Editoriali

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La lezione del ponte Sente: non disperdere i prossimi voti

Ho letto ciò che ha scritto il sindaco Felice Magnacca al ministro Toninelli, ho letto ciò che ha scritto Enzo Fangio su Facebook, ho ascoltato, sia pure sul web, cosa hanno detto i cittadini di Castiglione nelle manifestazioni di protesta sul Ponte Sente e nella palestra comunale.

Tutti hanno espresso la giusta reazione di una palese ingiustizia morale, politica, sociale, economica che subiscono da anni e che la chiusura del ponte è solo la punta dell' iceberg. Perché subiscono la rilevata ed acclarata ingiustizia? Perché la distribuzione del denaro pubblico che dovrebbe seguire il dettato costituzionale del noto articolo 3 "è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana..."  invece segue la legge del mercato, del risparmio e dello spread secondo la quale non possiamo spendere perché già siamo indebitati. Se, negli anni settanta, avessero seguito questa logica mercatista il Ponte Sente non l' avrebbero proprio costruito. Cosa può invertire questa logica che offende popolazioni intere e determina l' irreversibile spopolamento delle aree interne? La presenza nelle Istituzioni di persone autentiche che facciano l' interesse di quelle aree abbandonate. Come si fa ad avere questa presenza? Votando persone DEL VASTESE IN MODO UNIVOCO. Se Schiavi, Castiglione, Fraine, Torrebruna, Palmoli, Carunchio, ecc... voteranno dieci candidati diversi non eleggeranno nessuno. Se voteranno uno solo, sicuramente lo avranno come rappresentante. Se una sola candidatura lede l' appartenenza degli elettori degli altri schieramenti allora i Paesi del medio ed alto vastese AL MASSIMO MA PROPRIO AL MASSIMO ne candidino tre: uno a destra, uno a sinistra e uno alle 5 Stelle e concentrino i voti. Se faranno: "voto questo perché è mio cugino, voto quest' altro perché mi ha promesso il posto in banca, voto quello perché mi fa il piacere nell' azienda agricola, voto quell' altro ancora perché è del mio partito" i voti si disperderanno in mille rivoli e il Ponte Sente passerà nel dimenticatoio. L' unico mezzo con cui le popolazioni del vastese abbandonato possono CERCARE di invertire il loro destino è eleggere candidati che seguano l' articolo 3 della Costituzione e non siano accondiscendenti ai mercati finanziari. Ma devono prima di tutto essere eletti e per esserlo bisogna avere al massimo tre candidature (una per schieramento). Se si farà così, FORSE FORSE l' inesorabile declino sarà invertito, altrimenti fra meno di 50 anni la storia secolare del vastese interno sarà il ricordo di un passato glorioso durato un migliaio di anni e poi finita per la logica mercatista, di cui la chiusura del ponte è solo la punta dell' iceberg.

Orazio Di Stefano
 

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