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Centri di ricerca, Febbo: immediato sostegno finanziario per impedire il loro default

L'AQUILA | Sospeso il Consiglio su mia iniziativa per audire sindacati e lavoratori. Mercoledì prossimo convocati i liquidatori in Commissione Vigilanza 
“Sospendere i lavori del Consiglio

e riunire la Conferenza dei Capigruppo al fine di incontrare i lavoratori dei centri di ricerca abruzzesi e verificare immediatamente, con l'esecutivo regionale, la reale situazione economica di Cotir, Crab e Crivea per capire se vi è la possibilità di intervenire finanziariamente da subito anche per queste importanti realtà dove vi sono circa 60 dipendenti tra lavoratori e ricercatori che attendono risposte concrete da circa 2 anni”. Questa la richiesta avanzata dal Presidente della Commissione vigilanza e Consigliere regionale Mauro Febbo al Presidente Di Pangrazio all'apertura dei lavori del Consiglio regionale convocato per oggi a L'Aquila. “Dopo aver constatato la situazione di stallo e di preoccupante incertezza - spiega Febbo - in cui versa soprattutto il Cotir di Vasto, ma anche il Crab di Avezzano e il Crivea di Miglianico, ho deciso di riconvocare in Commissione Vigilanza, già per mercoledì prossimo 6 Luglio, per la terza volta, i commissari liquidatori nominati da questo governo regionale. Infatti è paradossale come dopo 2 anni di commissariamento dei centri di ricerca a oggi non abbiamo neanche una minima proposta risolutiva quando da tre anni esiste una proposta di Legge risolutiva che giace nel cassetto. Nella riunione dei Capigruppo, nel corso della quale gli stessi sindacati hanno condannato l'operato poco incisivo e risolutivo dei commissari liquidatori, con l'assessore regionale al Bilancio Paolucci e l'assessore alle Politiche agricole Pepe è emersa l’urgenza di intervenire con somme immediate e quindi già dal prossimo Consiglio regionale con uno stanziamento certo. Su questo punto sarà da pungolo per verificare la misura di disponibilità nel Bilancio regionale. Unitamente al Ciapi, alla Saga, anche i Centri di ricerca abruzzesi - ha sottolineato Febbo durante la riunione con i lavoratori dei Centri di ricerca - devono avere lo stesso passo delle altre realtà e compartecipate regionali e usufruire delle risorse economiche necessarie affinché si portino avanti le progettazioni già avviate con il precedete Programma di Sviluppo Rurale e altre e importanti opportunità nella nuova programmazione: si tratta di interventi indispensabili per il comparto primario della nostra regione. Pertanto - conclude Mauro Febbo - come abbiamo dimostrato anche per l'Ara (associazione regionale allevatori) continuerò a vigilare sul rispetto dell’impegno assunto oggi dall'esecutivo regionale sia sul lavoro dei commissari affinché si possa far uscire dall'immobilismo finanziario ed economico i centri di ricerca della regione Abruzzo".