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Babbo Natale è immune. Lo dice l’Oms

Scritto da Sansalvomare

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Babbo Natale è immune. Lo dice l’Oms

Germania e Italia, i paesi più generosi, hanno speso negli ultimi dieci anni 24 e 12 miliardi di euro l’anno in incentivi e sussidi ambientali. Però i pannelli per il fotovoltaico e le pale per l’eolico sono prodotti per il 75% in Cina, cioè con elettricità che proviene dal carbone .[Sole].

La Ue ha stanziato 300 mila euro per rifornire di piante gli uffici dei deputati a Bruxelles. «Le piante hanno un impatto positivo sull’ambiente di lavoro, lo rendono più piacevole e migliorano la qualità dell’aria e il benessere in generale», dicono. Ogni parlamentare può sceglierne due, in un catalogo fornito dalla stessa Unione. Anche la bagnatura sarà a cura dell’Unione. [Giornale]

Babbo Natale è immune. Lo dice l’Oms

Babbo Natale è immune al Covid-19. Lo ha assicurato Maria van Kerkhove, responsabile dell’Oms per la gestione della pandemia, chiarendo un dubbio che ha angosciato i bambini di mezzo mondo. «Comprendo la preoccupazione visto che è un anziano vi posso assicurare che è immune al virus». La funzionaria ha fatto sapere di aver avuto un breve contatto: «Sta bene, così come sua moglie, sono entrambi molto occupati». Van Kherkove però ha ricordato ai più piccoli di rispettare il distanziamento con Babbo Natale. [Giornale]

Londra, morta a 9 anni «per inquinamento»

È la prima volta che un giudice del Regno Unito riconosce ufficialmente che una delle cause del decesso di una persona è stato l’inquinamento dell’aria. Anzi, in questo caso di una bambina, la povera Ella Kissi-Debrah, di 9 anni, morta nel febbraio 2013. Ella è stata uccisa dalla grave forma di asma di cui soffriva da tempo, ma ora ufficialmente anche da «air pollution», ossia inquinamento atmosferico. In particolare, sarebbe stata esposta a livelli di biossido di azoto molto alti, tipici delle vie decisamente trafficate, che insieme alle patologie pregresse sono risultate fatali. Così ha decretato ieri un secondo coroner (corrispettivo del medico legale nel Regno Unito), Philip Barlow di Londra, dopo una lunga inchiesta e la battaglia legale della madre di Ella, Rosamund, che non si è mai rassegnata a quello che era stato il referto del primo coroner anni fa, ossia «morte per cause naturali.

Sospensione illegittima per la prof. di Palermo

È stata dichiarata illegittima la sospensione di Rosa Maria Dell’Aria, la professoressa di Palermo che aveva permesso che nella Giornata della Memoria un gruppo di suoi studenti proiettasse in classe un filmato le leggi raziali del 1938 venivano accostate al decreto sicurezza, con tanto di immagini dell’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini. Ieri il tribunale del lavoro di Palermo ha accolto il ricorso degli avvocati dell’insegnante, stabilendo l’illegittimità della sanzione disciplinare. A Rosa Maria Dell’Aria verrà anche restituito lo stipendio dei 15 giorni di sospensione. Rifiutata la richiesta di risarcimento di 10 mila euro.

Bologna è la città in cui si vive meglio

La 31esima classifica sulla qualità della vita del Sole 24 Ore vede in prima posizione la città di Bologna. «Dietro l’ascesa di Bologna (e di tutta la via Emilia, eccezion fatta per Rimini) non ci sono ragioni nuove, ma la solidità e sobrietà di una struttura sociale ed economica forse più lenta al cambiamento rispetto ai capoluoghi europei – con cui è abituata a confrontarsi per performance – ma anche più resiliente quando sferzano venti contrari» [Vesentin, Sole]. Nell’anno del Covid perdono la Lombardia – ad eccezione di Mantova e Sondrio, tutte le province hanno registrato un segno meno – e le città d’arte: Venezia (33ª, -24 posizioni), Roma (32ª, -14), Firenze (27ª, -12) oppure Napoli (92ª, -11). Ma anche le località di mare. In controtendenza solo la Liguria, tutta in miglioramento, dove Genova celebra la riapertura del viadotto sul Polcevera dopo il crollo ponte Morandi piazzandosi 19ª, recuperando 26 posizioni […]. A registrare “scatti di crescita”, piazzandosi nella top ten, sono anche altre province di medie dimensioni come Verona (4ª, +3 posizioni e una bassa incidenza, ad esempio, di giovani Neet), Udine (6ª, +10 che ottiene la sua migliore performance in Giustizia e sicurezza) e Cagliari (9ª, +11, regina della categoria Demografia e salute). Resistono, invece, le province dell’arco alpino (a partire da Bolzano e Trento che restano salde sul podio, al 2° e 3° posto), ma la crisi del turismo di montagna, gli effetti della seconda ondata di contagi partita a ottobre 2020 e le restrizioni alla stagione invernale non sono ancora misurabili». [Sole]

Mercato
«La Città dei Papi già negli anni un cui vi aveva abitato il vescovo Netscape, era un mercato immondo fiorentissimo di Corpi Santi, Sante Membra, Sante Schegge, Santi Frammenti, Santi Chiodi e d’altrettali turlupinature di cui si pasceva e su cui anzi si ingrassava una catena alimentare che andava dal tombarolo al monsignore che gli autentificava (per danaro) la Reliquia; dal sensale che procurava i clienti, al notaio che stendeva l’atto di vendita, su su fino al cardinale prefetto delle Catacombe». [Sebastiano Vassalli La chimera Rizzoli].

A Natale fino a quattro messe

Per evitare assembramenti in tempo di pandemia e per consentire ai fedeli di andare a messa, i sacerdoti potranno celebrare fino a quattro messe nei giorni di Natale, di Maria Santissima Madre di Dio (1 gennaio) e dell’Epifania. L’ha stabilito un decreto della Congregazione del Culto divino, decreto con testo in latino.

Clamorosi
«In un cervello umano adulto vi sono più di 150mila miliardi di sinapsi, cioè di connessioni tra i neuroni, mentre gli assoni, le lunghe fibre di connessione tra le cellule, le superstrade su cui corrono i nostri pensieri, coprono una lunghezza totale di circa 160mila chilometri, più di un terzo della distanza dalla Terra alla Luna. Tutto questo è in ognuno di noi» (Giulio Marra, neurochirurgo).
[Scorranese, CdS]

«Il 60% degli abitanti di Stoccolma vive da solo. La quota di americani che abitano soli è quasi raddoppiata negli ultimi 50 anni. Il fenomeno -storicamente sotto il 10% – è esploso in Europa a partire dagli anni ’50, arrivando a triplicarsi in pochi decenni e perfino a quadruplicarsi in Germania e nella Scandinavia».
[In Fact]

I gamberetti che si mangiano in Germania si pescano nel Mare del Nord e si mandano a sbucciare in Nigeria.
[ItaliaOggi]

La popolazione degli over 75 è destinata a raddoppiare nei prossimi anni e quella degli over 85 arriverà ad aumentare del 62% (proiezioni Istat).
[Giornale].

Buste paga

«Un autorevole sito d’informazione cattolica, Il Sismografo, diretto dal giornalista cileno Luis Badilla Morales – già ministro del governo di Salvador Allende – l’ha messa giù così: “Si tratta di una notizia insopportabile. Ci auguriamo che sia falsa. Dunque se falsa si attende una convincente smentita nel giro di poco. Se invece è vera si devono dare spiegazioni esaurienti”. La notizia è questa: il comune di Monteroni di Lecce ha speso seimila euro per l’abito da cardinale del suo illustre concittadino Marcello Semeraro, 73 anni, celebre per le manifestazioni di comprensione rivolte alla comunità Lgbt, elevato alla porpora nell’ultimo Concistoro di papa Francesco. La delibera è della fine di novembre e ha alimentato anche una polemica politica locale. La giunta è di centrodestra e all’attacco è andata la sinistra, chiedendo che “l’esoso dono possa essere devoluto ad opere caritatevoli o al benessere dei monteronesi”. Nella risposta, sindaco e giunta hanno rivendicato l’esoso dono fatto con soldi pubblici: “È stato motivo di orgoglio assistere in tv al Concistoro e vedere il Cardinale indossare le vesti della sua città”. E ancora, con un tono decisamente materno: “E come una Madre provvede a coprire il figlio vestendolo, così questa città ha voluto fare con il proprio figlio”».
[Fatto]

«Il Comune di Parigi dovrà pagare una multa di 90 mila euro per avere nominato nel 2018 undici donne e cinque uomini agli incarichi dirigenziali del Municipio. Una discriminazione al contrario, notata e sanzionata dal ministero della Funzione pubblica francese. Dal 2017 una legge impone di rispettare un divario massimo tra i sessi di 60 a 40 su cento nelle nomine agli incarichi pubblici. Undici donne contro cinque uomini danno invece un rapporto di 69 a 31, così è scattata l’ammenda. La norma era stata approvata con l’intenzione di promuovere la scelta di donne, ma a Parigi la sindaca di sinistra Anne Hidalgo ha esagerato e la legge è stata violata, per una volta, a svantaggio degli uomini».
[CdS]

MacKenzie Scott, ex moglie di Jeff Bezos e per questo donna più ricca d’America, negli ultimi quattro mesi ha donato oltre quattro miliardi di dollari a 380 associazioni benefiche che aiutano le persone colpite dalla pandemia.

Le amarezze di Dybala dipenderebbero dal fatto che lui guadagna 7,5 milioni l’anno, mentre De Ligt ne prende 12 (Ronaldo 31, ma è un altro campionato). Agnelli ha fatto sapere che «ha ricevuto una proposta che lo colloca tra i venti giocatori più pagati d’Europa». Dunque, tra i 9 e i 10 milioni di euro l’anno. Però, accettando, starebbe sempre sotto De Ligt.
[Rep].

La squadra di pallacanestro Milwaukee Buck ha prolungato di cinque anni (2021-2026) il contratto del campione greco Giannis Antetokounmpo (211 cm in altezza, 110 chili di peso), offrendogli, per l’intero periodo, 228 milioni di dollari. Nel 2026 Antetokounmpo avrà 32 anni. Da ragazzo, Giannis girava con una carretta da venditore ambulante per le strade di Atene (così nella sua biografia, scritta da Mirin Fader, Giannis: the improbable rise of an Nba mvp). La Disney farà un  film su di lui. [Mess].

«Ricordate Will interpretato da Hugh Grant in About A Boy, tratto dal romanzo di Nick Hornby? Ebbene, nel film il personaggio vive di rendita grazie ai proventi delle royalties della canzone natalizia scritta da suo padre, Santa’s Super Sleigh, “La super slitta di Babbo Natale”. Profezia magicamente avverata per la sempreverde Mariah Carey, dal novembre del 1994 presenza fissa in classifica dal primo dicembre al giorno della befana con All I Want For Christmas Is You. Sedici milioni di singoli tra vendite e stream e oltre 50 milioni netti di guadagno testimoniano un business senza precedenti. E adesso, dopo 25 anni, la Carey ha anche conquistato il primo posto in Gran Bretagna – per la prima volta dalla sua pubblicazione – e negli Stati Uniti».
[Fatto]

Nel weekend Fedez è andato in giro per Milano a bordo della sua Lamborghini per distribuire cinque buste con dentro ognuna mille euro in contanti. Soldi che il rapper aveva raccolto con le donazioni su un canale Twitch. Le buste sono andate a cinque persone appartenenti a categorie scelte dagli stessi follower di Fedez tra quelle che più di tutte stanno pagando la crisi legata al Covid: una cassiera del McDrive, una senzatetto, un rider, un artista di strada e una volontaria della Croce Rossa.

Il Fondo per le Esigenze Indifferibili, previsto dall’articolo 209 della Leggi di Bilancio. Ottocento milioni e ottocento emendamenti segnalati, con i quali si tenta di estendere ai parenti di terzo grado le agevolazioni Imu per imprenditori agricoli e coltivatori diretti, di prolungare i contratti dei navigator, di detrarre dalle tasse il 30% delle spese sostenute per la partecipazione alle fiere nel 2021 e nel 2022 (ma vi saranno ancora fiere col Covid latente?), di assumere 263 persone all’Arsenale militare di La Spezia, di girare un milione in tre anni alle associazioni impegnate contro la violenza sulle donne, di girare un milione e mezzo alle mamme detenute con bambini in carcere, di abbassare l’Iva sugli assorbenti al 5%, ecc. [Cds]

Il 61% delle imprese prevedono perdite di fatturato nel periodo dicembre 2020-febbraio 2021. Nel 40% dei casi la riduzione prevista è tra il 10 e il 50%, nel 15% circa supera addirittura il 50 per cento [Sole].

Iceberg
L’Iceberg A68, 4.200 chilometri quadrati, poco più piccolo del Molise, in viaggio dal 2017 verso l’isola di San Giorgio, dove andrà a incagliarsi, sta nel frattempo continuando a sciogliersi. S’è staccato dalla Piattaforma di Ghiaccio Larsen C, nella zona nordoccidentale del Mare di Weddell. Luoghi remotissimi: la terra abitata più vicina è la Terra del Fuoco, mille km a nord della costa antartica. «Quando la sua deriva è cominciata, A68 misurava 5.800 chilometri quadrati. La rotta che ha seguito, guidato dalla corrente circumpolare, è la stessa verso nord di tutti gli iceberg che si distaccano dall’Antartide, e che gli scienziati chiamano la iceberg alley, il “viale degli iceberg”. Vanno in senso orario, verso nord, e incrociano il vortice interoceanico di Weddell, nel Mare di Weddell. Lungo la rotta, A68 si è a sua volta rotto in più iceberg: il più grande è A68a. L’isola di South Georgia, inospitale per l’uomo, è abitata soprattutto da colonie di foche e da due milioni di pinguini, tra cui 450 mila pinguini reali. Dicembre e gennaio sono i mesi della schiusa delle uova: lo scioglimento del ghiaccio, che è di acqua dolce, decimerà le colonie di krill di cui i pinguini si nutrono (e che rigurgitano nei becchi dei piccoli). E poiché A68a si estende sotto la superficie per appena 200 metri di profondità, rischia di incagliarsi molto vicino a riva, svuotando il fondale. Il precedente più recente è del 2004, quando il colossale iceberg A38 si arenò sulle stesse coste: le immagini dall’aereo mostravano migliaia di carcasse di pinguini e foche distese sul ghiaccio» [Soave, CdS].

Beethoven
Beethoven scrisse una sonata per il violinista francese Rodolphe Kreutzer, divenuta poi un racconto-capolavoro di Tolstoj. Kreutzer, giudicandola «scandalosamente incomprensibile», non la suonò mai [Sta].

«Ludwig van Beethoven è stato l’unico a non poter ascoltare la Nona di Beethoven (un’opera così sublime che persino l’anarchico Bakunin disse che la Rivoluzione avrebbe spazzato via tutto ciò che era borghese, tranne la Nona) perché quando la compose era già sordo. Galileo Galilei, il cui massimo piacere era scrutare il firmamento, divenne cieco negli ultimi anni della sua vita. Ambrogio Fogar, che aveva il movimento come mito, è rimasto, negli ultimi 13 anni della sua vita, paralizzato dalla testa in giù. “L’unica scusa di Dio”, ha detto uno scrittore francese di cui non ricordo il nome, “è di non esistere”. [Massimo Fini Il Ribelle Marsilio].

«Impossibile dire con pretesa di oggettività quale sia la più bella delle nove. Ma quale ama di più il maestro Chailly? E quale è più difficile da dirigere? Non ha dubbi: “Ho eseguito le pari più delle dispari ma se dovessi proprio scegliere, nella famigerata isola deserta porterei l’Eroica. Quanto alla più impegnativa, non saprei scegliere tra la Seconda e la Pastorale”. A chiedergli invece se ogni Sinfonia sia cosa a sé o parte di un tutto, sostiene che “dopo 40 anni di esecuzioni beethoveniane, so bene che ognuna è un mondo, ma credo anche che Beethoven attingesse le idee da una sorta di macrocosmo personale. E ciò spiega perché tra l’una e l’altra vi siano molte affinità”» [CdS].

Siamo alla famosa questione dei suoi metronomi «impossibili».
«Sappiamo che Beethoven mise le indicazioni metronomiche alle sue sinfonie nel 1817, quando ne aveva già composte otto. Si è sempre detto che, sopraffatto dalla sordità, avesse segnato tempi che a lungo sono sembrati assurdi, troppo veloci. Ma intanto sono veloci anche i metronomi della Nona. E poi non sono sicuro che le indicazioni di Beethoven siano così eccentriche. Sono eccentriche soltanto rispetto a quello che siamo abituati a sentire. Io infatti mi ci avvicino. Alla metà dell’Allegro ma non troppo, un poco maestoso, il primo movimento della Nona, Beethoven indica un metronomo di 88 alla semiminima. Io lo stacco a 80, ma la tradizione è fra il 66 di Toscanini e il 69 di Karajan».

Abbado sostiene che i metronomi di Beethoven non sono importanti per sé, ma per i rapporti che stabiliscono fra i vari movimenti.

«Sono d’accordo. Prendiamo la Settima: il primo movimento è sempre staccato troppo veloce, il secondo troppo lento, per nulla Allegretto come indicato, per far rientrare la Settima nello schema consacrato della sinfonia, con i due primi movimenti Allegro-Andante. Ma perché? Beethoven è grande anche perché rompe le regole consacrate. Come, sempre per restare alla Settima, nel Finale, che è al limite della perdita del controllo» [Gianandrea Noseda ad Alberto Mattioli, Sta].

Beethoven che suona il piano davanti a Mozart e a Mozart non fa nessuna impressione. Dopo però, quando Beethoven improvvisa su un tema suggerito da Mozart, Mozart esclama: «Tenete d’occhio questo ragazzo» [Molica Franco, Fatto, recensione de Incontri con Beethoven a cura di Felix Braun, Il Saggiatore].

Beethoven che incontra Rossini e, complimentandosi per il Barbiere, gli sconsiglia di cambiare genere perché «l’opera seria non è nella natura degli italiani» [ibid].

New York ha perso 70 mila residenti

Da gennaio a inizio dicembre la regione di New York ha perso circa 70.000 residenti e 34 miliardi di dollari di reddito. In particolare, secondo lo studio realizzato dalla società di statistica sulla mobilità Unacast, con lo scoppio della pandemia migliaia di famiglie benestanti hanno lasciato la metropoli per spostarsi in zone più sicure, in Vermont o in Pennsylvania.

Lego dice stop a soldati e carri armati

Lego non produrrà più soldatini o carri armati. In realtà la scelta era stata presa già anni fa ma la polemica è riesplosa perché quest’anno l’azienda danese aveva lanciato sul mercato nella serie Lego Technic un modello dello Osprey, un convertiplano, cioè una via di mezzo tra aereo ed elicottero, impiegato dagli Stati Uniti negli ultimi anni in diversi fronti dall’Iraq all’Afghanistan. Sono subito piovute proteste di associazioni pacifiste, soprattutto tedesche, proteste tanto forti e insistenti da aver spinto Lego a ritirare in corsa il kit dal mercato di tutto il mondo [Rep]

Il forte calo degli incidenti stradali

Secondo le stime preliminari dell’Istat, tra gennaio e settembre c’è stata una forte diminuzione degli incidenti stradali. Nello specifico, ci sono stati 90.821 incidenti con lesioni a persone (-29,5% sul 2019), 123.061 feriti (-32%) e 1.788 vittime (-26,3%). La diminuzione dei morti nei primi nove mesi del 2020 riguarda sia gli incidenti sulle autostrade (-50% rispetto allo stesso periodo del 2019) sia quelli sulle strade urbane e extraurbane (tra il 40 e il 44% in meno). Il calo è una conseguenza indiretta delle restrizioni per contenere la pandemia, in particolare del lockdown della scorsa primavera, iniziato a marzo e proseguito fino a maggio, che «ha determinato il blocco quasi totale della mobilità e della circolazione».

La grande operazione contro la pedopornografia

La polizia postale ha concluso ieri una grande operazione di contrasto alla pedopornografia con perquisizioni e arresti in 53 province di 18 regioni italiane. Gli agenti hanno identificato 16 associazioni criminali e più di 140 gruppi di pedofili, lavorando per mesi sotto copertura all’interno di chat di WhatsApp e Telegram. Sarebbero 432 le persone coinvolte in tutto il mondo, di cui 81 italiani e, fra questi, due che avrebbero avuto il ruolo di gestire e promuovere l’attività dei gruppi pedopornografici online.

Capelli
Avendo il presidente Xi proibito alle calciatrici di tingersi i capelli, meno che mai il rosa della Rapinoe, non fu possibile disputare il match tra Fuzhou e Jimei. Quelle del Fuzhou accusavano le tinte delle calciatrici del Jimei e quelle del Jimei accusavano allo stesso modo le tinte delle calciatrici del Fuzhou. La regola è che chi non è in ordine con i capelli non può entrare in campo: tutti avevano letto su Weibao la storia della centrocampista striata di rosa e spedita dall’arbitro in tribuna. Ora il regolamento prescrive che nessuna squadra possa giocare con meno di sette giocatori e le fuori regola di Fuzhou e Jimei erano molte più di quattro, quindi il match si dovette sospendere. La volta dopo le calciatrici di tutta la Cina, e non solo quelle di Fuzhou e Jimei, si presentarono con i capelli lisci e neri, come previsto.
Altre proibizioni: i tatuaggi, i gioielli. Per via di un braccialetto, il difensore Wang Shenchao ha preso 12 mesi di sospensione. Dalle tv sono anche scomparsi i cartoni con le eroine fluorescenti, a partire da Shining Star, animazione coreana in cui ogni protagonista ha un colore diverso. «Le shining sono pensate per un pubblico tra i 7 e i 9 anni, futuri adolescenti che potrebbero spingere per un cambio culturale» [Sta].

Buzzati
Il modo in cui Buzzati trasforma un pezzo di nera in letteratura. Per esempio, sul Vajont: «Un sasso è caduto in un bicchiere colmo d’acqua e l’acqua è traboccata sulla tovaglia. Tutto qui. Solo che il bicchiere era alto centinaia di metri e il sasso grande come una montagna, e di sotto sulla tovaglia stavano migliaia di creature umane che non potevano difendersi» [Pilotti, Libertà. L’esempio è tratto da La nera di Dino Buzzati ristampato da Mondadori in un’edizione aggiornata e arricchita].

Nomi
Il vizio di Mia Farrow di cambiare nome ai figli. «All’epoca Moses si chiamava Misha, ma un giorno, vedendo una partita di basket con il grande Moses Malone, Mia si innamorò di quel nome e decise che suo figlio si sarebbe chiamato così. Dato che anche a me piaceva Moses, mentre non potevo dire lo stesso di Misha, non ebbi nulla da ridire. A Mia piaceva cambiare i nomi. Dylan diventò Eliza e poi Malone. Soon-Yi rischiò di diventare Gigi, ma si rifiutò. Ronan fu Satchel, Harmon e Seamus prima di tornare Ronan» [Moses Farow a Matteo Persivale, CdS].

«Per secoli non vi furono doppioni nei nomi dei pontefici e, anche quando cominciarono a essere assunti, non venivano distinti con un ordinale (a volte si ricorreva all’aggiunta di iunior). Solo col IX secolo cominciò l’uso del nome col numero. Quanto al recupero di nomi già assunti, non mancano esempi di distanze plurisecolari rispetto al predecessore omonimo. Fra Pio I e Pio II trascorsero oltre 1.300 anni, 1.246 ne passarono fra Marcello I e Marcello II, e 1.151 fra Giulio I e Giulio II» [ItaliaOggi].

Amori
«Pornhub ha cancellato milioni di video nelle ultime ore. A dare per primo la notizia è stato il sito Motherboard che ha notato come dai circa 13,5 milioni di video presenti sul sito domenica sera si sia passati ai 4,7 milioni di lunedì mattina. La decisione di eliminare i video è una delle molte conseguenze che in questi giorni sta provocando un articolo del New York Times che ha denunciato la diffusione su Pornhub di contenuti che mostrano abusi sessuali, anche su minori. Negli scorsi giorni, Pornhub aveva cercato di mettere in pratica rimedi drastici, probabilmente per evitare ritorsioni economiche. Tra le altre cose, aveva vietato il caricamento di video agli account non verificati – cioè praticamente quelli diversi dalle case di produzione e dagli attori – e rimosso la funzione dei download, che permetteva di scaricare i video. Oggi Pornhub ha spiegato sul suo blog aziendale che a causa delle nuove regole del sito, anche i video caricati in precedenza da utenti non verificati verranno cancellati e sottoposti a un processo di revisione» [Il Post].

«Alexandra Celi, figlia di Veronica Lazar, oggi, con struggente tenerezza, ammette: “Credo si possa dire, ormai: con Marlon Brando fu una storia d’amore di una sera. Mamma aveva un fazzoletto, dentro un cassetto. Lo ha sempre avuto. Un fazzoletto di seta che lui le aveva regalato, ogni tanto lo prendeva per sentire il suo profumo”. Ma sarebbe un vero errore immaginare un temperamento romantico, un’indole nostalgica» [Rep].

La Corte dei Conti chiede 403 mila euro a De Luca

Il governatore della Campania Vincenzo De Luca deve 403.643,21 euro alla Regione. Questo è quanto chiede la Corte dei Conti territoriale che ha depositato un atto di citazione relativo dei quattro vigili urbani di Salerno assunti da De Luca come segretari in Regione, con relativo aumento di stipendio, pur non avendone i requisiti necessari. Secondo la Procura campana nel trasferimento si sarebbe concretizzato uno sperpero di denaro pubblico

A Reggio Calabria votano anche i morti

«Alle ultime comunali di Reggio Calabria hanno votato pure i morti. Non è un modo di dire: l’indagine condotta dalla Digos ha verificato come tra i certificati elettorali vidimati ci fossero quattro riconducibili a cittadini defunti (di cui uno nel 2018). Un’indagine lampo che ha portato agli arresti domiciliari un consigliere comunale di Reggio Calabria, Antonino Castorina e un presidente di seggio, Carmelo Giustra. L’accusa della Procura, coordinata da Giovanni Bombardieri, è pesantissima: falsità in atto pubblico e reati elettorali. Ma lo stesso magistrato precisa: “Si tratta solo di un primo step, ci sono molti altri indagati e stiamo accertando un migliaio di posizioni”» [Minniti, Avvenire]. «Tutto è nato quando due agenti al seggio hanno trovato addosso a un elettore alcuni duplicati di certificati elettorali. Da lì a scoprire che il fenomeno era diffuso in modo considerevole il passo è stato breve, e l’indagine ha avuto il via. A venire clonati erano soprattutto anziani sopra gli 80 anni, quattro dei quali tra l’altro risultavano aver regolarmente votato pur essendo già passati a miglior vita. Per permettere di votare con i certificati farlocchi c’erano complici tra i presidenti dei seggi (al setaccio ce ne sono otto, finora), nominati, secondo il procuratore capo, illegittimamente dallo stesso Castorina, e dunque ben disposti a chiudere entrambi gli occhi al momento dell’identificazione “per conoscenza personale” degli ottuagenari, magari defunti» [Giornale].

La nuova Miss Italia è Martina Sambucini

La nuova Miss Italia si chiama Martina Sambucini, ha 19 anni, occhi verdi, capelli castani, ed è alta 1metro e 77 centimetri. È nata a Marino «ma da sempre fieramente di Frascati», dove vive con due fratelli – Ilaria, 16 anni, e Giammarco, 9 –. S’è diplomata al linguistico e ora sta studiando psicologia del marketing all’università. È fidanzata con Marco Santageli: «Ci siamo conosciuti in palestra. Tra noi è stato un colpo di fulmine». Non ama le discoteche ma stare in mezzo alla natura e mettersi ai fornelli e sogna di diventare come la Ferragni: «Sono una ragazza genuina e positiva, mi piace molto relazionarmi con gli altri. Ho deciso di mettermi in gioco con il concorso, che mi ha permesso di scoprire dei lati di me che non conoscevo e vincere le mie insicurezze». A settembre era stata eletta Miss Roma. Al secondo posto è arrivata Beatrice Scolletta, 25 anni, nata a Roma ma vive a Nettuno con suo marito e i suoi due figli di 5 e 2 anni. Beatrice ha occhi marroni, capelli castani ed è alta 1 metro 79 centimetri. Al terzo posto la ventiduenne Alice Leone, Miss Liguria che vive a Taggia. Anche lei capelli castano scuro, occhi marroni e alta 1 metro e70.
Per la prima volta nella storia di Miss Italia il concorso, presentato su Facebook da Alessandro Greco e Margherita Praticò, si è svolto a Roma, al Polo Culturale Spazio Rossellini. Unici presenti Patrizia Mirigliani e i componenti della giuria presieduti dall’attore Paolo Conticini.

Colors
La prima tavolozza dei colori di cui è rimasta traccia è una mezza conchiglia di capasanta. Si può vedere nella mano sinistra della giovane donna intenta a dipingere, raffigurata un secolo prima di Cristo in un affresco della cosiddetta Casa del Chirurgo a Pompei, oggi trasferito al Museo archeologico di Napoli.

La pittrice intinge con la destra il pennello in una scatola di legno con il coperchio alzato, che contiene le ciotoline con i pigmenti in polvere ed è appoggiata sopra un rocchio di colonna rovesciato sul pavimento. Questi pigmenti, che poi venivano diluiti e impastati nella conchiglia, erano di origine vegetale, animale o minerale. A seconda del costo e della rarità dei pigmenti, si definivano «piani» i colori più facili da reperire e «floridi» quelli più rari o vivi. I pigmenti si preparavano e si acquistavano nelle medesime botteghe che vendevano i farmaci. Colori e medicamenti avevano spesso la stessa composizione e provenienza: erbe seccate, radici tritate, polveri minerali, sostanze ricavate dalle ghiandole di certi animali.
Si diluivano i pigmenti nell’acqua, oppure nella chiara d’uovo, nel siero di latte, nel lattice di fico, quando si voleva dipingere a tempera. Si stendevano sull’intonaco ancora bagnato, nel caso dell’affresco. Più tardi si sarebbero impastati con olio di lino, o di noce, o di papavero, ma siamo già saltati nel tardo Medioevo.

La prima descrizione della tavolozza si trova nei documenti dei duchi di Borgogna e risale al 1470: una tavoletta in legno in cui i pittori disponevano piccole quantità di pigmenti. Quasi un secolo più tardi, quando l’uso della pittura a olio diffuse la necessità di mescolare tra loro i colori, la tavolozza divenne indispensabile. Racconta il Vasari che a Firenze il pittore Lorenzo di Credi disponeva con estremo ordine sulla sua tavolozza dalle venticinque alle trenta mèstiche, partendo dalle tinte più chiare verso quelle più scure, e per ognuna usava un pennello diverso. Passa un altro secolo e la tavolozza diventa ancora più importante, fino ad essere definita dagli artisti la madre di tutti i colori. Rembrandt vi disponeva i pigmenti lungo il bordo secondo un preciso ordine tonale e usava tavolozze diverse per ogni zona del dipinto. Cézanne sosteneva che la tavolozza era il

Manichini
«Le signore andavano al laboratorio per farsi fare i calchi del corpo e avere busti con misure precise. I calchi consentivano anche di avere dettagli scultorei realistici nei manichini. Agli albori i manichini avevano occhi di vetro, erano sculture molto vicine all’iperrealismo».
Oggi come è cambiata la lavorazione dei manichini?
«Il processo si è industrializzato molto. Alcune cose, però, vengono realizzate ancora come un tempo».

Come i busti sartoriali?

«Sì, sono in cartapesta come nel 1700. È il materiale ideale: è spillabile, sostenibile, consente di fare una scocca rigida, si può restaurare pressoché per sempre. I busti si compongono con carta di giornale riciclata e cartoncino pressato, in strisce strappate a mano sovrapposte a comporre una trama. Tutto è fatto in uno stampo. Poi si lascia asciugare per giorni e si riveste in cotone».

Nessuna innovazione?

«Mia nonna faceva i calchi per la modellazione, noi usiamo pure la tecnologia per realizzarli. Per Karl Lagerfeld abbiamo eseguito un busto, ancora su calco, di Naomi Campbell. Recentemente, per Fendi ne abbiamo fatto uno con scansione 3d del corpo di una modella. Ciò permette di lavorare anche sulla fisionomia, caratteristica che, negli anni, si è andata perdendo. Un tempo, i busti erano diversi per haute couture e prêt-à-porter, i primi più legati a forme ideali, i secondi a un fisico giovane. Oggi, stiamo studiando le morfologie delle diverse etnie, in particolare africane, per una nuova modellistica sempre più puntuale».
Manichini e busti raccontano l’evoluzione del corpo?

«Sì, il corpo femminile, negli ultimi decenni, è mutato molto e i manichini rendono tali trasformazioni evidenti. L’avvento della palestra ha cambiato il corpo della donna. Anche la moda lo ha fatto. A inizi Novecento, i manichini avevano una sorta di pancetta. Negli anni Cinquanta, le spalle erano grandi e il corpo esile. Negli anni Settanta il busto si è allargato».
E i manichini di oggi?

«Oggi le spalle sono più alte, la distanza tra queste e la vita si è allungata, e quest’ultima è più larga. La trasformazione del corpo è avvenuta anche con i vestiti: già usare per lungo tempo i pantaloni a vita bassa o a vita alta modifica le forme. La vita bassa costringe i fianchi, quella alta li fa più morbidi. E così via» [Priscilla Cortesini, ceo di Mensura, Mess].

Amori
«Il Bad Sex Award 2020, il premio letterario inglese per la più brutta scena di sesso, non sarà assegnato a causa della pandemia. Il premio, nato nel 1993, è stato vinto da grandi scrittori, primo tra tutti l’americano Tom Wolfe, a dimostrazione che scrivere di sesso non è facile. Mentre cancellavano il Bad Sex Award, è apparso nella classifica dei bestseller italiani un manuale illustrato di sesso, che spicca nella sua splendida solitudine in mezzo a decine di libri di cucina e ricettari. Ci fu un tempo che facevano da manuale sessuale i (non tristi) Tropici di Henry Miller. Poi nel 1969 arrivò il classico di David Reuben, Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sul sesso* (*e non avete mai osato chiedere), che superò il traguardo dei 100 milioni di lettori nel 1999 e ispirò l’omonimo, delizioso film di Woody Allen. Indimenticabile la scena del gioco televisivo, alla Gerry Scotti o Flavio Insinna, in cui bisogna indovinare la perversione sessuale del concorrente di turno, come il rabbino che sogna di essere frustato mentre la moglie infierisce mangiando carne di maiale. Il senso dell’umorismo non è mai mancato nemmeno al dottor Reuben. A 65 anni, sposato con la stessa donna da 37 (cinque figli), disse in un’intervista che cercava di fare sesso più di una volta al giorno. Il giornalista gli chiese perché. E lui rispose: “Non ho ancora finito di scrivere”. Purtroppo l’umorismo scarseggia nel bestseller Senza tabù, il manuale illustrato di sesso di Violeta Benini (che pure ci prova definendosi, per esempio, più una divulvatrice che una divulgatrice). Il libro è emozionante (empatico, se preferite) come una finale di curling. Ed è scritto così: “È possibile raggiungere l’orgasmo anche attraverso la stimolazione di alcune zone erogene. Una mia paziente per esempio raggiunge l’orgasmo con carezze delicate dietro alle ginocchia”. Era decisamente più istruttivo e fantasioso il rabbino di Allen» [Lettura].

Pescherecci
di Lorenzo Cremonesi

Corriere della Sera

I due pescherecci italiani sequestrati sono ormeggiati alla banchina principale della zona militare costruita ai tempi di Gheddafi nel grande porto di Bengasi. Ieri poco dopo mezzogiorno non erano visibili sentinelle lì attorno. Sono fermi e vuoti da quando sono stati sequestrati dalle motovedette del maresciallo Khalifa Haftar, la notte tra l’uno e il due settembre. L’Antartide e il Medinea hanno le reti arrotolate sul ponte di poppa, vicino alle casse vuote, ben impilate, del pescato. I 18 membri dell’equipaggio (8 italiani, 6 tunisini, 2 indonesiani e 2 senegalesi) si trovano invece chiusi nella palazzina di quattro piani dell’amministrazione, sita a circa 500 metri dalle due barche.
Secondo un collaboratore locale del Corriere, che è stato al porto militare ieri, i prigionieri sono relegati in un grande stanzone al secondo piano. Il cibo viene servito regolarmente: una dieta a base di pasta, pesce e verdura. Trascorrono il tempo guardando la televisione, hanno servizi igienici sempre accessibili. Sin dall’inizio del sequestro, e come già nei numerosi casi simili nel passato, le autorità italiane hanno chiesto che i marinai non venissero chiusi in un carcere con altri prigionieri. Alcune settimane fa era girata la notizia che fossero stati spostati nel carcere civile di El Kuefia, una quindicina di chilometri da Bengasi. Ma dal campo testimoniano il contrario. Si tratta però di prigionia a pieno titolo. Non hanno alcuna libertà di movimento. L’intera area è circondata da un muro di cemento. Vi si accede dal centro città soltanto da un posto di blocco controllato dalle teste di cuoio con l’uniforme blu dei commando della marina di Haftar, addestrate dai consiglieri militari russi ed egiziani. Quattro o cinque sentinelle stazionano notte e giorno all’entrata della palazzina.
A sentire gli ufficiali di Haftar ci sono poche speranze che siano liberati per Natale. «La prossima settimana inizierà il processo agli italiani qui nel tribunale di Bengasi. Attendiamo il verdetto. E dobbiamo valutare se il governo di Roma è disposto a scambiare i calciatori libici condannati a 30 anni di carcere dai tribunali italiani», spiega un alto graduato che comanda la difesa del porto, riferendosi al caso dei quattro giovani libici accusati nel 2015 dal tribunale di Catania di essere trafficanti di esseri umani e di aver causato la morte di 49 migranti. Fonti locali spiegano inoltre la differenza del caso italiano con quello dei 17 marinai turchi a bordo del mercantile Mabruka fermati dai guardiacoste di Haftar il 5 dicembre e liberati solo 5 giorni dopo su pagamento di una cauzione da parte di Ankara. Dicono: «La nave turca è stata ispezionata. Non trasportava armi o merce illegale. Gli italiani stavano invece gettando le reti nella zona esclusiva libica di pesca. Sapevano di contravvenire le nostre leggi e non era la prima volta».

Lorenzo Cremonesi

di Nicola Dario 

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