Editoriali

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L'EUROPA, COME COMUNITÀ, NON ESISTE

Nel lontano 1987, un mio vecchio amico ed io, allora giovani studentelli, aprimmo un' agenzia di servizi e la chiamammo Agenzia Europa. Il nome ci venne perché eravamo giovani e guardavamo al vecchio continente come foriero di futuro e prospettive: la guerra era finita quarant' anni prima; i nostri padri avevano trovato lavoro nel nord Europa una ventina di anni prima;

tutto faceva pensare che l' unione (l' Unione) avrebbe fatto la forza.

Due anni dopo, nell' 89, cadde il muro di Berlino: la Ddr divento' un land della Repubblica federale tedesca; gli Stati dell' Est comunista erano molto più poveri dell' Ovest democratico - capitalista.

Cinque anni dopo, nel '92, Gianni De Michelis firmò gli accordi di Maastricht, che sembrava la cosa giusta, come giusta sarebbero sembrate l' entrata in vigore degli accordi di Schengen (nel 1997) e l' introduzione della moneta unica, l' euro, (nel 2001).

Cose, queste, che vivemmo tutti con partecipazione, fiducia ed entusiamo:
era bello non dover esibire la carta di identità al confine ed ancora di più avere in tasca la stessa moneta dei "cugini francesi" (in senso letterale, per me).

L' entusiasmo sali nel vedere la generazione Erasmus (di mia figlia) girare liberamente per l' Europa e parlare tranquillamente altre lingue.

Questi esempi pratici, e personali, raccontano che noi italiani non eravamo ostili all' Unione europea.

Infatti, l' euro fu introdotto concordemente:
in Europa da Romano Prodi e in Italia da Silvio Berlusconi (che rimase al Governo ininterrottamente durante i primi anni della moneta unica).

Oggi, però, sono convinto che se si potesse fare un referendum per Italexit i favorevoli a restare nella Comunità europea e nell' area euro sarebbero una netta minoranza.

I favorevoli diranno che restare in Europa conviene di più, che uscirne sarebbe peggio, che la globalizzazione si affronta insieme.
Ma non sarebbero convincenti e non perché avrebbero argomenti peregrini.

Gli europeisti sarebbero battuti, perché la maggioranza del popolo italiano ha perso l' entusiasmo e la fiducia nell' Europa unita.

Anzi, gliel' hanno perdere, in questi momenti di bisogno, Cristine Lagarde e la Germania.

La prima ha svelato le vere intenzioni della Bce e la seconda ha bloccato le mascherine da noi acquistate.

Entrambi hanno dimostrato di non credere nell' Europa unita, hanno mostrato egoismo anticomunitario e hanno fatto perdere fiducia, anche in chi, come me, chiamò Europa la sua primissima attività lavorativa.

Ods