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Chiarezza e verità sul Forno Crematorio

Ribadiamo il nostro SI alla Cremazione, ma dislocato però in un’altra area senza tralasciare la possibilità dell’utilizzo di tecnologie avanzate e meno impattanti e dispendiose per la Città. Riteniamo estremamente sbagliato per il futuro ed il bene della Città realizzare un Forno Crematorio:

 

  1. in un’area territoriale a forte espansione urbanistica;
  2. a 20 metri da un’attività commerciale;
  3. a 50mt da un agglomerato di case già esistenti;
  4. a 100mt dal futuro Polo Scolastico;
  5. a 100mt da un nuovo centro residenziale che nascerà a breve.

Dov’è la visione del Futuro da parte dell’amministrazione di Centrodestra? E la sicurezza ed il diritto alla Salute dei cittadini?

Un Forno Crematorio, per quanto “forte” possa essere la parola utilizzata, è a tutti gli effetti un inceneritore che seppur le sue emissioni sono paragonabili a quelle di una caldaia casalinga, resta pur sempre un inceneritore.

Come amministratori pubblici e non come semplici cittadini e/o condomini riteniamo che garantire e preservare il diritto alla salute e alla sicurezza pubblica sia doveroso. Per chi è chiamato ad amministrare una Città, omettere di fare valutazioni ad ampio spettro su quelle che possono essere le possibili problematiche riguardo ad un ipotetico malfunzionamento dell’impianto crematorio, è inaccettabile quanto superficiale.

Cosa ipoteticamente potrebbe accadere ai titolari e/o fruitori della adiacente attività commerciale, ai cittadini delle case presenti e a quelli che ci saranno dopo la nascita del centro residenziale e ai bambini, docenti e personale del futuro Polo Scolastico, sono valutazioni che DEVONO essere fatte.

NON VOGLIAMO CREARE ALLARMISMI, ma sono aspetti che un BUON AMMINISTRATORE ha il dovere di prendere in considerazione. Cosa che invece l’amministrazione di centrodestra non ha fatto e per di più affermando cose false ed errate. La legge non dice che un Forno Crematorio DEVE essere realizzato in una zona di prossimità cimiteriale. La legge non parla di obbligatorietà, ma di PREFERIBILITA’ tenendo comunque conto del piano regolatore generale. L’antropizzazione del territorio è dunque per legge importante e fondamentale. Ma per l’amministrazione di centrodestra a quanto pare non lo è.

Chiarito il nostro NO per le ragioni esposte aggiungiamo.

  • un Forno Crematorio è prima di tutto un luogo di dolore e sofferenza e quale miglior posto per realizzarlo, di una collina e/o di un’area verde lontano dal centro abitato;
  • Perché l’amministrazione di centrodestra non ha preso in considerazione un eventuale accordo con i Comuni limitrofi che avrebbe permesso di non far gravare alla sola Città di San Salvo ogni onere previsto alla sua realizzazione e/o eventuale futura manutenzione?

Infine e concludiamo. Il progetto presentato dall’amministrazione di centrodestra non tiene conto delle avanzate tecnologiche esistenti che permetterebbero di renderlo autonomo da un punto di vista energetico riducendo così i costi già di per sé alti. Basti pensare che alla Città di Rimini, il cui numero di abitanti è 20 volte superiore a quello di San Salvo, è costato meno.

Ribadiamo che la “corsa ad arrivare primi” messa in campo dall’amministrazione di centrodestra, sia deleteria per il bene ed il futuro della Città.

Pd San Salvo