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il cambiamento cupello

Il “Cambiamento” chiede  venga fatta piena luce sulle cause che hanno generando i due incendi del Civeta

CUPELLO | Senza voler apparire sterile e ripetitivo ne attirami facili e scontate ironie dei soliti “soloni” chiedo che si faccia piena chiarezza sulle cause che hanno generato due gravi incendi in altrettanti giorni all’impianto gestito dalla “Cupello Ambiente” all’interno del consorzio Civeta.

 

Apprezzo l’impegno profuso dal Sindaco di Cupello, Manuele Marcovecchio, sia nell’essere stato presente sul posto insieme alle forze dell’ordine, vigili del fuoco che per aver immediatamente coinvolto l’ ARTA alfine di scongiurare qualsiasi genere di pericolo di possibili emissioni nell’atmosfera di sostanze nocive alla salute umana.

Buono il suo comunicato stampa atto a rassicurare la cittadinanza tutta e l’intero territorio.

A posteriori qualche commento però urge ossia:

  • Perché la “Cupello Ambiente”, che lucra molto sul mercato dei rifiuti tanto da aver accorciato la vita dell’impianto con merce che arriva da fuori regione Abruzzo, decide solo ora di mettere un servizio di guardiania e delle telecamere?
  • Perché la “Cupello Ambiente” non spiega ai cittadini del vastese la ragione per la quale la terza vasca di “servizio” all’impianto di compostaggio e riciclaggio del CIVETA, ancora operativa ma in via di solerte esaurimento, nata per una durata di 15 anni, poi ridotta ad 8 ed adesso presto pienamente riempita tanto da presentare già un progetto con relativa richiesta di autorizzazione di una nuova?

Alle istituzioni locali tutte, in primis il comune di Cupello che ospita l’impianto, rinnovo il mio appello a farsi carico collegialmente per esercitare una maggiore vigilanza ed un presidio politico decisamente più presente di come non lo sia stato sinora.

Lo affermo convintamente perché è doveroso esercitare il controllo sulla grande mole di rifiuti che arrivano da fuori regione per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica dei cittadini,  vigilare affinchè fenomeni malavitosi, assai frequenti nel settore, non vengano a radicarsi ed albergare dalle nostre parti.

Camillo D’Amico, capogruppo consiliare de “IL CAMBIAMENTO”