Editoriali

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CONTE, RENZI E FICHT

Mentre da noi si "festeggiava" San Vitale, sia pure nel chiuso delle nostre case e prevalentemente rimbrembrando le immagini di un passato ancora felice, che circola oramai solo sugli smartphone, la scena nazionale ha avuto tre protagonisti: Conte, Renzi e Ficth, quest' ultimo da non confondere con Fichte, il noto filosofo idealista.

CONTE è il presidente del Consiglio dei ministri in carica, che oramai tutti conoscono e che ATTUALMENTE riscuote il consenso della maggioranza degli italiani. Ieri ha inaugurato l' ultima campata del Ponte Morandi, che ovviamente sarà "riinaugurato" quando andrà in funzione.

Il premier (in un assembramento che ad altri non sarebbe stato consentito) ha esordito dicendo "La mia presenza qui è testimonianza del fatto che lo Stato non ha abbandonato Genova. Lo abbiamo solennemente detto all' indomani della tragedia, a poche ore ero qui... ". Insomma lo Stato è lui, lo era dopo il crollo che presideva un Governo gialloverde e lo è adesso che presiede uno giallorosa. Nessuno ricorda che lo Stato di allora aveva detto che avrebbe revocato la concessione ai Benetton, ma tant'è.

RENZI è l' ex presidente del Consiglio dei ministri, che ha proposto per prima un Governo giallorosa, allo scopo di impedire una facile vittoria di Matteo Salvini, il quale aveva appena chiesto i pieni poteri. Paradosso italiano è che i pieni poteri che giustamente non si sono riconosciuti al capo della Lega, ora vengono riconosciuti
a Conte, cosa che Renzi coerentemente contesta, rilevando che la forma è sostanza.

Dice Renzi: "è grave eliminare i nostri diritti di libertà costituzionali con il Dpcm (che è un atto amministrativo, insomma un ordine monocratico), sarebbe meglio il decreto legge, che almeno passa in Parlamento. Immaginiamo per un istante se questi strumenti li avesse usati Berlusconi o Salvini o la Meloni,tutti noi avremmo parlato di ordini fascisti".

FICTH è un' agenzia di rating che ha declassato l' Italia a BBB-, portando il nostro debito pubblico ad un passo dal livello spazzatura, addirittura anticipando il giudizio che avrebbe dovuto dare il 10 luglio prossimo.

Conclusioni:
Conte è stato criticato anche da Marcucci (Pd), dalla Casellati (presidente del Senato), dai Vescovi (anche se poi è stato "assolto" dal Papa) e dalle Opposizioni di destra, che lo criticano a prescindere.

Il popolo tace o mugugna, ma non si sente perché sta ancora dentro casa.
Ma che dirà in autunno? Senza una seconda ondata di coronavirus sarà proprio un autunno caldo e chi sa se lo Stato (inteso come sopra) ci sarà ancora...
Ods