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Alla scoperta della tradizione rurale abruzzese. Passeggiata a contatto con la natura per gli studenti del Palizzi di Vasto

Scritto da Sansalvomare

RAIANO PALIZZI

Alla scoperta della tradizione rurale abruzzese. Passeggiata a contatto con la natura per gli studenti del Palizzi di Vasto

RAIANO |  Dopo aver visitato il sito archeologico della città di Corfinio, alcuni alunni del Palizzi di Vasto, si sono recati nel comune di Raiano per visitare uno degli eremi più affascinanti d’ Abruzzo.

 

Il giorno 21 aprile, le classi 1° GeC e 2C Tur dell’ istituto tecnico statale F. Palizzi si sono diretti nella meravigliosa Raiano in provincia dell’ Aquila, dove si erge l’eremo di San Venanzio.

Esso è immerso in un incontaminato contesto naturale, tra le Gole incise dal fiume Aterno che per millenni ha scavato il suo corso tra il monte Urano e il monte Mentino.

L’ eremo è noto grazie a San Venanzio, un giovane che lasciò la città natale, Camerino per ritirarsi in preghiera con il suo maestro San Porfirio. Egli venne martirizzato a Camerino a causa dell’ editto di Decio, dopo il ritorno in occasione della morte del padre.

La parte più antica dell’ eremo risale alla prima metà del 1400 mentre la più recente è stata realizzata nella prima metà del 1600. La chiesa è sospesa sul fiume, ha una struttura a pianta rettangolare con le volte a botte. Al suo interno custodisce resti di affreschi cinquecenteschi rappresentanti gli Evangelisti.

Percorrendo il corridoio delle celle eremitiche, si ha accesso alla cappella delle sette Marie dove è conservato il Compianto risalente al 1510, un’ opera in terracotta policroma che rappresenta le donne che piangono la morte di Cristo e la sua deposizione e un gruppetto di cinque angeli sospesi al soffitto. I tagli e i colori dei costumi dei personaggi richiamano la tradizione abruzzese.

Davanti all’ altare maggiore dell’ eremo, è posta la scala Santa, completamente scavata nella roccia che conduce alla parte più antica della struttura.

È una piccola grotta nota come “la crocetta” dove il Santo faceva penitenza e riposava sulla pietra scolpita con la forma di un corpo umano. I devoti si adagiano sulla roccia per guarire i mali delle ossa.

L’ eremo è un luogo di tranquillità che attrae turisti ed è meta di molti credenti. È un territorio che offre la pace interiore, accompagnato da un clima fresco e alimentato dai gradevoli profumi della natura.

Galante Silvia e Villamagna Rita

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