Editoriali

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Ecco l'attualità della vicenda Craxi

L' amico Fabio Giangiacomo, consigliere nazionale del Pd, presente al nostro convegno di lunedì scorso, ha chiesto, con un suo post, dove fosse l' attualità politica della vicenda Craxi, forse lamentando che essa (attualità) non sia stata sufficientemente trattata nel convegno, che pure era titolato: "L'attualità politica di Bettino Craxi".

 
Premesso che i relatori, sia quelli che si occupano di oggettività storica per professione e sia quelli che coltivano la memoria dell' era craxiana per ragioni soggettive, affettive e morali, hanno riletto con rigore critico ed autocritico quella vicenda umana e politica, mi permetto io stesso di fare un preciso collegamento tra Craxi e ciò che è accaduto dopo di lui.
 
Utilizzo per dimostrare la mia tesi 5 fatti che ritengo paradigmatici, tutti avvenuti dopo l' uscita di Craxi dalla politica attiva e dopo la sua tragica fine umana:
 
1) Nel 1994 la (nostra) Siv (che Fabio Giangiacomo ben conosce per aver presieduto il Consorzio industriale del vastese) è stata (s)venduta dal Governo italiano per 210 miliardi di lire (non euro);
 
2) qualche anno dopo la ex Sip - Telecom è stata privatizzata ed il Governo ha rinunciato ad esercitare la sua golden share, consentendo discutibili scalate;
 
3) Nel 2002 l' euro ha sostituito la lira con un rapporto di cambio alquanto discutibile, frutto della nostra debolezza politica in Europa;
 
4) Dagli anni 2003 - 2007, sempre dal Governo italiano, è stata ceduta la gestione delle Autostrade a gruppi privati, la cui obbligazione per la relativa manutenzione è stata quantomeno discutibile, motivo per cui sono caduti ponti e sono morte delle persone;
 
5) Nel 2011 il Governo italiano ha accettato di partecipare ad una discutibile guerra contro la Libia, il cui effetto è stato l' assassinio di Gheddafi a beneficio della Francia e contro gli interessi della nostra Eni.
 
C' è qualcuno che, conoscendo la storia personale, l' autorevolezza politica e la linea stabilmente socialdemocratica ("dirigista" per dirla con Franco Bartolomei) di Craxi può ragionevolmente sostenere che con con il suo Psi al Parlamento sarebbero potuto accadere simili fatti?
 
Solo oggi, con il cosiddetto senno del poi, si comprende che, con l' uscita di scena di Craxi e la non casuale soccombenza del sistema democratico - costituzionale, di cui lui era il perno politico, i poveri sono diventati più poveri e i ricchi più ricchi.
 
Questa semplice constatazione, che noi facciamo nei convegni e che le masse popolari hanno fatto premiando elettoralmente la destra, comincia a diventare opinione corrente e a Bobo Craxi viene oramai riconosciuta quotidiamente, tanto che lui, pur senza incarichi istituzionali, gira l' Italia a sue spese, vivendo questa fase come un dovere morale, al contrario di chi la vive coi sensi di colpa.
 
Ods

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