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Covid-19, Schael su vaccinazioni al Pala Masciangelo: "Accordi non rispettati"

“Fuor di polemica, ma poche righe sono necessarie perché comportamenti e informazioni scorrette non si possono tollerare”. Ci tiene a dire la sua sulla vicenda del centro vaccinale al Pala Masciangelo di Lanciano il Direttore Generale della Asl Thomas Schael, che rompe il silenzio per dovere di chiarezza: “All’avvio della campagna vaccinale abbiamo stipulato una convenzione

con il Comune di Lanciano - spiega - nella quale venivano formalizzati vari aspetti, tra cui l’utilizzo del Pala Masciangelo fino alla fine dell’emergenza. La struttura, infatti, era stata a lungo inutilizzata e proprio per questa proposta dal Comune come soluzione di lungo termine, libera da vincoli. La necessità di restituzione, e pure immediata, è stata la sorpresa di fine estate, giunta come un fulmine a ciel sereno, con una nota del Sindaco  nella quale unilateralmente venivano indicati i termini del trasferimento nell’Area Fiera in meno di una settimana. Sfugge, evidentemente, al primo cittadino che il trasferimento di un Centro vaccinale differisce dallo spostamento di un ufficio, dove basta inscatolare carte e suppellettili, e che in questo caso in ballo ci sono centinaia di cittadini già prenotati che non possono essere trattati come pacchi. Nonostante gli atti firmati avessero contenuto diverso, non ci siamo irrigiditi su quelle posizioni ma abbiamo chiesto un po’ di tempo, certamente non infinito, giusto il necessario per modificare la programmazione una volta evase le prenotazioni già inserite nel sistema. Non è ricevibile, pertanto, il capzioso e preventivo messaggio rivolto ai cittadini di addebitare alla Asl qualunque disservizio dovesse verificarsi sulle vaccinazioni: è un comportamento scorretto, profondamente scorretto, che danneggia le istituzioni e i rapporti fra queste. Con il Comune di Lanciano il dialogo è spesso faticoso, cosa che non accade, per esempio, con Vasto, dove la restituzione del Pala BCC, peraltro prevista negli accordi fin dall’inizio, con il consenso della società sportiva che gestisce la struttura e l’ha messa a disposizione, è stata concordata e gestita senza scossoni. Basterebbe abbandonare posizioni unilaterali, e aprirsi a un confronto sereno. Come Asl non abbiamo mai negato collaborazione ad alcuno - conclude Schael - , e sarà così anche in questa circostanza. Ma le accuse preventive no, non le possiamo accettare. Tantomeno quella che attentiamo alla salute degli sportivi  perché vogliamo impedire loro l’accesso al Pala Masciangelo. Siamo attenti, invece, alla salute di tutti, a partire dalle persone da vaccinare. E anche degli atleti, che ancora per qualche giorno potranno fare attività all’aperto”.