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Il Parco Avventura  tra confusione progettuale e illegalità

 “Celenza Avventura Park”: aperto per pochi mesi nell’estate del 2015 e poi chiuso; spesi € 309.928,30 per rimanere inutilizzato perché non agibile. Un parco che non doveva essere aperto, secondo la Commissione Provinciale Pubblici Spettacoli. Ecco la sintesi della più fallimentare

operazione dell’amministrazione Venosini.

Il sindaco Andrea Venosini lo ha inaugurato il 12 luglio 2015 senza che il procedimento amministrativo avviato per la realizzazione del parco avventura fosse concluso. Non ha realizzato, infatti, la fossa imhof, richiesta dalla ASL, e non ha ottenuto le relative autorizzazioni.

Eppure ne ha festeggiato l’inaugurazione! E alla presenza del governatore della regione Abruzzo Luciano D’Alfonso!

Nel rendiconto amministrativo del 29 gennaio 2017 il sindaco Walter Di Laudo ha riferito l’affermazione della Commissione Pubblici Spettacoli: «quel Parco non avrebbe dovuto affatto aprire» perché mancavano i requisiti di sicurezza. Possibile che in un progetto di quasi quattrocentomila euro non sono stati trovati tremila euro e poco più per la fossa imhof? Ha aggiunto.

La ASL Lanciano Vasto ha insistito, come conditio sine qua non, sulla fossa imhof perché le risulta che non c’è. Il fatto strano è che ai margini dell’area camper, laddove è stato previsto e costruito lo scarico verso il vallone, di fatto c’è una fossa imhof, ma non risulta alla ASL, forse perché non a distanza regolamentare dal vallone.

Il Comune ha speso la somma di € 309.928,30 per due progetti per il parco avventura senza creare le condizioni di agibilità, dal punto di vista strutturale e di sicurezza; esso sta lì inutilizzato dal mese di ottobre 2015 in stato di completo abbandono.

Ecco i fatti.

Il progetto definitivo del Parco Avventura, redatto dall’arch. dott. Mario Vespasiano, è stato acquisito al prot. comunale n. 4696 il 25 novembre 2011. Esso rientra nei Piani Integrati Territoriali (PIT) Ambito di Vasto ed è stato localizzato in località Vallone Vecchio, a qualche centinaia di metri dalla Fondovalle Trigno a completamento dell’area pic-nic esistente. È forse un errore la localizzazione progettuale in Caccavone?

La relazione del 14 ottobre 2016, prot. n.3920, del Responsabile del Servizio Tecnico, ing. Antonietta Costantini, inviata al segretario comunale dott.ssa Gabriella Conti, che ne ha fatto richiesta in data 16 settembre 2016, prot. n. 3523, racconta i passaggi fondamentali della vicenda Parco Avventura.

Il progetto esecutivo dei lavori di “Spettacolarizzazione e valorizzazione delle risorse ambientali mediante realizzazione di un parco avventura finalizzato alla fruizione e promozione del “Vallone ” nel territorio di Comune di Celenza sul Trigno” è stato approvato con determinazione del Responsabile del Servizio Tecnico n. 213 del 25 10/ 2012 per un importo complessivo € 160.000,00. I lavori sono stati appaltati alla ditta Exploring Outdoor con Determinazione R.S.T. n. 59 del 11.03.2013.

Il R.S.T., con Determina n. 92 del 18.04.2014 affida i seguenti incarichi:

  1. a) incarico ispezione di conformità ad ente indipendente per rilascio del certificato di conformità dell’impianto alla norma;
  2. b) incarico per rinnovo perizie fitostatiche per valutare lo stato delle piante;
  3. c) incarico per manutenzione impianto a società specializzata.

In data 06.05.2014, con nota prot. n. 1472, il Comune ha inviato il progetto alla Commissione provinciale Pubblico Spettacolo presso la Prefettura di Chieti per richiedere il certificato di agibilità (art.80 T.U.L.P.S.).

Il Comando Vigili del Fuoco, in data 12.09.2014, ha richiesto documentazione integrativa perché quella inviata non è ritenuta esaustiva. A tale richiesta il Comune non ha dato seguito ― racconta il R.S.T. Costantini ― e, tuttavia, ha attivato le procedure per la gara d’appalto ai fini della individuazione del concessionario del servizio di gestione del parco avventura.

Tre gare di seguito sono andate deserte. Nell’avviso di manifestazione interesse del 17 gennaio 2014 prot. n. 195 si comunica che l’importo complessivo della concessione è stimato in € 400.000,00, IVA esclusa. Il canone minimo a base d’asta è di € 5.000,00 oltre IVA. Durata nove anni. Non si coglie una certa sproporzione tra valore e affitto?

Con delibera n. 62 del 29 settembre 2014 la Giunta comunale ha nominato come R.S.T. il sindaco dell’epoca Andrea Venosini il quale, pochi giorni dopo, il 10 ottobre 2014, con determinazione n. 122, ha avviato una nuova procedura di gara alla quale ha risposto positivamente la Società Delphinia srl di Scerni, unica concorrente.

Al 21 novembre 2014 risale la comunicazione della gara informale del Comune (Responsabile U.T. Venosini) n. 3536 indirizzata alla Delphinia (unico offerente): importo della concessione: € 570.000,00 IVA esclusa (con ricavi ipotizzabili e canone dovuto al Comune); canone minimo € 5.000.00 oltre IVA. Anni 15. Procedura negoziata. Scadenza 3 dicembre 2014. Invito a produrre offerta. (così è scritto nel contratto). Aumenta il valore del parco e rimane fisso il canone.

Il 10 febbraio 2015, con Determina dell’U.T., la gestione è aggiudicata alla Delphinia, e il 17 marzo 2015, con Determina. n. 31, si approva il nuovo schema di convenzione: anni 15.

Il nuovo R.S.T., ing. Gerardo Papa, nominato con decreto sindacale il 10 dicembre 2014, affida alla Delphinia la gestione del parco il 17 marzo 2015.

Il 24 marzo 2015 il Comune di Celenza sul Trigno e la Società Delphinia srl sottoscrivono il contratto relativo alla “Concessione del Servizio di gestione del Parco Avventura in località Vallone Vecchio”. Si afferma nel verbale che strutture, impianti e attrezzature sono conformi all’elenco riportato nel progetto di cui sopra e “sono integri ed adeguati alle finalità della concessione”. Si tratta delle attrezzature del parco, ma non si parla del sistema sicurezza compresa quella ambientale igienica sanitaria. Non si fa cenno sulla agibilità.

In data 12 luglio 2015, alla presenza del Presidente della regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, ha avuto luogo l’inaugurazione. 

La Delphinia aveva comunicato al Comune che tutte le attività gestionali dell’ente sarebbero state accessibili e fruibili a far data 11 luglio 2015. E il 15 luglio successivo ha inviato la pratica S.C.I.A. per attività di “bar marcket” allo sportello unico per le attività produttive dell’Associazione dei Comuni Trigno Sinello. La pratica è stata girata al comune di Celenza sul Trigno.

Insomma si avviavano gestione, apertura e fruibilità dall’11 luglio 2015 e mancava l’autorizzazione. Se ne accorgerà subito la titolare del servizio tecnico, ing. Antonietta Costantini, assente dal 23.09.2014 per interdizione anticipata dal lavoro, che, rientrata in servizio il 07.09.2015 e, messo mano al fascicolo riguardante la gestione del Parco Avventura, vi “riscontra delle mancanze”.

Riscontrato che l’attività è ancora in corso, con nota prot. n. 2880 del 2 ottobre 2015, diffida “la Società dall’intraprendere qualsiasi attività all’interno dell’area concessa in gestione in assenza di tutte le autorizzazioni e/o comunicazioni previste dalla normativa vigente in merito all’attività oggetto di concessione”.

I documenti mancanti e richiesti sono i seguenti:

«1) certificato dei percorsi acrobatici eseguito secondo le norme EN15567 da organismo ispettivo;

2) autorizzazione della vasca imhof a servizio della struttura adibita a reception;

3) integrazione della polizza di responsabilità civile verso terzi/operai pervenuta al protocollo dell’ente n. 2244 del 23/07/ 2015.»

La Società Delphinia srl ha provveduto a trasmettere in pochi giorni (17 ottobre 2015), come intimato dal R.S.T., il certificato di collaudo, ma non gli altri due.

A questo punto, in data 20 ottobre 2015 prot. n. 3109 il R.S.T. Costantini comunica alla Delphinia l’avvio del procedimento amministrativo di risoluzione del contratto e revoca della concessione del servizio di gestione del parco per i seguenti motivi:

la Delphinia ha a carico, per contratto, l’autorizzazione della vasca imhof ancora non ottenuta e deve necessariamente subentrare al Comune per la verifica di agibilità e integrare la documentazione mancante, in assenza della quale è diffidata dall’intraprendere qualsiasi attività nell’area di concessione. Il subentro è dovuto poiché la procedura per la verifica dell’agibilità non è stata conclusa né dal Comune né dalla Delphinia srl.

In data 10 febbraio 2016  ― siamo nella gestione del commissario prefettizio ― con nota prot. n. 446, la Delphinia subentra nel procedimento per la verifica dell’agibilità e trasmette la documentazione al Comando Provinciale Vigili del Fuoco. 

In data 19 aprile 2016 il Comando Provinciale Vigili del Fuoco richiede alla Delphinia la documentazione integrativa ai fini dell’ottenimento del parere da parte della Commissione Provinciale di Vigilanza sui locali di pubblico spettacolo.

In data 18 marzo 2016, prot. n. 1023 il responsabile del servizio commercio, quale responsabile unico del procedimento, Giuseppe Felice, visto che il Comando provinciale del Vigili del Fuoco non ha inviato alcuna documentazione relativa al procedimento avviato dalla Delphinia, comunica alla medesima il divieto di prosecuzione dell’attività del parco avventura; il procedimento si concluderà il 23 marzo 2016.

In data 23 marzo 2016, prot. n. 1052, infatti, il Responsabile del servizio Giuseppe Felice esprime parere negativo allo Sportello Unico di San Salvo, che ne aveva fatto richiesta, in riferimento all’autorizzazione di attività di “Intrattenimento musicale presso l’area di pic nic antistante “Bar Market” nei giorni 28 marzo e 1° maggio 2016. Non ci sono le condizioni intanto perché l’area di pic nic è ormai denominata “Parco Avventura”, giusta contratto 73/2015, e come tale, essendo assimilato a parchi di divertimento e locali di pubblico spettacolo, ha bisogno di licenza. La Delphinia, purtroppo, non ha ottenuto il nulla osta dalla Commissione Provinciale dei Vigili del Fuoco, condizione per la licenza.

Durante la gestione commissariale, pertanto, le due comunicazioni del responsabile di servizio e del procedimento unico significano che il Parco di fatto è stato chiuso.

In data 1 luglio 2016  ― amministrazione Walter Di Laudo ― la Commissione Provinciale di Vigilanza, in riunione per esaminare la richiesta comunale n. 1996 risalente al 13 giugno 2014 a proposito della realizzazione del Parco Avventura, dichiara non esaustiva la documentazione prodotta dalla Delphinia. Il Comando Provinciale Vigili del Fuoco ribadisce che è necessario produrre la documentazione richiesta al Comune con nota n. 3394 del 19 aprile 2016: fossa biologica (ASL) e servizio di vigilanza (n. 2 addetti idonei con attestazione).

In data 14 giugno 2017 la Commissione Pubblico Spettacolo presso la Prefettura è riunita per l’esame della documentazione richiesta il 1° luglio 2016 alla Delphinia e depositata il 12 febbraio 2017. Esprime parere favorevole per n. 60 persone con prescrizioni: n. 2 persone con idoneità tecnica, fossa imhof prevista nel progetto esecutivo, area primo soccorso, piano manutenzione opere.

Come mai la fossa imhof prevista nel progetto esecutivo non è stata realizzata?

Non è grave l’affermazione che la verifica dell’agibilità non è stata conclusa né dal Comune né dalla Delphinia?

STATO FINALE

La Delibera della G.C. n. 45 del 10.06.2013 Progetto “Valorizzazione e fruizione di itinerari turistici per la realizzazione di strutture di segnaletica per sentieristica attrezzata e recupero di un fabbricato di proprietà pubblica da destinare ad attività di supporto alla piccola ricettività” rettifica il punto 4) della delibera della G.C. n. 57 del 12.11.2012; risultanze:

Importo complessivo € 261.000,00

Verde attrezzato:        € 149.928,30

Fabbricato:                 €   68.381,70

Nel Parco avventura, quindi, sono stati spesi € 160.000,00 di progetto specifico a cui vanno aggiunti € 149.928,30 del progetto di 261.000,00 euro per area camper e recinzione per un importo complessivo di € 309.928,30.

Una somma notevole per un piccolo comune per un’opera priva di agibilità e tuttavia aperta; non si è ottemperato alle prescrizioni della commissione provinciale né alle richieste dell’Ufficio Tecnico.

Certo nel breve periodo di apertura ha avuto un discreto successo; l’area offre attività ginniche e giochi piacevoli e attraenti per ragazzi e tutto il complesso è particolarmente idoneo per le famiglie perché tutti i componenti vi trovano uno spazio per divertimento e relax. 

È stato detto chiaramente che non sarà permessa la riapertura se tutte le carte non staranno a posto. Forse che il parco è stato aperto con qualche forzatura? La domanda nasce spontanea. 

Rodrigo Cieri