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Chiarimenti deI consiglieri comunali di opposizione di Cupello  in merito alla questione Civeta

Intendono farlo in maniera inusuale affidandosi alla  comunicazione chiara e inequivocabile che segue.L’impianto di compostaggio denominato Civeta, sorge su territorio di Cupello.

 

Conseguentemente, il Sindaco del Comune di Cupello, ha ruoli e responsabilità che gli provengono dalla legge in merito alle sorti dell’impianto ed ha prerogative che gli provengono dalla legge e dallo statuto dell’ente.

Egli, poi, come Sindaco ha il dovere prima di tutto di informare i cittadini sulla questione che si agita in seguito all’indagine della Magistratura e sulle implicazioni di ordine ambientale e non lo ha finora assolto.

I consiglieri comunali di opposizione di area centro sinistra hanno,  prima del rinnovo della carica di Sindaco e del consiglio comunale, chiesto a gran voce di sapere.

Essi, poi, hanno suggerito una iniziativa alla maggioranza, pronti ad eventualmente discutere di quella o di quell’altra proveniente dalla stessa maggioranza.

Ed invece niente, solo una strategia disinformata che ha fatto gioco in campagna elettorale e che, però, non si giustifica oltre.

Sicché, nella condizione che dopo il risultato della campagna elettorale si potesse tornare serenamente e costruttivamente a parlare di ambiente e di Civeta, hanno chiesto la convocazione di un nuovo consiglio comunale.

Non prima, però, di aver chiesto l’accesso a tutti gli atti della vicenda Civeta (e sono ancora in attesa di riceverli) vista il particolare arroccamento dell’amministrazione comunale, anche quella attuale.

E’ in atto, invece, un attacco senza precedenti da parte della destra locale,   in uno con movimenti ambientalisti che l’hanno sostenuta più o meno apertamente, nella recente consultazione elettorale, per altro risultando decisivi,   per impedire il dialogo o per condurlo verso lidi (gli unici per verità) a loro congeniali.

Chiacchiere e scherno, cioè,  per non parlare e per non assolvere ai doveri di chiarezza verso i cittadini.

Ferma la dichiarata volontà di fare chiarezza, che ci anima e ci animerà sempre,  si interpella gli stessi personaggi che a vario titolo creano  confusione, per sapere:

  1. se è obbligo del Sindaco informare, nella maniera ritenuta più opportuna, ma comunque puntuale, i cittadini di Cupello e conseguentemente del comprensorio sui rischi ambientali connessi alla nuova situazione?
  2. se è doveroso o meno per il Sindaco di Cupello convocare un’assemblea dei sindaci dei comuni aderenti al Civeta, per discutere della vicenda?
  3. se è doveroso o meno porsi in un ottica collaborativa, ma anche di impulso all’attività di indagine investigativa condotta dalla Autorità giudiziaria e amministrativa?

Su quest’ultimo argomento, troppe sono state le “chiacchiere” sempre tese allo scherno per spostare l’argomento sull’unico terreno a questa amministrazione, come si diceva sopra, affidandosi a scomposti interventi diretti o di qualche sirena, che dai territori vicini fanno da soldati a protezione del fortino.

Chiariscano una volta per tutte se veramente pensano che non si possa trovare un modo per conferire i rifiuti provenienti dai comuni consorziati nella vasca sottoposta a sequestro dell’Autorità Giudiziaria, senza compromettere le indagini.

Se oseranno sostenere questo, chiariscano pure nella stessa nota (cosi non perdiamo tempo)  gli amministratori locali o le loro sirene, quali competenze hanno sulla gestione dei rifiuti e sulle modalità con le quali si svolgono indagini tese a sapere la specie e il quantitativo dei rifiuti in una discarica; così finalmente sapremo pure con chi abbiamo a che fare.

Nelle more di tutto ciò attendiamo che il richiesto Consiglio Comunale venga indetto nei termini senza sotterfugi.

Camillo D’Amico

Marco Antenucci

Pollutri Angelo

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