Editoriali

pizza margherita

E MO CHI OFFRE LA PIZZA ?

Il Partito Democratico (Antonio Boschetti, Luciano Gennaro e Giovanni Mariotti) e San Salvo Democratica (Marika Bolognese) non hanno partecipato all’ ultimo Consiglio comunale, in aperta polemica con la presidenza del Consiglio stesso e l’ Amministrazione in carica, rei di non aver

fornito né tempo e né documenti per deliberare all’ ultima seduta, di giovedì 21 febbraio.

Il punto conteso è quello che riguarda l’ormai nota anticipazione di cassa (praticamente un prestito che il Comune chiede alla Cassa depositi e prestiti per pagare alcuni debiti), perché – secondo Pd ed Ssd – “nelle casse comunali non c’è più un euro”. A detta delle minoranze, Spadano e Magnacca non sarebbero stati rispettosi dell’ Opposizione, avendoli convocati senza i canonici sette giorni previsti dalla legge e senza aver inviato via pec i documenti da verificare, per poterne discutere.

Nella conferenza stampa di oggi, i tre consiglieri di minoranza hanno mostrato di aver ricevuto solo la normativa che regola l’anticipazione di cassa ed un foglio alfanumerico, in cui si dettagliano i cinquecentomila euro necessari (voce per voce). Invece, volevano l’elenco dei creditori, coi relativi nomi. Elenco che gli uffici finanziari avrebbero fornito al vertice dell’ Ente (almeno è quanto ha riferito in conferenza stampa il capogruppo Luciano), mentre alla minoranza è arrivato solo il foglio criptato.  

Per questa mancanza di rispetto istituzionale, la minoranza ha disertato il Consiglio di giovedì scorso, a differenza dell’altro consigliere d’Opposizione, Fabio Travaglini, che invece ha partecipato, pur criticando la situazione finanziaria del Comune. Per Travaglini, la soluzione starebbe nell’attuazione della Pace fiscale e non nel fido richiesto alla Cdp.

Luciano, in risposta ad una nostra domanda, ha detto che il suo partito chiederà formalmente al Revisore dei conti una relazione che illustri come stanno effettivamente le cose, anzi le casse: “Non chiediamo il predissesto, come hanno fatto a Chieti, solo perché siamo una minoranza responsabile !”

Nell’attesa di capire se la situazione è davvero grave oppure se si tratta delle solite schermaglie tra partiti (il Comune di Vasto ha chiesto un’anticipazione di molto superiore a questa e probabilmente la minoranza anche li dirà le stesse cose della minoranza sansalvese), è bene dire che nella storia sansalvese non è la prima volta che un’ Opposizione diserta il Consiglio comunale.

Il precedente c’è stato nella legislatura 2002 -2007, in cui, per ironia della storia, Eugenio Spadano sedeva in minoranza ed il presidente del Consiglio comunale era proprio Giovanni Mariotti. Che fu accusato da Spadano e dal centrodestra di poco rispetto per le minoranze. Le accuse riguardavano ugualmente le documentazioni ed i tempi di verifica concessi. Per la verità “lo sciopero” durò più di una seduta, tanto che Mariotti (Arnaldo, al tempo onorevole in carica) si alzò dicendo: “Guardate, colleghi, a San Salvo non è mai accaduto che la minoranza non viene in Consiglio. Per cui, per cercare di rasserenare il clima, io che sono il più anziano di voi tutti, se volete, offro una pizza a tutto il Consiglio…”.

La proposta fu respinta al mittente, ma tutto il Consiglio (proprio tutto, per la prima ed ultima volta nella storia politica) a mangiare insieme ci andò. E fu nella seduta inaugurale della legislatura successiva (2007-2012), quando fu eletto il presidente del Consiglio comunale (all’unanimità, unico caso della storia) Alfonso Di Toro. Il quale pagò da mangiare a tutti. Non la pizza, ma il delizioso pesce del Ristorante Marina. Mi affacciai pure io, ma dovetti andare via, perché la stampa non era ammessa. Ovviamente sarebbe stato bello documentare l’ unica conviviale generale tra consiglieri comunali.

Dilemma odierno: se il Pd continuerà “lo sciopero”, chi offrirà la pizza? Non potranno

Ods

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