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centro culturale aldo moro

Giovedì 3 novembre ore 21 Proiezione del Film/Documentario “GENITORI”

SAN SALVO | Giovedì 3 novembre, presso il cine-teatro del Centro Culturale “A. Moro” continua la proiezione della rassegna itinerante di cinema del reale L’Italia che non si vede

è promossa dall’Ucca (Unione dei circoli cinematografici Arci), per riscoprire il cinema italiano contemporaneo e di qualità, fatto da giovani autori che con la settima arte hanno reso visibile “l’invisibile” e dato voce al “taciuto”. I titoli proposti in visione presso la sala cine-teatro del Centro Culturale Aldo Moro di San Salvo, toccano molti dei temi centrali della temperie culturale di questi anni: il ruolo genitoriale e la disabilità; l’integrazione tra più culture come ricchezza per tutti.

Il film/documentario “GENITORI” pone lo spettatore di fronte al seguente interrogativo: una famiglia con un figlio disabile è una famiglia disabile? Genitori è un film documentario che si permette la libertà di entrare, immaginare e comprendere la realtà di famiglie che vivono l’esperienza con un figlio disabile. Negli ultimi sedici anni un gruppo di genitori (12 madri e 2 padri) si sono incontrati ogni quindici giorni per parlare della loro vita quotidiana e per trovare soluzioni al miglioramento della vita dei loro figli. Dopo tanti anni, il gruppo è diventato una micro-società con un suo equilibrio.

Il gruppo è diventato anche una famiglia. Aiutare se stessi per prendersi cura degli altri è il concetto fondante di questo gruppo. Rimorso, paura, senso di colpa, gioia, rabbia, ricerca continua di soluzioni realizzabili, sono gli ingredienti dell’incontro eccezionale e quotidiano con queste persone che siedono in cerchio e identificano nel confronto e nella condivisione, beni comuni che possono contribuire a migliorare la loro vita.

Note dell’autore: Genitori è un film che ho realizzato per sancire la dignità di ogni genitore in ogni tipo di esperienza, specie quelli con figli disabili, ma non solo. È un film che ho realizzato anche per me stesso, per permettermi di comprendere e quindi accrescere la mia consapevolezza del ruolo genitoriale, per poterlo vivere con più coscienza possibile. Ho voluto dare questa opportunità anche ad ogni spettatore che si troverà a vedere il film, perché ritengo che il dono che questi genitori mi facevano, dandosi al film, era un gesto altruista che getta speranza verso il futuro.

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