Editoriali

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Cronaca e motivi di un Rituale

Si è svolto a San Salvo sabato 25 gennaio il terzo rituale agropastorale dell'ammazzamento del maiale, che viene proposto alternativamente in Abruzzo e Molise.

L'evento, quest'anno, ha riproposto l'originalissimo rituale di Roccaspinalveti, la cui Pro Loco ha curato il pranzo topico (primo con macinato e secondo di svrigoli e verza), preceduto da un accurato lavoro di sezionamento e taglio da parte di Giuseppe Fiore e Giuseppe Bruno, coadiuvati da Mario Ninni, che è stato dinamico elemento di contatto tra l' organizzazione e la comunità roccolana.
Per contenere i partecipanti, che si prevedevano numerosi, l'assessore Marcello aveva individuato l'ex frantoio Mabeta, che effettivamente è stato stracolmo.
Hanno consegnato le pergamene di ringraziamento ai collaboranti il presidente della Giuria del Prodotto topico Raimondo Pascale, l' assessore comunale Tonino Marcello, il consigliere regionale Manuele Marcovecchio e il Sottosegretario di Stato Gianluca Castaldi.
Al pranzo oltre ai predetti erano presenti anche altre autorità locali: l'assessore Giancarlo Lippis e la consigliera Carla Esposito di San Salvo, i sindaci di S. Felice ed Acquaviva Collecroce (dove probabilmente si farà la IV edizione), la vice sindaco di S. Elia a Pianisi (con la Pro Loco Planisina) e la vice sindaco di Montorio nei Frentani (con la pluriclasse che studia tradizioni nella Didattica del territorio).
Il maiale è stato fornito dalla macelleria De Francesco.
Sono stati offerti: l'antipasto di Salumi da Stefano Di Fiore, la passata di pomodoro da Angelico Travaglini, il vino dalla Cantina di Pollutri e da Corradino Marcello, che, insieme a Fernando Travaglini (vice sindaco di Cupello), ha voluto assistere al rituale fin dall' inizio per la curiosità suscitata dall' originale taglio roccolano.
Il sociologo Angelo Pagano ha spiegato che proporre un simile evento ha senso perché contrappone la genuina alimentazione della società agropastorale alla odierna alimentazione globalista, basata su allevamenti intensivi e nutriti da prodotti chimici che fanno crescere gli animali, ma che spesso fanno male agli uomini. Dunque bisogna mangiare prodotti del territorio. Proprio per valorizzare il territorio che Ricercazione ha organizzato l'evento di sabato scorso, patrocinato dal Comune di San Salvo e reso possibile dalla indispensabile disponibilità di Piera Marcello e della sua famiglia.
Orazio Di Stefano

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