Editoriali

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SE DOPO LA PANDEMIA ARRIVA LA CARESTIA

Non avevamo visto cosa fosse un' epidemia. Avevamo letto cosa fosse stata quella del 1630 a Milano, descritta nei Promessi sposi da Alessandro Manzoni.
Ora la stiamo vivendo sulla nostra pelle. Prima della nostra (fortunata) generazione, molte altre l' avevano vissuta una epidemia.

Non abbiamo mai visto cosa sia una carestia. Abbiamo letto cosa è stata quella del 1630 a Milano, descritta nei Promessi sposi da Alessandro Manzoni.

Le carestie vengono per fame, dopo una guerra o dopo un' epidemia o dopo un disastroso terremoto

Prima della nostra (fortunata) generazione, molte altre l' avevano vissuta una carestia.

Molti non credono che possa arrivare una carestia, come non credevano che potesse arrivare una pandemia.

La storia ci dice che, invece, è possibile. E il fatto che siamo tra le nazioni più ricche (?) non ci rende immuni: anche il Venezuela o l' Argentina stavano bene quando sono state colpite da crisi economiche che hanno impoverito masse enormi di persone.

I segnali di un possibile impoverimento generale ci sono:

- l' economia è ferma ed alcuni settori (come il turismo e i servizi per il tempo libero) si fermeranno irreversibilmente;

- il nostro debito pubblico era il secondo al mondo e stava già al livello di guardia (137% del Pil) e, dopo questa fase, salirà alle stelle;

- c' è il rischio fondato che salti il meccanismo del bilancio dello Stato, perché le entrate crolleranno e quindi saranno a rischio stipendi pubblici e pensioni; oltretutto queste ultime non sono a capitalizzazione, ma dipendono dal pagamento dei contributi di chi lavora: è evidente che se non si lavora non si paga neanche l' Inps;

- non possiamo stampare moneta per far fronte ad una crisi di liquidità, perché questa sovranità l' abbiamo delegata ad altri;

- la Comunità di cui facciamo parte non è una comunità; le nazioni più ricche che potrebbero aiutarci o sono egoiste o non vedono l' ora di fregarci l' Eni e la siderurgia.

Per evitare che arrivi la carestia c' è bisogno di poche semplici cose:

- il Governo non faccia trucchi contabili: non è il momento;

- l' Opposizione non faccia opposizione a prescindere: non è il momento;

- tutte le forze parlamentari diano vita ad un Governo di unità nazionale, come si fece nell' ultimo dopoguerra;

- tutte le Regioni e tutti i Comuni diano vita a politiche condivise, senza trucchi e pregiudizi, capendo che una eventuale carestia spazzera' via tutte le forze politiche: invito a guardare cosa è successo in Grecia, prima della crisi economica, che ha prededuto l' arrivo della Trojka.

Non è il momento di fare campagne elettorali, contiamo centinaia e centinaia di morti al giorno.

A brevissimo potremo contare centinaia e centinaia di affamati al giorno e gli affamati sono peggio dei morti, anzi sono morti (civili) che camminano e non hanno niente da perdere. Rileggetevi l' assalto ai forni di Milano, mirabilmente descritto dal Manzoni.

Quindi serietà. È in gioco il nostro futuro, per davvero: non sto esagerando. Chi è uso leggermi sa che non esagero mai.

Se ho paventato questo scenario economico - sociale non è perché sono pessimista, ma, perché, purtroppo, amo la Storia, che è piena di epidemie e carestie (crisi economiche che generano morti per fame).

Ods