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L'assessore Barisano interviene sulla vicenda Craxi

Nell’ultimo consiglio comunale del 19 febbraio, la mozione presentata dai consiglieri della Lega, nella quale, tra l’altro,si chiedeva l’intitolazione di una strada a Bettino Craxi, non ha trovato il consenso delle altre forze politiche e dei gruppi consiliari rappresentate in consiglio.

Nel riaffermare ancora una volta che comunque, la competenza sulle decisioni di denominare le strade, è competenza della Giunta comunale e non del consiglio, vorrei cogliere l’occasione per chiarire ed esprimere il mio pensiero sulla vicenda e le polemiche che sono scaturite sulla bocciatura della proposta.

Soprattutto sul voto contrario delle consigliere del gruppo Avanti Vasto, componenti della lista civica che si è presentata alle amministrative del 2016.

Come erroneamente riportato su alcuni organi di stampa, le consigliere non sono iscritte al Partito Socialista, il gruppo di Avanti Vasto ha al suo interno numerosi compagni e compagne iscritte al partito, ma anche persone che appartengono alla società civile che si sono impegnate e collaborano tutti insieme per migliorare la nostra città.

Nel mio intervento in consiglio comunale, dove da regolamento, sono intervenuto in qualità di assessore a nome dell’amministrazione e non da esponente politico di un partito, ho sostenuto che la vicenda di Craxi è troppo complessa e ancora evidentemente controversa e divisiva per essere affrontata con la massima serenità.

Venti anni non sono abbastanza per dare un giudizio storico su un leader che è stato presidente del consiglio deiministri e ha ricoperto incarichi internazionali per le Nazioni Unite.

Un Politico che, al di là delle convinzioni personali, ha profondamente inciso sugli avvenimenti del nostro paese, in un periodo politico e storico che tutti chiamiamo Prima Repubblica.

Lo stesso dibattito svoltosi in consiglio ha confermato le divisioni e i contrasti, non solo su Craxi, tra chi in quegli anni sventolava il cappio in parlamento, chi lanciava le monetine davanti all’Hotel Raphael o chi solo oggi ha rappresentanza politica in parlamento.

Per noi Socialisti, Craxi ha rappresentato il leader che è stato capace portare l’Italia ad essere la quinta economia mondiale, il politico che a Sigonella ha dimostrato agli Stati Uniti che L’Italia non era un paese a sovranità limitata o il Presidente del consiglio che ha stipulato il Concordato con la Santa Sede in cui Il cattolicesimo cessava di essere considerato " religione di Stato

Sono solo alcune delle Politiche per cui Craxi è ricordato e nel nostro partito e in ampie fasce della società italiana.

Certo non dimentico, le vicende giudiziarie che hanno caratterizzato gli ultimi anni della sua attività politica, la magistratura ha emesso sentenze che vanno rispettate, ricordo solo che del famoso tesoro di Craxi nessuno ancora ne ha traccia.

Di certo resta il suo discorso alla camera in cui affermava, senza che nessuno si alzasse per smentirlo, che il “sistema” di finanziamento illecito alla politica fosse prassi nota e praticata da tutti.

L’ultima riflessione la riservo per commentare le “sollecitazioni” di presunti socialisti di San Salvo.

Senza nessuna volontà di polemizzare, ricordo che molti di quelli che in questi giorni, sulla stampa e sui social, commentato le scelte fatte in merito alla proposta di intitolare una strada a Craxi, sono anni che non frequentato le riunioni del nostro partito, non risultano iscritti al partito socialista, non hanno mai collaborato per la costruzione di liste per partecipare alle competizioni elettorali e probabilmente sono anni che non votano per il Partito Socialista Italiano.

Gabriele Barisano

Componente della Direzione Nazionale
del Partito Socialista Italiano
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