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Egidio lo conobbi al Bar del Corso

Tra i commenti sulla tragedia di Egidio Benedetto, più di uno ha fatto riferimento al Bar del Corso. Il Bar gestito da Rocco Gullello alla metà degli anni settanta, ubicato dove oggi c'è il parrucchiere Pollutri. Quel bar l' ho frequentato pure io, anche se ero ragazzino con una decina di anni

di meno della generazione degli abitue'. Egidio l' ho conosciuto lì e da allora (una quarantina di anni fa) ci siamo incontrati innumerevoli volte, peraltro abitando a pochi metri nello stesso quartiere. I suoi saluti sono stati sempre corredati da sorrisi e battute. Mai formali, perché Egidio non era formale. E formali non lo sono nemmeno i tantissimi che con lui hanno frequentato quel bar. Forse i giovani sansalvesi che frequentavano il bar del Corso, ci andavano proprio perché non erano formali, ma veri, autentici, spontanei come Egidio. Quel bar era frequentato da studenti in medicina come Aldo D' Ascenzo, Erminio Cardarella, Romano Bolognese e Gianni Mariotti, più umili dei colleghi della generazione precedente ancora appellati col don. Quel bar era frequentato da calciatori che avrebbero fatto la Quarta serie come Lino Checchia, Costantino Santini, Dino Di Fabio, Matteo Corrado, Piero Faga, Nicola Marcello e lo stesso Gianni Mariotti, più umili dei colleghi della generazione successiva, che peraltro avrebbero fatto l'eccellenza. Quel bar era frequentato da giovani rampolli di famiglie benestanti che amabilmente trascorrevano il loro tempo con figli di famiglie più povere, cosa che solo qualche anno prima sarebbe stato impensabile. Questo perché, come detto, i frequentatori non si formalizzavano nelle relazioni sociali, basandole sul rivoluzionario "chi sei davvero" e non più sul tradizionale "di chi sei figlio". Era praticamente l' effetto della contestazione del '68, che aveva tolto le barriere tra le classi e le persone. I giovani del bar del Corso non mettevano e non sopportavano le barriere. Erano e sono (rimasti) autentici come Egidio. Per questo si vedono ogni anno, anche dopo quarant' anni e sembrano come allora, solo coi capelli bianchi. E continueranno a vedersi, mentre dall' alto Egidio Benedetto, Tonino Cristini e Nicolino Faraone li osseveranno con il sorriso, le battute e l'autenticità di sempre.

Ods

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