L’augurio di Ods e il commento di Agostino Monteferrante

SAN SALVO | Dopo il turno notturno a produrre vetro, trovavano pronto quanto necessario per andare a lavorare la terra, a produrre grano, olive, uva, frutta. Vi si recavano senza aver prima consultato

indici Mibtel, Euribor, Nasdaq e senza conoscere gli ultimi dati sul PIL . Facevano ciò che dovevano, mentre lo Stato costruiva ospedali ed autostrade e organizzava lo stato sociale senza chiedere a chi si recava nei campi se la scala che usavano, per raccogliere le pesche, fosse a norma UNI e dove avessero acquistato le sementi dell'orto. Uscivano dagli anni peggiori del XX secolo senza chiedersi cos'altro potesse andar male ma lavorando per costruire quanto, nascosto nei sogni di molti, regnava nelle speranze di tutti: cibo, abbondanza, lavoro ed istruzione per tutti. Le condizioni dalle quali partiamo oggi sono infinitamente migliori di quelle. Siamo istruiti, sappiamo leggere e scrivere in più di una lingua. La vita media si è allungata ed a 50 anni ,eta' nella quale si era già vecchi nel 48 , oggi si è giovani al pieno delle forze, fisiche ed intellettuali. Non abbiamo alibi. Come in ogni stagione umana non tutto è risolto, d'altronde se fosse tutto già fatto sarebbe la fine della storia. Ciò che dobbiamo alla nostra storia è fare ciò che possiamo per meritarla e per migliorarla. Il pessimismo non diventi rinuncia e l'ottimismo non diventi speranza in attesa. La nostra città , più di altre, ha il dovere di investire su se stessa poiché grande l'abbiamo ereditata e più grande dovremmo riconsegnarla . Pensiamo in grande, abbiamo forza e coraggio per farcela. Ci sono possibilità enormi di trasformazione positiva ed utile in ogni angolo. Il numero di informazioni a nostra disposizione, per immaginare una nuova città, e' immenso e gli strumenti necessari a realizzarla non mancano. Esiste una moltitudine di ragazzi positivi sulla quale far poggiare le nostre speranze ed altrettanta popolazione, più matura, dalla quale attingere esperienza per non sbagliare. Bravo Orazio, grazie per l'occasione di riflessione ( ed alche per l'immagine di copertina, immagine di trasformazione). Dover riempire mezzo bicchiere e' meglio che trovarlo totalmente vuoto . Fatto ciò che dobbiamo, accadrà certamente ciò' che potrà essere.