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MENNA: NON SI PUÒ PENSARE DI MANDARE UN PLICO AL COMUNE PER REALIZZARE UN PARCO EOLICO SENZA UN CONFRONTO

Scritto da Sansalvomare

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MENNA: NON SI PUÒ PENSARE DI MANDARE UN PLICO AL COMUNE PER REALIZZARE UN PARCO EOLICO SENZA UN CONFRONTO

Questo pomeriggio nella Sala Consiliare il sindaco di Vasto, Francesco Menna ha incontrato i rappresentanti delle associazioni ambientaliste, di categoria, gli operatori della pesca e i rappresentanti degli ordini degli architetti, ingegneri, geologi e geometri per discutere della richiesta, della società NP Francavilla Wind S.r.L., di una concessione demaniale della durata di 40 anni finalizzata alla realizzazione di un impianto eolico offshore, al largo della costa del Comune di Vasto.

Il progetto, sarà localizzato al di fuori delle acque territoriali, oltre le 12 miglia, a una distanza di circa 25 chilometri dalla costa, all’altezza del porto di Vasto e della Riserva. Il parco flottante sarà composto da aerogeneratori installati su strutture in acciaio galleggianti ancorate al fondo marino attraverso ormeggi. Le turbine scelte sono ad asse orizzontale di grossa taglia. Il diametro del rotore della turbina è di circa 236 metri, mentre quello delle pale eoliche supera i 250 metri di lunghezza. L’energia prodotta sarà trasportata per mezzo di cavidotti sottomarini per i quali è previsto l’approdo sulla spiaggia di Postilli, frazione di Ortona per la connessione alla stazione elettrica Terna –Villanova a Cepagatti.

“Non siamo contrari alle fonti rinnovabili - ha detto Francesco Menna - ma ci chiediamo perché creare un parco eolico vicino alla Riserva di Vasto e per un estensione nelle acque marine che deve abbracciare 54 pali eolici. Perché così vicino alla costa e visibile all'occhio umano. Per quale motivo la società non ci ha mai interpellato? Perché il governo ha concepito una norma che non ci consente di intervenire in modo decisivo come Comune. Chiederò a tutti, alle associazioni, ai parlamentari, alla Regione stessa, di farci capire cosa sta succedendo. Quali saranno gli effetti sull’impatto visivo, sull’erosione, sulla pesca, sulla costa dei trabocchi. Quali ristori per il territorio, quali risparmi per i cittadini, quali guadagni per una società a responsabilità limitata con duemila e cinquecento euro di capitali che ha sede a Milano. Ed ancora chi smaltisce le strutture una volta in disuso e quali garanzie rispetto ad eventuali problemi. Ho invitato la società a Vasto ed ho trasmesso il progetto a chiunque, ed è pubblicato sul sito del Comune. Sarebbe stato bello che questa società - ha concluso il primo cittadino - fosse venuta a Vasto per spiegare alla città che cosa vuole fare realmente. Queste sono le nostre preoccupazioni. Le fonti rinnovabili sono sicuramente importanti, ma non nel momento in cui possano creare problemi alla città. Mi auguro che prima o poi qualcuno ci venga a dire che cosa è questo progetto e che cosa svilupperà. Non si può pensare di mandare un plico al Comune per realizzare milioni di euro di pale eoliche senza un confronto. Nel far west vigeva la legge dei cowboy e delle terre da conquistare. Qui siamo nella città capofila della costa dei trabocchi e del brodetto di pesce e sarebbe giusto sedersi con la società e con i cittadini per rispondere agli interrogativi posti”.

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