Editoriali

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Salvini è un prodotto italiano

Matteo Salvini sta esprimendo delle posizioni (alcune le sta anche attuando, poiché è il ministro degli Interni) che nella opinione pubblica italiana trovano consenso (nella parte maggioritaria) e dissenso (nella parte minoritaria). Di quest' ultima faccio parte pure io,

per formazione culturale e politica, prima che ideologica. La quale (formazione) se non mi fa condividere molte delle posizioni salviniane, mi fa anche interrogare sul perché la Lega e le 5 Stelle hanno vinto le elezioni e soprattutto perché oggi Salvini riscuote tutto questo consenso popolare. Partiamo da un assunto, anche se è alquanto scontato: i 2 partiti che ci governano non hanno fatto un colpo di Stato e non hanno nemmeno ottenuto i voti "forzando" le coscienze col famoso clientelismo. Dunque hanno saputo "captare" la volontà popolare, trasformarla in posizioni politiche ed hanno saputo ottenere, sulla base di tali posizioni, il consenso popolare. Cosa esprimeva la volontà popolare? Dissenso sulle politiche europee; dissenso sulla gestione delle politiche migratorie; richiesta di maggiore sicurezza sociale e nelle abitazioni. Salvini ha detto che avrebbe cambiato le politiche europee, migratorie e della sicurezza nelle abitazioni. Di Maio ha detto che avrebbe cambiato le politiche sociali. Vedremo se riusciranno a farlo. I poteri forti, soprattutto degli eurocrati, delle banche finanziarie e del fondo monetario potrebbero intervenire per bloccare il cosiddetto Governo del cambiamento. Generalmente lo fanno quando trovano un parvenu, come fu Berlusconi 2 volte: nel '96, quando Dini, suo ministro del Tesoro, diventò capo del Governo tecnico e poi si candido' col centrosinistra, per fare il ministro degli esteri (96-2001); nel 2013, quando, dopo i sorrisi di Merkel-Sarkozy, fu insediato il Governo Monti-Fornero (votato da Pd e Fi) . Dopo il quale una buona parte degli elettori della sinistra voto' 5 Stelle, che presero il 25%. Nonostante non avesse vinto nel 2013, il Pd governo' con pezzi di centrodestra, così un' altra buona parte dell' elettorato di sinistra voto' alle 5 Stelle, che il 4 marzo scorso arrivarono al 32%. Dunque le cosiddette masse popolari, scontente delle politiche sociali, abbandonarono la sinistra. Dall' altro lato, il ceto moderato di centrodestra, scontente dalle politiche della sicurezza, abbandono' Forza Italia e si sposto' su Salvini. A questo si sommi che i partiti che hanno governato in precedenza (Fi e Pd) hanno lasciato i privilegi della casta. Faccio un esempio concreto. L' altra sera a Via Roma ho incontrato un mio amico pensionato (che ha fatto per una vita l' artigiano muratore). Mi ha detto che prende 900 euro di pensione e mi ha fatto vedere un post in cui si legge che il predetto Dini prende 44.000 al mese, cioè 50 volte più di lui, che ha passato quarant' anni sulle imbalcature. Salvini e Di Maio sono il prodotto di questa Italia piena di ingiustizie e contraddizioni. L' Europa se non è scema non se la prenderà con Salvini, ma lo riterrà l' effetto di sue politiche sbagliate. Conte può anche essere defenestrato (farà degli errori, è inesperto), ma nessuno potrà mai defenestrare il voto popolare, che è espressione di disagio per le ingiustizie sociali, come quella sulle pensioni. Se si vuole che la povera gente non voti i cosiddetti populisti, essa deve essere difesa dai partiti nati per difenderla, se ancora hanno questa vocazione.

Ods

p.s. A breve faremo un Chi c'è c'è per capire dove va la sinistra sul tema popolari o populisti, invitando i principale esponenti

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