Editoriali

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Travaglini: "Chi ci ha osservato sa che ... "

In contemporanea con la scadenza della presentazione delle liste alla Corte d' Appello, ha presentato la propria candidatura a San Salvo Fabio Travaglini. L' ha fatto con piglio deciso ed entusiasta, con accanto due donne di Vasto a cui ha chiesto di candidarsi: Silvana Corsi

e Francesca Cordisco, rispettivamente dirigente d' azienda ed ingegnere edile. Le quali sono alla prima esperienza politica, ma hanno ritenuto, così han detto, di non sottrarsi alla chiamata, visto il momento. Un momento che lo stesso Travaglini sintetizza come "un brutto momento, in cui c'è bisogno di gente che ha voglia di fare...forse proprio per questo come chi osserva sa bene" . Osservando (per curiosità, per passione, per lavoro) si sa che Fabio Travaglini è il direttore dell' Aiccre regionale, il vice presidente dell' Aspo (società portuale della Camera di commercio) ed è consigliere comunale di San Salvo: si tratta di tre cariche importanti, anche se non retribuiti. Si sa pure che è stato per due anni negli Uffici di presidenza della Regione e che ha conseguito titoli e master accademici, che tuttavia non ostenta. Infine, si sa altrettanto bene che dirige un organismo di formazione e di europrogettazione. A fronte di questo curriculum, potrebbe sedere in Consiglio regionale (è candidato col Gruppo di Abruzzo insieme, promosso da Donato Di Matteo, a sostegno di Giovanni Legnini). Ma si sa anche la voglia di fare ed il bel curriculum (che non guasta) non basta, perché l'elezione, come è noto, non si ottiene per concorso. Non bisogna convincere una Commissione d' esame, ma bisogna prendere voti. Sui quali Travaglini riprende proprio un  editoriale uscito ieri su queste colonne in cui avevamo "frazionato le praterie" attribuendo a ciascuno dei 7 candidati di San Salvo una potenzialità di 1300 voti. Dice il candidato, guardando negli occhi chi lo ascolta alla Porta de la terra: "Qui dentro siamo in 100. Ciascuno si incarichi di conquistare 13 voti a testa". Insieme nulla è impossibile. Come sempre accade, dopo le dittature e le oligarchie si passa alla mobilitazione collettiva e di gruppo. Travaglini sa che oltre all' entusiasmo e allo studio, ci vuole il gruppo, che pure comincia ad attivarsi. La campagna elettorale sarà lunga e faticosa. Ma il risultato non è scontato e va conquistato pancia a terra: con entusiasmo, con competenza e col gruppo.

Ods

 

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