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Malati di mente, a Vasto il pregiudizio lo si combatte a scuola

VASTO | E’ un dato di fatto: i malati di mente restano ancora emarginati, perché nella nostra società, per quanto emancipata, sono difficili da scardinare stigma e pregiudizio. Che rendono difficile qualunque percorso di reinserimento. Nasce da questa considerazione, amara ma realistica, il progetto del Centro salute mentale di Vasto,

diretto da Massimo Di Giannantonio, finalizzato ad attivare un percorso informativo-esperienziale rivolto agli studenti delle ultime classi del Polo liceale “Pantini-Pudente”.

«Si guarda con imbarazzo a chi soffre di disturbi mentali - spiega Giovanni Colonna, psicologo che ha strutturato il progetto in collaborazione con Anna Nanni -  che finisce con l’essere discriminato e tenuto sempre ai margini, con grave danno per i percorsi di cura, riabilitazione e riacquisizione di un ruolo sociale attivo. Un atteggiamento che è frutto di un pregiudizio culturale che lascia i pazienti psichici senza chance, come fossero condannati per sempre. Parlarne a scuola, dunque, diventa una strada obbligata, perché solo la conoscenza  può portare a considerare la diversità non come elemento di discriminazione ed esclusione ma come risorsa».

Il progetto è articolato in una serie di incontri in classe, nel corso dei quali vengono illustrati i percorsi cognitivi implicati nella formazione di un giudizio, proiettati film sul tema e spiegate caratteristiche e espressioni dei disturbi mentali.  Previste anche testimonianze di pazienti in recovery, vale a dire inseriti in un processo di cambiamento teso a migliorare la propria condizione di salute e benessere.

Il progetto si concluderà a marzo con una giornata di stage presso il Centro di riabilitazione psicosociale di Vasto.

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