Editoriali

MARIA AURELIA GIORNALE

Maria Aurelia ... apriamo un dibattito??

Il collega Michele Molino ha pubblicato, sul periodico "Ieri oggi e domani" un editoriale di Maria Aurelia Del Casale, che lancia un grido d'allarme sul disagio della sua categoria (i docenti), a partire dal fatto che "sarebbe alquanto difficile insegnare oggi, perché si è costretti

a stare in 27 in una piccola stanza, anche durante la cosiddetta ricreazione e con poca circolazione di aria". Mi permetto di raccogliere lo stimolo di Maria Aurelia, a cui va riconosciuto il coraggio di dire ciò che pensa anche in questa circostanza, che, del resto, aveva fatto nell' ultimo caso di cronaca verificatosi in una scuola di San Salvo. Tuttavia, va detto che "imprigionate" sono state decine e decine di generazioni di ragazzi dal 1877, allorquando il ministro Coppino decise, giustamente, l' obbligo scolastico sia pure per soli due-tre anni. E va anche chiarito che proprio di prigione non dev' essersi trattato vista l' elevazione sociale, culturale, morale ed economica che ha determinato la scolarizzazione di massa. Probabilmente l' amica Maria Aurelia voleva dire che questa generazione di studenti (nativa digitale, viziata, abituata a dare del tu ai docenti e con un orizzonte comunicativo da terzo millennio) soffre più delle precedenti le lezioni frontali in una piccola stanza. Se anche così fosse (e se lo dice una insegnante appassionata e di lungo corso, non c'è dubbio che sia così nulla impedisce ai docenti di "liberare" gli alunni, con lezioni creative, meno frontali, coinvolgenti, in laboratori esterni alle aule, sul presupposto giudirico-costituzionale che l' insegnamento è libero e libero ne è anche il metodo. Quindi sarebbe il caso che Maria Aurelia (apprezzata musicista, donna indipendente, libera, brava e creativa) "contagiasse" le sue colleghe ed i suoi colleghi, affinché vi fossero lezioni aperte, con nuovi metodi di apprendimento innovativi, non solo e non sempre nelle aule. Insomma, lezioni che suscitino vivacità giovanile e partecipazione attiva dei ragazzi e che, di conseguenza, diano soddisfazioni ai docenti per farli sentire protagonisti del rinnovamento sociale della scuola e della società contemporanea.

Ods

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