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Maltempo, il bilancio di Cia Chieti Pescara

PESCARA | In seguito all’eccezionale fenomeno di maltempo che ha colpito la nostra regione, Cia Chieti Pescara, presieduta da Nicola Antonio Sichetti e diretta da Alfonso Ottaviano,

traccia un sintetico bilancio dei danni subiti sul settore agricolo e mette a disposizione uffici e personale per venire incontro alle esigenze degli agricoltori.

In provincia di Chieti e Pescara, per quanto riguarda il comparto vitivinicolo, un importante numero di vigneti (in modo particolare i tendoni), non hanno retto il carico eccessivo di neve e sono crollati. L’orticoltura ha subito ingenti danni a causa dell’eccesso di acqua precipitata (pioggia e neve) e dal gelo a causa delle bassissime temperature; nella zona di Francavilla, diverse serre sono crollate causando danni alle colture in atto. Il settore olivicolo, che è stato danneggiato invece dal forte vento e dal peso eccessivo delle precipitazioni nevose, provocando la rottura di numerose piante. Il settore zootecnico ha subito danni dovuti all’isolamento delle stalle (con danni alle strutture) alla grande carenza di acqua, con perdita del latte munto per ovvi problemi di raccolta. Considerazione a parte per la produzione di agrumi (presenti principalmente sulla Costa dei Trabocchi): la fase di raccolta è ormai alle porte e una grandissima parte è stata danneggiata dal gelo.

“Abbiamo immediatamente attivato i nostri uffici per raccogliere le eventuali segnalazioni di danni da ghiaccio e neve – dice il presidente Sichetti - alla luce della determina della Regione Abruzzo del 21/10/2016, che disciplina le procedure di segnalazione danni e delimitazioni del territorio colpito da evento atmosferico eccezionale”. Sia le aziende agricole che i comuni, possono effettuare le segnalazioni presso lo STA/UTA di riferimento, entro 10 giorni dal verificarsi dell’evento. I tecnici della CIA Chieti-Pescara sono a disposizione per eventuali chiarimenti (Contatti Sedi http://www.ciachieti.it/cia-sedi.aspx). Ricordiamo che anche la Regione ha istituito un indirizzo mail apposito per la segnalazione (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

“Cogliamo questa occasione – continua Sichetti - per fare una riflessione sulla gestione del rischio da calamità naturali nel nostro Paese: è necessario lavorare affinché i danni derivati dalle calamità naturali, siano assicurabili in maniera più sostenibile da parte delle imprese agricole, incentivando gli agricoltori ad attuare forme di intervento a scopo di prevenzione e copertura assicurativa, invece che attendere invano una eventuale compensazione del danno. Inoltre è fondamentale snellire l’iter burocratico del pagamento del rimborso parziale della polizza”.

“È utile ricordare anche che le calamità naturali vanno ad incidere in maniera pesante anche sul reddito dell’impresa – conclude il presidente - già soggetto ad una forte volatilità dei prezzi. La Cia, nell’ottica di una revisione a medio termine della PAC, ha proposto l’introduzione di strumenti a cui le imprese possono ricorrere in caso di necessità proprio per fronteggiare le oscillazioni delle quotazioni. Con il sistema proposto dalla Cia, ogni agricoltore potrebbe fissare sia il suo livello di rischio, sia il ribasso dei prezzi sostenibili per la propria impresa, stabilendo soglie minime delle quotazioni dei prodotti al di sotto delle quali, a fronte del pagamento di un premio annuo, ricevono una integrazione al reddito”.