Editoriali

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IL COPRIFUOCO

Come ben ricordano coloro che, ancora viventi, hanno "visto passare la guerra", il coprifuoco era un ordine dell' autorità militare, che impediva la circolazione dei cittadini nelle ore serali e notturne.
Il coprifuoco di questi giorni, benché non ordinato dai militari (che invece lo fanno rispettare), è esteso anche alle ore del giorno.

Quello in tempo di guerra era finalizzato ad evitare il turbamento dell'ordine imposto dagli occupanti.
Quello di questi giorni, invece, è finalizzato ad evitare la diffusione di un virus letale per il 6% (fino ad ora) dei contagiati, i quali da noi sono (fino ad ora) lo 0,02% della popolazione italiana.

Il punto è che se il contagio non verrà circoscritto, crescerà in modo esponenziale, fino ad arrivare ad un contagio massivo.

Se non si riuscirà a fermare il virus, la mortalità sarà di molto superiore al predetto 6%. Infatti, questa percentuale (rilevata fino ad ora) resta tale solo perché si riesce a curare i malati gravi con la terapia intensiva, cosa che è ancora possibile.

Purtroppo non sarà possibile all' infinito, perché i posti di terapia intensiva sono limitati: intorno ai 5.000, elevabili a 8.000.
Il conto è presto fatto:
poiché (fino ad ora) sono finiti in terapia intensiva il 13% dei contagiati, essa potrebbe essere garantita fino a che il totale dei contagiati non supera quota 61.000 (e questa stima è ottimistica, fatta come se si potessero fare trasferimenti e ricoveri in modo omogeneo, ma non è proprio così).

Ieri eravamo a 12.462 contagiati: sembrano molti quelli che mancano per arrivare alla suddetta suddetta "soglia limite" di 61.000.
Ma non lo sono, purtroppo, perché i contagiati ogni 4 - 5 giorni almeno raddoppiano.
Questo vuol dire che
fra una decina di giorni potremmo arrivare a 61.000 contagi e sarebbe il collasso sanitario nazionale.

Ecco perché è stato disposto il coprifuoco (anche di giorno) ed ecco perché il premier Conte ha fatto capire che le prossime due settimane saranno "campali".
Conte ha fatto capire che i numeri non si abbasseranno in questi primi giorni di coprifuoco: bisogna aspettare... anche perché è alquanto
probabile che "la fuitina" da nord al sud dell' 8 marzo abbia generato molti contagi nel meridione, che sono ancora in incubazione e si trasformeranno in "positivi" verso il 15 marzo.

Sono personalmente convinto che se si fosse disposto il coprifuoco una decina di giorni fa sarebbe stato meglio. Ma è proprio il caso di dire che "di senno del poi sono piene le fosse".

Tra le tante attività per esorcizzare la paura e passare fiduciosi il coprifuoco, è vivamente consigliata anche la preghiera.

Ods