Editoriali

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La deferenza per 1500 contadini poveri, ma coraggiosi e dignitosi

Negli eserciti, c'è un solo caso, uno solo, in cui l' ufficiale di grado elevato, il generale comandante, deve mettersi sugli attenti e fare il saluto anche al soldato semplice. Ed è quando quest' ultimo è una medaglia d' oro al valore. Cioè quando con un gesto eroico si è guadagnato sul campo

il rispetto dei superiori. Questo è quanto successo ieri sera nell' aula magna del Mattioli di San Salvo: il sindaco Tiziana Magnacca, il dirigente scolastico Annarosa Costantino, il segretario della Cgil di Abruzzo e Molise Carmine Ranieri, il presidente della Pilkington spa Graziano Marcovecchio, il direttore regionale della Cna Graziano Di Costanzo, il direttore regionale della Cia Mariano Nozzi, il presidente della Eurortofrutticola del Trigno Nicolino Torricella, il copresidente della Fondazione Bcc Valle del Trigno Nicola D'Alessandro ed oltre 200 intervenuti si sono alzati in piedi ed hanno deferentemente applaudito un contadino di 86 anni. Lo hanno fatto emulando lo stesso sindaco dopo che l' anziano Fioravante D' Acciaro aveva raccontato il gesto eroico a cui aveva partecipato con 1.500 contadini poveri esattamente sessantanove anni fa, occupando il Bosco Motticce per chiederne la bonifica e la messa a coltura. Fioravante "con il pudore dei sentimenti" (come ha sottolineato Marcovecchio) ha raccontato la fame, che li aveva mossi. Ha confessato la paura, che avevano provato, quando alcuni dei 600 carabinieri avevano sparato in aria. Ha parlato della gioia provata per aver ottenuto lo svincolo. Insomma ha confidato alcune delle più comuni sensazioni umane: fame, paura e gioia. E dov' è l' eroismo? Nell' aver saputo collettivamente affrontare la paura, pur di superare la fame, chiedendo di poter lavorare la terra. Cosa che li ha portati a festeggiare quella stessa sera ed a guadagnarsi il rispetto di persone e personalità dopo sessantanove anni. Il rispetto testimoniato con applausi e parole. Il rispetto che si deve a chi è entrato nella storia. I contadini poveri il 12 marzo del '50 sono entrati nella storia sociale, economica e politica, insieme ad "uomo con un impermeabile bianco": il deputato Bruno Corbi. Il quale aveva saputo convincere il colonnello comandante dei carabinieri a non fare quello che sette giorni dopo a Lentella avrebbe fatto un sottufficiale, cioè sparare sulla folla inerme armata di zappe e vanghe. Se il 14 marzo del '50 a San Salvo non fosse arrivato l' onorevole Corbi, ieri ci saremmo alzati non davanti ad una medaglia al valore, ma davanti ad una medaglia alla memoria...perché avremmo avuto dei morti, forse, molti di più dei due di Lentella. Grazie Fioravante, grazie Corbi, grazie contadini del marzo '50. Da oggi sarete studiati al "Mattioli", perché Cia, Pilkington, Bcc ed Eurortofrutticola offriranno delle borse di studio, affinché i ragazzi comprendano come la fame, la paura e la gioia di 1500 contadini poveri sono entrati nella storia sociale, economica e politica.

Orazio Di Stefano

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