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Vasto e il Sindaco riciclone

Scritto da Sansalvomare

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Vasto e il Sindaco riciclone

Il Sindaco Menna rende noto ai cittadini che Vasto, per la prima volta, ha ottenuto il premio di Comune riciclone, promosso da Legambiente, per aver raggiunto il 70% di raccolta differenziata.

Preso dall’entusiasmo, il Sindaco ricicla anche informazioni fuorvianti, come quando dice: “Ci siamo insediati nel 2016 e da questo momento abbiamo registrato un aumento esponenziale della suddetta percentuale che all’epoca era ferma al 62%”.

Dobbiamo ricordare al Sindaco che nel successivo anno 2017 la raccolta differenziata è stata pari al 62%, cosi come nel 2018. Quindi dove sarebbe “l’aumento esponenziale”? Qui si tratta di risultati appiattiti sul 62% che, come noto, è al di sotto del limite previsto dalla legge. Il Sindaco Menna quindi non ha fatto altro che confermare per altri 3 anni i risultati insoddisfacenti ottenuti dall’Amministrazione Lapenna con la Pulchra partecipata dal Comune.

Soltanto nel 2019 dopo la privatizzazione, come per miracolo, la raccolta differenziata è salita al 70%.

Come mai? Si sarebbe tentati di rispondere che la Pulchra privatizzata del 2019 è più efficace della Pulchra partecipata del 2018 e anni precedenti. Ma non è così perché sappiamo bene che la gestione operativa della Pulchra partecipata era affidata a un Amministratore Delegato nominato dal socio privato.

L’unica reale novità che ha potuto consentire di raggiungere in così breve tempo il 70% di raccolta differenziata è stata l’eliminazione delle campane del vetro, spesso vere e proprie discariche, e la conseguente raccolta porta a porta del vetro, resa possibile dalla riduzione del ritiro dell’indifferenziato secco da due a un giorno a settimana.

Ma di chi è stata questa brillante idea? Della Pulchra? Dell’Assessore Cianci? Nient’affatto! Il merito è da attribuire ad un consigliere comunale di maggioranza che il Sindaco riciclone ha dimenticato di riciclare: l’Avv. Luciano Lapenna.

Immaginiamo lo sconcerto di chi ci legge, ma è proprio così. In data 28/09/2017 il consigliere Lapenna presentò un’interrogazione all’Assessore Cianci per incoraggiare l’eliminazione delle campane per la raccolta del vetro da sostituire con raccolta porta a porta.

L’Assessore Cianci rispose positivamente, sottolineando che altri Comuni, come Lanciano, Ortona, Francavilla e Roseto degli Abruzzi avevano già provveduto in tal senso.

A questo punto sorge spontanea una domanda: “Perché la raccolta del vetro porta a porta non è stata realizzata dalla Pulchra partecipata e si è aspettata la privatizzazione per dare seguito alla proposta Lapenna e a quanto già realizzato da altri Comuni?”

Tali ingiustificabili ritardi lasciano il dubbio che se la Pulchra partecipata avesse raggiunto il 70% prima della scadenza del vecchio contratto non sarebbe stato possibile per il Comune cedere i ricavi Conai alla Pulchra privatizzata, a titolo di incentivo per la raccolta differenziata, come prevede il nuovo Capitolato. Con il 70% raggiunto nel 2018 ci sarebbe stato ben poco da incentivare.

Colpisce infine che il Sindaco Menna, nell’autoincensarsi per un risultato raggiunto comunque in grave ritardo, si sia compiaciuto, oltre che con se stesso, anche con l’Assessore Cianci e con la stessa Pulchra, dimenticando, insieme al consigliere Lapenna, i cittadini vastesi che, di fatto, provvedono all’acquisto e alla separazione dei materiali d’imballaggio e che, nel passaggio dal 62% al 75% di raccolta differenziata, non hanno risparmiato un solo euro, visto che i ricavi Conai li prende tutti la Pulchra e i più modesti risparmi  in discarica vengono puntualmente vanificati dagli aumenti tariffari del Civeta.

M5S Vasto

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