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Accordo Anci – Viminale, il SULPL: "Si dia maggiore ascolto e sostegno alle esigenze Polizia Locale, a partire dalla parificazione ad ordinamento statale"

Con una nota ufficiale la Segreteria Nazionale SULPL – Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale – ha commentato l'accordo che è stato sottoscritto tra Anci e Ministero dell'Interno sulle competenze e le funzioni della Polizia locale.

 

Il Ministro dell’Interno Lamorgese – si legge nella nota - dovrebbe essere oltre che un politico, anche un tecnico, in quanto è stato Prefetto di Milano e quindi in teoria dovrebbe essere ben consapevole di tutta quella che è l’attività territoriale delle Forze di Polizia e della Polizia Locale. Ma abbiamo scoperto, leggendo l’Accordo Quadro che la ex Prefetta ha sottoscritto con il Presidente Anci Decaro, nonchè Sindaco di Bari, che è diciamo disattenta” dimostrando – è affermato “di non essere minimamente a conoscenza di quello che è il lavoro della Polizia Locale che già svolge tutte le attività previste nell’accordo.” Un comunicato molto critico da parte della Segreteria Nazionale SULPL che non ha risparmiato l’Anci, mettendo tra l’altro in evidenza come “firmare un documento del genere senza aver ascoltato il Sindacato della Polizia Locale è una conferma dell’incapacità dei politici e dei burocrati dietro di loro” che di fatto dimostrano di essere “all’oscuro della situazione dei Comandi di Polizia Locale – senza uomini, mezzi, diritti, tutele e assicurazioni, nonché risorse.”

Per la Segreteria del SULPL l’Anci “si prende la briga di sottoscrivere accordi risibili invece di prodigarsi per far legiferare la riforma della categoria”, in quanto – continua il comunicato – “solo una seria e articolata riforma potrebbe sanare, con il rientro nel contratto di natura pubblico, la situazione critica in cui versa la polizia locale italiana.”

Nel comunicato viene ricordata la manifestazione della Polizia Locale che si è svolta a novembre 2017 a Bari, dove il Presidente dell’ANCI Decaro “si dichiarava “amico” della categoria e riteneva di avere un rapporto privilegiato con la stessa; rilasciando promesse le quali sono state puntualmente disattese e dimenticate.”  

La Segreteria del SULPL è stata molto critica anche nei confronti del Ministro dell’Interno Lamorgese, in particolare in merito alla questione “quarto turno” in quanto – si legge nel comunicato “quasi tutti i capoluoghi di provincia lo espletano già! E anche i piani di coordinamento ci sono sempre stati! Solo adesso si accorge che la Polizia Locale fa Polizia Stradale? Dovrebbe sapere che la Polizia Locale oltre a fare Polizia Stradale, con ogni probabilità più della Polizia Stradale stessa, ha in carico molte altre competenze che altre Forze di Polizia ad ordinamento statale non hanno.” Secondo il SULPL “la differenza sostanziale è che la Polizia Locale non ha a disposizione gli stessi mezzi, le stesse tutele e gli stessi Diritti di una Forza di Polizia dello Stato.” Concludendo con l’invito ad “ascoltare chi è competente per la Categoria, dando quindi finanziamenti e parificando la Polizia Locale alle Forze di Polizia ad ordinamento statale”.

Luca Branda

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