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giornata mondiale gioventù

Stanno chiudendo le loro valigie. Sono diretti a Panama 

A Panama  dal 22 al 27 gennaio si terrà  la Giornata Mondiale della Gioventù che ha come tema “Ecco la serva del Signore; avvenga per me secondo la tua parola” (Lc 1,38). Partiranno venerdì sera insieme con i Giovani di Abruzzo e Molise accompagnati da diversi adulti

laici, da alcuni sacerdoti e da tre vescovi. Uno dei quali, ci rende orgogliosi dirlo, è S.E. mons. Santoro, il nostro don Piero, che dal 1986 in poi ha accompagnato alle GMG istituite da Papa Giovanni Paolo II diverse generazioni di giovani Sansalvesi della Parrocchia di San Nicola e poi di tutta la diocesi e regione.

Domenica durante la festa dell’adesione di Azione Cattolica – e anche la mattina durante la Santa Messa - Don Beniamino che ha fortemente sostenuto e voluto la partecipazione dei suoi giovani alla GMG, che sui giovani - forza preziosa e fragile bene per l'oggi del mondo - investe tantissimo tempo e impegno amorevole e soprattutto che per i giovani è diventato ormai una guida ed un punto solido di riferimento, ha voluto affidare Angelo, Gemma, Giuseppe, Francesca e Roberta Maria alla protezione di Maria e ha detto loro: “vi auguro che questo incrocio di storie, di vite e di percorsi che è la GMG segni la vostra vita indelebilmente, vi renda forti nella fede, coraggiosi nella testimonianza e disponibili nel donarvi agli altri. La nostra città, la nostra Parrocchia ha bisogno di giovani che si mettono al servizio del prossimo confermando il loro sì proprio come Maria. Aspettiamo il vostro ritorno perché fortificati da questa esperienza possiate essere fermento di energia viva nell’annunciare il Vangelo nel vostro quotidiano.

Noi vi seguiremo da qui, ci emozioneremo con voi e con voi ci sentiremo parte viva di quella immensa moltitudine di giovani che arriverà da tutte le parti del pianeta a Panama per essere con Papa Francesco una meraviglioso frammento di Chiesa in cammino.

Ad Angelo D.B. che li accompagnerà ha detto “prenditene cura con l’amore e la passione che ti è propria, tu rappresenti un po’ tutta la parrocchia che ama i suoi giovani e vuole accompagnarli, sostenerli e custodirli nella loro crescita. Grazie e Buon Viaggio”.

 

Ma chi sono i giovani in partenza?

e soprattutto cosa mettono in valigia per questa Gmg "dei due Oceani"?

Angelo C.16 anni: “sono l’unico fortunato della mia parrocchia che dopo Cracovia 2016, partirà anche per Panama, e per questo non ringrazierò mai abbastanza tutti coloro che mi hanno permesso di partire. L’esperienza in Polonia mi ha segnato profondamente, sono stati forse i 15 giorni piu’ intensi della mia vita. E quest’ anno, piu’ maturo, sono pronto a rivivere tutte queste emozioni con maggiore consapevolezza, facendo della mia esperienza - testimonianza di vita per chiunque, perché sempre piu’ persone si convincono che la cristianità non è fatta solo di preghiere, ma di fede, che manifestiamo nella nostra partecipazione. E vedere 2/3 milioni di giovani riuniti da tutto il mondo sotto la stessa luce, per uno stesso Dio, che hanno superato problemi disagi e problemi solo per Lui, stanchi ma con un sorriso colmo di gioia e di amore sul volto, è un’esperienza che ti cambia la vita.”

 

Roberta Maria 14 anni: custodisco nel cuore il sogno di questa GMG da appena nel 2016 è stato dato l’annuncio di Panama, e oggi non mi sembra vero che sto per partire.

Quando,ad agosto, sono stata all’incontro dei Giovani di Italiani con il Papa e non riuscivo a prendere sonno dentro il mio sacco a pelo, nel guardarmi intorno sentivo tutta la forza delle Fede di quei 70 mila giovani che insieme a me dormivano, o tentavano di farlo sotto il cielo stellato Romano. E’ un’esplosione di forza ed energia che si avverte fino in fondo all’anima. E’ proprio vero che “non si vede bene che con il cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi!”. E di questo essenziale voglio essere parte.

Nella valigia metto tante emozioni, l’ansia di lasciare a casa le mie piccole fissazioni per una pulizia perfetta (ho avuto un assaggio di adattamento a Roma e vi assicuro che per una come me non è stato facilissimo); i timori per un viaggio così lungo e che porta così lontano, ma anche e soprattutto l’entusiasmo di andare, di camminare, di credere.

Di andare dall’altra parte dell’oceano insieme ad altre migliaia di giovani per dire il mio “ci sono” , il mio “voglio seguirti”.

Di camminare con la Chiesa guidata da Papa Francesco e con la mia piccola parrocchia affidata a Don Beniamino.

Di credere nell’ Amore perché l’Amore è l’unica possibilità che l’uomo ha di scrivere pagine belle della sua storia.

Io sogno un viaggio di quelli che segna la vita e sogno una vita che nel suo piccolo possa cambiare la storia.”

 

Giuseppe P.21 anni: “sono già normalmente di poche parole e dinnanzi alla partecipazione ad un evento unico come la GMG mi è davvero difficile spiegare le emozioni che metto in valigia. Con me porto tanta gioia e serenità ma soprattutto tanta voglia di camminare insieme per crescere nella fede, nella vita e nell’impegno in parrocchia.

Quindi zaino in spalla, ci aspetta un incredibile cammino!!!!”

Gemma C. 14 anni: “è la prima volta che vado così lontano e naturalmente sono abbastanza spaventata per vari motivi. Ho già fatto un’esperienza simile quest’estate ad agosto quando insieme ad altri ragazzi ho partecipato all’incontro di Roma dei giovani Italiani. E’ stato bellissimo sentirsi parte di un qualcosa di piu’ grande. Siamo tornati stanchi, ma con il sorriso stampato sulle labbra. E’ come spero di tornare da questa GMG: sorridente e felice di ciò che è stato e consapevole che tutto ciò che è fatto in quelle due settimane può sicuramente essere riportato nella nostra piccola quotidianità Consapevole che è solo un punto di inizio di tutto il percorso spirituale che farò. Porto con me tutta la gioia che ho insieme a tanta voglia di conoscere nuovi posti nuova gente e nuove culture. Sarà sicuramente anche una “sfida” personale da affrontare poiché ci ritroveremo in situazioni “scomode” che andranno affrontate sempre con il sorriso. Si dice sempre che la generazione di oggi è una generazione bruciata, ebbene noi vogliamo dimostrare che non è cosi, che teniamo veramente a qualcosa di concreto e che abbiamo tanti sogni da realizzare.”

Francesca D. M.23 anni :“Vivo la parrocchia e l’Azione Cattolica da quando ero bambina e ho  sentito parlare da sempre delle GMG, un’esperienza che ha visto partecipare tante generazioni e paesi di tutto il mondo. Ho sempre voluto partecipare ad una gmg, ma fino ad oggi mi è stato difficile farlo, e continuavo ad ascoltare adulti, giovani e ragazzi della mia parrocchia che raccontavano le mille storie e le mille avventure che in quelle giornate mondiali avevano colmato il loro cuore. Allora dentro di me, ogni volta si azionava un piccolo meccanismo che mi spingeva a pensare “ forse Francesca la prossima gmg sarai tu a raccontarla” e così è stato…

Quando il papa ha annunciato che la prossima giornata mondiale si sarebbe tenuta a Panama, guardando la mia piccola amica Roberta ho detto “questa non ce la facciamo scappare, la nostra prima gmg insieme!”

Ed ora siamo qui, a pochi giorni prima della partenza; valigia da ultimare, ultime cose da comprare, persone da salutare e tanta paura…ma allo stesso tempo tanta voglia di scoprire e poter vivere con i miei occhi e il mio cuore cosa significa vivere seguendo Dio, che anche oltre oceano, unisce milioni e milioni di giovani di tutto il mondo. Cosa mi aspetta a Panama non lo so con certezza, ma voglio augurare a tutti i giovani del mondo, me compresa, di continuare a rischiare e sognare in grande, anche se questo vuol dire fare sacrifici, di continuare a volare in ogni parte del mondo per poter scoprire che ogni persona, anche quella più lontana da noi, è un nostro fratello.

Alla domanda cosa porti nella tua valigia la mia risposta è prettamente affettiva, non vi dirò quante maglie o quanti pantaloni mi porterò, ma vi racconterò che con me, nella mia valigia ci saranno tutte le persone che amo; la mia famiglia che mi sostiene, le mie amiche Michela e Ilaria che hanno vissuto prima di me cosa vuol dire partecipare ad una gmge che questa volta invece per motivi diversi rimangono a casa;  Antonio, il mio ragazzo, che anche se sarà difficile passare due settimane distanti, questa sarà un ‘esperienza che caratterizzerà entrambi; la mia parrocchia, i miei educatori Angela e Mario, il mio gruppo giovanissimi e i miei bimbi di azione cattolica, che porto uno per uno nel cuore in queste due settimane; Stefania, Anna e Fabrizio, che si sono impegnati tanto affinché tutto il nostro viaggio, dalla preparazione delle valigie  alla tariffa del cellulare, fosse organizzato nel miglior modo possibile; Don Beniamino, punto di riferimento senza il quale non sarebbe stato possibile tutto questo. Grazie di cuore a tutti! Ma grazie ai miei compagni di viaggio che saranno al mio fianco in questa avventura. Angelo, magico educatore e amico; Gemma e Angelo ragazzi meravigliosi; Giuseppe, ragazzo silenzioso ma con tanta voglia di scoprire; Roberta Maria, sorellina, figlioccia e complice in questo percorso di vita.”

 

Ed infine Angelo D.B. che li accompagna …..

Credo che ogni viaggio porta con sé un bagaglio non indifferente. La Gmg non è un viaggio come gli altri ed anche il bagaglio è speciale perché nella valigia del cuore ognuno di questi giovani porta tanti desideri e aspettative diversi tra di loro. Tanta diversità è accumunata però da unico grande elemento: un «sì». Ci vuole coraggio per poterlo pronunciare! E loro nonostante la giovane età non hanno paura di dire il loro sì alla fede, all’impegno, al servizio ed è un sì che pronunciano già tutti i giorni pur sapendo di non essere né perfetti né arrivati, ma tanto tanto in crescita. Se penso solo che alcuni di loro, quelli che vanno a scuola, hanno chiesto agli insegnanti di anticipare e quindi condensare in pochi giorni tutte le ultime interrogazioni per potere chiudere prima le loro valutazioni di quadrimestre!!! Io alla loro età non lo avrei mai fatto e se avessi dovuto scegliere una vacanza l'avrei forse scelta all'insegna del divertimento non dell'impegno. Loro invece vogliono impegnarsi nella vita, hanno sogni grandi che volano alto, non si lasciano intimorire dalla fatica e dalle responsabilità. Insomma a volte mi fanno venire i brividi di emozione. Avete letto come e cosa scrivono? Vi assicuro non sono costruiti. Sono proprio cosi ed è per questo che per me motivo di orgoglio e gioia accompagnarli anche in questa avventura."