San Salvo - News

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TROVATO UNO SCRITTO DI DON CIRILLO PIOVESAN

Don Cirillo Piovesan, parroco della chiesa di San Giuseppe per oltre 40 anni, è stato un personaggio di elevato spessore culturale a cui i Salvanesi sono rimasti affezionati.

E’ salito in cielo il 12.12.1995. Qualche tempo fa, è stato rinvenuto un breve scritto di don Cirillo con il quale rievoca la vita straordinaria del fratello Angelo. Ecco i passaggi più significanti. A Casoni, in una casetta presa in affitto, quella mattina del 10 febbraio 1910 era nato Angelo Carlo Piovesan. In una casa tanto povera non poteva esservi una famiglia tanto povera da mancare spesso anche del necessario. Nel 1914 nacque Giuseppe, poi nel 1916 Cirillo ed infine nel 1920, Quinto. Al fanciullo Angelo volevano bene tutti. Il grande ideale di Angelo fu quello di essere sacerdote. Perchè povero, fu scoraggiato e dissuaso da sacerdoti con il solito ritornello: “Per studiare bisogna aver soldi. In seminario diocesano non si accettano gratuitamente. E tu sei troppo povero!” Quando Angelo manifestò al padre la sua aspirazione al sacerdozio, ne ebbe un ceffone. Nel frattempo governava la vacca, falciava l’erba, raccoglieva legna secca, spigolava il grano abbandonato, raccoglieva la cicoria. Per la colazione la mamma gli accartocciava del pane, due uova sode e del formaggio. Ma non gli mancarono neppure gli scherni di altri compagni per i suoi vestiti avuti in elemosina, sdruciti e fuori misura. Passò nello studentato di San Benedetto in Verona. Alla fine di settembre sostenne gli esami e fu promosso. Cominciò ad avvertire del male, che lo avrebbe stroncato. Aveva 16 anni. Voleva essere sacerdote, ma sacerdote santo”. Povera e numerosa era la famiglia di Don Cirillo, ma visse nella pienezza della vita cristiana.

Michele Molino

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