Salvo ha pianto per queste tre Mamme che sono andate via insieme, di diversa età, di diversa professione, che forse non si conoscevano eppure erano identiche. Identiche nel loro Amore per i figli, che è il loro lascito sociale. Il presidente del Consiglio emerito, Silvio Berlusconi, non ha mai nascosto di “rifugiarsi” nei consigli di sua Mamma. Perché il consiglio della Mamma non è mai sbagliato, anche laddove essa non ha la  cultura e le informazioni del figlio. La Mamma analfabeta può sempre consigliare il figlio scienziato, perché essa è guidata dall’ Amore, che genera buon senso in chi si fa guidare. Gli otto figli di Angela, Simona ed Enrica continueranno a farsi guidare dai consigli delle loro Mamme. E questa Città continuerà ad essere sana se le Mamme saranno ancora la bussola comunitaria.                    

Ods

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