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Chieti primo Punto nascita d’Abruzzo, quasi duemila nati nel 2015

CHIETI | Incremento del 21% rispetto all’anno precedente, circa quattromila i nati in provincia.  Le cicogne volteggiano sopra l'Ospedale Policlinico di Chieti, che nel 2015 ha registrato il primato della natalità in Abruzzo. «Nell'anno appena passato – spiega il direttore del Dipartimento Materno infantile della Asl Lanciano Vasto Chieti, il professor Francesco Chiarelli – vi è stato un incremento di nascite pari a circa il 21% dell'anno precedente, passando da 1.619 nati nel 2014 a 1.949 nati nel 2015. Tale risultato è merito della continuità dell'assistenza feto-neonatale garantita dall'integrazione tra l'équipe ostetrica, anestesiologica e neonatale e dell'alta professionalità della struttura».<br>

Per il direttore generale della Asl, Pasquale Flacco, si tratta di numeri che «confermano la bontà degli investimenti fortemente voluti dalla nostra Azienda e dall'assessore regionale alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, per migliorare e rendere più sicura la rete provinciale della nascita, attraverso un sistema capillare di trasporto in urgenza e una qualità assistenziale adeguata. A Chieti – ricorda Flacco – abbiamo aumentato il numero dei posti letto e attivato una terza sala parto. Per il potenziamento dei reparti di Ostetricia e Ginecologia degli ospedali di Lanciano e Vasto abbiamo investito quasi sette milioni di euro»

Molte sono le gravidanze gemellari che spesso provengono dal Centro per la Procreazione medicalmente assistita della Asl: l'anno 2015 è terminato con un parto gemellare (Samuele e Maya sono nati rispettivamente alle ore 19.25 ed alle ore 19.26) e l'anno 2016 è iniziato allo stesso modo (la mamma ha rotto le acque appena stappato lo spumante e sono nate Leila alle ore 2.24 e Mila alle 2.25).

«A Chieti – sottolinea il professor Chiarelli – per le donne che desiderano la parto-analgesia il servizio è garantito 24 ore su 24. La terza sala parto (dotata di una poltrona e un letto per travaglio e parto e di una vasca per il parto in acqua), inaugurata l'1 settembre scorso, è pienamente operativa. Parto in acqua, oppure “tradizionale”, sdraiata sul letto, seduta su una poltrona o in piedi o, ancora, a terra sul materasso, la gestante può scegliere quello che ritiene più opportuno per lei, perché l'idea che ispira medici e ostetriche è chiara: dove ci sono situazioni fisiologiche, senza complicanze o patologie, ci deve essere la più completa libertà di scelta da parte della donna. Particolare attenzione è rivolta alla cura del neonato sano con la pratica del rooming-in (se lo desidera la madre accudisce direttamente il bambino nella propria camera fin dalle prime ore) e la promozione dell'allattamento al seno (oltre il 90% delle mamme è dimesso con allattamento al seno esclusivo o prevalente). La Terapia Intensiva Neonatale (TIN) è dotata di strumentazioni all'avanguardia per il trattamento del bimbo nato prematuro e di patologie come l'Ipertensione polmonare, che richiede terapia con Ossido Nitrico, e l'Encefalopatia Ipossico-Ischemica che richiede l'ipotermia. Afferiscono alla TIN inoltre, servizi come la Banca del Latte e il Servizio di Trasporto d'Emergenza Neonatale (STEN), unici nella regione Abruzzo». 

A Chieti l'umanizzazione delle cure e un'assistenza qualificata e attenta alla mamma e al bambino sono obiettivi comuni a tutte le figure professionali coinvolte nel percorso nascita e nell'intero Dipartimento Materno Infantile, che coinvolge anche le unità operative di Lanciano e Vasto e che consente di far nascere in provincia di Chieti circa 4.000 bambini all'anno.

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