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Variante alla S.S.16 SEL si schiera con Moro

SAN SALVO | Come era prevedibile il progetto ANAS di arretramento della SS 16, avallato dai comuni di Vasto e San Salvo e benedetto dall'Amministrazione Regionale,

solleva moltissime perplessità circa la sua utilità e desta forti preoccupazioni per quanto riguarda una mancata opportunità, l'ennesima, di realizzare un'opera a servizio dell'intero territorio del Vastese.

Per quest'ultimo aspetto sono senz'altro condivisibili le considerazioni del sindaco di Lentella che ha lanciato quasi un grido di dolore per questo schiaffo che si vuole infliggere ad un territorio che patisce già, per altri versi, scarsa considerazione a livello regionale e provinciale (basti pensare al piano sanitario e alla viabilità).

Riguardo l'utilità di quest'opera per i due comuni rivieraschi, è appena il caso di ricordare che entrambi avrebbero bisogno di escludere dalle loro Marine sia il traffico pesante che quello leggero di transito, mentre si intende dislocarlo semplicemente su un'altra sede tenendolo all'interno delle stesse località.

Pensare che questa soluzione, per quanto riguarda Vasto, comporti la realizzazione di un viadotto, con un enorme impatto paesaggistico, è pura miopia. Su San Salvo poi, il semplice arretramento di poche centinaia di metri della SS16 non avrà alcun impatto positivo, anzi, si produrrà un'ulteriore discontinuità territoriale oltre quelle già presenti: A14, ferrovia e l'attuale SS16.

Proprio l'attuale tracciato della SS16 continuerà ad essere un problema perché il grosso del traffico è quello turistico che d'estate intasa il tratto S. Salvo Marina – Vasto Marina e lo snodo previsto nei pressi di Pasquarelli Auto potrebbe diventare una sorta d'imbuto per il traffico proveniente da Termoli e dalla Trignina.

San Salvo ha bisogno di tutto ciò?

Una politica lungimirante non si accontenterebbe solo di spostare il traffico all'interno del suo territorio, ma cercherebbe soluzioni per escluderne il massimo possibile. Addirittura l'Amministrazione Magnacca, come è stato detto nell'ultimo incontro con i cittadini sul P.R.G., vuole puntare su questo nuovo tracciato, alle spalle della vecchia stazione, per valorizzare i terreni limitrofi, questo si traduce con una semplice parola: rendere “edificabili” quei suoli. Urbanizzare il territorio immediatamente a ridosso del nuovo tracciato, non farebbe altro che ripetere il modello che si vuole superare (ossia la SS16 che attraversa un tratto urbano) e spostare il problema solo nel tempo scaricandolo sulla prossima generazione di sansalvesi.

Come fa il presidente Spadano, di fronte ad un progetto di così ampia portata, che coinvolge tutto il territorio del Medio Vastese, a dire, pur condividendo le ragioni del sindaco di Lentella, che ormai è troppo tardi?

Se si hanno a cuore le sorti di questo territorio e il benessere della sua gente, si è ancora in tempo a tornare indietro su un progetto che non ha alcuna logica di lungo periodo.

SEL – Sinistra Italiana Circolo di San Salvo

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