San Salvo - News

Franceschini Molino 2

Luigi Franceschini:  forza della natura  e sregolatezza del calcio salvanese negli Anni 70

Luigi Franceschini abitava in una casa di campagna sulle colline di Montenero di Bisaccia. La mattina andava a  scuola in bicicletta nella vicina  San Salvo, nel pomeriggio aiutava i suoi genitori per i  lavori  di campagna;  solo nei ritagli di tempo lui e suo fratello Francesco potevano

 sbizzarrirsi a giocare a calcio. Col passare del tempo,  nacque in lui una profonda passione  per la sfera di cuoio. Aveva un fisico da pugile e senza un filo di grasso; era un vero duro da film. Spesso faceva irruzione sul campo di calcio. Il presidente dell’U.S. San Salvo, Virgilio Cilli, rimase impressionato dal suo stile atipico e dalla sua incredibile potenza muscolare e lo volle ad ogni costo nella sua squadra.  Luigi non era molto abile nel palleggio. Alla mancanza  del tocco di classe, infatti, sopperiva  con la forza fisica: le fiondate in porta,  le potenti accelerazioni e le finte ubriacanti. Non rispettava  le indicazioni dell’allenatore, ma seguiva il suo istinto e il suo cuore.  Godeva della massima considerazione  da parte dei tifosi e dei compagni di squadra. Dopo aver calcato i campi erbosi per tanti anni, venne anche per lui il momento di appendere le scarpe al chiodo, anche se lo spirito e la fierezza del combattente  gli sono rimasti cuciti nella pelle. Ora, durante le passeggiate serali con i suoi amici, racconta spesso gli episodi più belli della sua vita  da calciatore.   

Michele Molino

 

FOTO:  Luigi Franceschini : 3° da sinistra, maglia gialla