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LOCALIZZAZIONE TEMPIO CREMATORIO: APPELLO AL DIALOGO

Scritto da Sansalvomare

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LOCALIZZAZIONE TEMPIO CREMATORIO: APPELLO AL DIALOGO

Il Comitato Civico Ambientalista di San Salvo ribadisce e riassume le motivazioni dellasua contrarietà circa la localizzazione del tempio crematorio nell'area indicata dall'Amministrazione Comunale  di San Salvo e si chiede se sia davvero necessario un forno crematorio nell'immediato futuro. Ritiene inoltre che la cittadinanza dovrebbe essere coinvolta nella decisione e che dovrebbe essere messa a conoscenza dell'intero progetto in maniera dettagliata

 poiché il forno crematorio a impatto zero non esiste.

1) Salute dei cittadini e impatto ambientale

• NULLA SI CREA E NULLA SI DISTRUGGEI forni crematori sono degli inceneritori di rifiuti speciali.

Quale sarà l'impatto sulla qualità dell'aria poiché ci risulta che durante la cremazione ci sia produzione di inquinanti atmosferici (polvere, monossido di carbonio, ossidi di azoto e zolfo, composti organici volatili, composti inorganici del cloro e del fluoro e metalli pesanti)?

• Temiamo inoltre eventuali emissioni di mercurio, di zinco, di diossine-furani e di Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA)” (fonti SNPA, Sistema nazionale protezione ambiente).
• Pur non mettendo in dubbio il ricorso alle migliori tecnologie disponibili, un simile impianto non sarebbe esente da rischi di guasto o incidente. (Per la depurazione dei fumi dei forni crematori vengono di solito prese come riferimento le tecnologie disponibili l’incenerimento dei rifiuti).Cosa accadrebbe in caso di guasti, che non sono così rari?
• Finora le richieste di cremazione a San Salvo sono state piuttosto esigue, immaginiamo che per rientrare dell'investimento il privatodovrà gestire il forno a servizio dell'intera regione e di quelle limitrofeimmaginiamo anche l'aumento del traffico veicolare in zona quando il forno entrerà  a regime  (La cerimonia del commiato prevede, giustamente,  la presenza dei parenti) praticamente avremo almeno altri 1000 funerali extra ogni anno che, sommati all'aumento del traffico veicolare che produrrà Amazon, e a quello turistico,  ci esporranno  ad ulteriori emissioni di ossidi di azoto i quali, oltre al superamento dei livelli di NO2, portano in atmosfera alla formazione di PM10 e, durante l’estate, di ozono.


2) Localizzazione dell’area di intervento

• Pochissima distanza da una scuola frequentata da bambini della primaria e dell'infanzia e da un supermercato,  pochissima distanza dall'abitato.
• Distanza di circa 700 metri dal centro storico.


3) Ricaduta occupazionale sul territorio

     Parliamo di massimo 4 o 5 addetti


4) Termini economici 

• A conti fatti su 949 cremazioni l'ente avrebbe un'entrata di 23.000 euro derivante dal 5% sul fatturato e di 20.000 dagli introiti delle salme provenienti da fuori, per un totale di 43.000 euro.
• La struttura avrà un fatturato di 474.000 euro per il primo anno con possibilità di incremento per gli anni successivi e per il Comune vi sarà un ristoro del 5% .Poco. 

5) Opportunità ed urgenza del forno

“La legge 130/2001 prevede che le regioni elaborino piani regionali di coordinamento per la realizzazione dei crematori da parte dei comuni anche in associazione tra essi, tenendo conto della popolazione residente, dell’indice di mortalità e dei dati statistici sulla scelta crematoria da parte dei cittadini di ciascun territorio comunale”. “Ad oggi la Regione Abruzzo non ha approvato il Piano di coordinamento in questione.

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Precisiamo che il dibattito riguardante il forno crematorio e la sua localizzazione non sono argomenti di destra o di sinistra ma interessano l'intera popolazione, la salute pubblica va al di là di qualsiasi collocazione politica e siamo rammaricati che si tenti di  strumentalizzare la discussione a tale livello perché questo non aiuta la discussione  le riflessioni in proposito.

Non essendo contrari alla cremazione e poiché siamo consapevoli che diventerà riferimento per tutta la Regione, ribadiamo che  è il caso di fermarsi e prevedere il forno in altra sede, meglio se assieme ai comuni circostanti.

Il Comitato Civico Ambientalista di San Salvo

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