Editoriali

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ITALIA - GERMANIA 0 a 0

Nell' editoriale precedente avevo scritto che oggi la vera partita sarebbe stata Italia - Germania. E non certo per togliere importanza agli altri paesi europei (Francia, Spagna, Olanda, ecc...).

Scrivevo così, perché partita che si sta giocando in Europa è tra ricchi e poveri e, come è noto, oggi ricchi sono i tedeschi e poveri siamo noi italiani.

Inoltre, come ho già ricostruito, i rapporti italo - tedeschi sono sempre stati alterni tra vittorie e sconfitte militari, calcistiche e commerciali, rivalse e tradimenti.

La lotta è quella di sempre, ma stavolta si svolge tra forti tedeschi e disperati italiani.

La Germania aveva vinto la Guerra di Crimea (nel 1870), ma negli ultimi 100 anni ha perso due guerre mondiali, è stata (interamente) nazista dal '33 al' 45 e (per un quinto) comunista dal '45 all' 89. Praticamente è tornata a farla da padrona da una trentina di anni.

E più i tedeschi salgono e più noi scendiamo, toccando sempre più la disperazione, a causa dei vincoli che ci impongono.

Negli ultimi vent' anni abbiamo dovuto chiudere ospedali, mettere tasse al massimo e creare uno Stato di polizia tributaria e burocratica, che ha smesso di far crescere il nostro Pil, mentre il nostro debito arrivava al 137%.

Anche se col famoso recovery fund ci regalassero (?) tutti i soldi per "azzerare" quest' ultimo ulteriore debito (che si stima essere arriverato al 160%), comunque non potremmo tornare a riprendere la nostra crescita, perché è impossibile a causa del famoso parametro del 3% rapporto debito - Pil.

Oltre al recovery, bisognerebbe ridurre i vincoli, ma di questo proprio non si è parlato nel Consiglio d' Europa.

L' Italia oggi ha pareggiato e col pareggio è quasi impossibile rialzarsi.

Ods