Editoriali

Il postino 1

Ridateci i postini di una volta

Ci giungono in redazione lamentele sulla consegna della posta a San Salvo. Infatti, le Poste, probabilmente per risparmiare, assumono oramai solo postini precari e a tempo determinato. I quali non solo non conoscono bene gli indirizzi dei destinatari, ma vogliono tornare presto a casa...loro.

Per cui considerano una perdita di tempo suonare il campanello ed attendere che il destinatario apra la porta, firmi e ritiri la raccomandata. I postini precari si limitano a mettere l' avviso in cassetta e a scappare, causando in tal modo disagio, perché  costringono gli utenti al ritiro presso l'Ufficio postale, sempre affollato e dove bisogna attendere anche più di un'ora.

Chi si è lamentato di questo disservizio a San Salvo si è sentito rispondere con uno sbrigativo "i postini non dipendono da noi. Andate a Vasto". E chi è andato a Vasto ha trovato una disponibilissima capoufficio, che ha  richiamato i postini sbrigativi. Ma poi costoro cambiano (finendo i tre mesi di contratto) ed i loro colleghi fanno esattamente come i predecessori. Per cui siamo da capo a dodici. Auspichiamo che questo articolo venga letto e che qualcuno alle poste si metta la mano sulla coscienza: non consegnare la posta raccomandata a casa e costringere le persone ad andare alle poste può causare anche danni economici, laddove le lettere dovessero contenere scadenze di pagamenti o di concorsi.

Ods